martedì, luglio 19, 2005
Una politica, un partito: un nuovo asse?
UPDATE. Mentre sui quotidiani on line ieri impazzava solo la polemica "giudiziaria" sulle dichiarazioni di Pera al convegno di Magna carta, oggi sulle versioni cartacee si parla anche di politica. Più che le penne, ai cronisti presenti gli si erano seccate le tastiere. Capiamo l'importanza della vertenza-giustizia e dei riflessi che essa ha nel rapporto istituzionale con il Quirinale (che ieri troneggiava di fronte alla casa del cardinale), prima e seconda carica dello Stato, ma a noi, in questo periodo, ci interessa più la ciccia della politica. Dunque, dal convegno di Magna Carta nasce l'asse Pera-Casini, che può costituire un'accelerazione verso nuovi equilibri all'interno della Casa delle Libertà. Pera ha fatto un passo in più: guardando Casini, gli ha detto che se ci sono ipotesi di leadership che possono far meglio del Cavaliere, bene queste ipotesi devono venir fuori e non rimanere sulla soglia della porta. L'attacco al Csm può essere anche letto in questa chiave: sulla questione giustizia l'asse è in grado di garantire l'attuale premier. Dunque, se si crede nella carta Casini, che la si giochi. Adesso, subito, senza attendere un momento di più. Di questa novità nel centrodestra (che può preludere alla svolta per il partito unitario a fine mese di Gianfranco Fini, in fuga da se stesso e dal suo partito, ma pare non più da Alemanno) ci raccontano nei retroscena Mario Sechi sul Giornale e su TocqueVille, Augusto Minzolini sulla Stampa e un lungo pastone del Riformista. Che vi invitiamo a leggere.