mercoledì, marzo 31, 2010

Attentato a Mosca, smentite e rivendicazioni.


Der tschetschenische Extremisten-Führer Doku Umarow hat sich einer islamischen Internetseite zufolge zu dem Moskauer Bombenanschlag mit 39 Toten bekannt. In einem am Mittwoch auf der Seite www.kavkazcenter.com gezeigten Video sagte Umarow, er habe den Angriff persönlich befohlen. Dies meldete das auf die Überwachung islamistischer Webseiten spezialisierte US-Unternehmen SITE am Mittwoch. In dem Video spricht Doku Umarow auch über seine vorherigen Drohungen, den Krieg in die russischen Städte zu bringen: In Russland werde es zu weiteren Anschlägen kommen. Wenige Stunden zuvor hatte ein Sprecher der Gruppe Umarows noch eine Verwicklung zurückgewiesen (fonte: Süddeutsche Zeitung).

Gli ultimi giorni di Bruto a Berlino

Il Bruto del Campidoglio nell'Altes Museum di Berlino (fotowalkingclass)

Fa un certo effetto incrociare lo sguardo pacato e dubbioso di Lucio Giunio Bruto piazzato nel mezzo della sala dell’Altes Museum di Berlino. Sembra quasi spaesato, un po’ a disagio a interpretare il ruolo della star nella nuova mostra di arte antica romana che si è inaugurata a fine febbraio e resterà aperta fino al 2 di maggio nel prestigioso museo berlinese. Lui, poco abituato a spostarsi da Roma, resterà solo per pochi giorni ancora ma a Michael Eissenhauer, direttore dei musei statali di Berlino va bene così: «È stato un grande onore avere in prestito questa opera da Roma, ringrazio la città e la dirigenza dei Musei capitolini e posso dire di essere orgoglioso del fatto che la statua di bronzo abbia scelto proprio noi per la sua prima trasferta volontaria».

Il busto si è spostato da Roma un’altra sola volta. In direzione Parigi e agli ordini di Napoleone, che lo aveva richiesto e ottenuto (assieme ad altre cento opere d’arte) con il trattato di Tolentino strappato a Pio VI nel 1797, con il quale il pontefice dovette cedere anche Avignone e le terre limitrofe. Rientrò nell’Urbe nel 1815, dopo la sconfitta napoleonica e da lì non si è mosso più. Sino a oggi.«C’è anche un’altra prima volta in questa mostra», aggiunge Claudio Parisi Presicce, dirigente dei Musei archeologici e d’arte antica del comune di Roma, «ed è il confronto diretto con un altro pezzo dell’allestimento: il primo disegno del busto di Bruto, contenuto nel libro dei disegni del pittore olandese Maarten van Heemskerck, elaborati fra il 1932 e il 1937, posseduto dai musei statali di Berlino». Una testimonianza della grande importanza che il bronzo romano assunse nella storia artistica europea a partire dal Rinascimento.

Lucio Giunio Bruto non va confuso con Marco Giunio Bruto, l’assassino di Cesare. Lucio visse nel tardo sesto secolo e la storiografia romana gli attribuisce un ruolo di primo piano nelle vicende del suo tempo: scacciò i re etruschi e istaurò la repubblica romana. Per questo sua vocazione “rivoluzionaria”, il busto di bronzo divenne un punto di riferimento anche nel mondo artistico francese negli anni della rivoluzione. Il pittore Jacques-Luis David, che passò alcuni anni a Roma usufruendo di uno stipendio per artisti, utilizzò in un suo quadro il volto del Bruto del Campidoglio come simbolo di libertà e di repubblicanesimo e per giustificare a fini propagandistici l’esecuzione di Luigi XVI. Nella rivoluzione francese, la riproposizione del Bruto romano rappresenta la radicalizzazione degli eventi. Il successivo interesse di Napoleone è invece esclusivamente legato al valore artistico dell’opera: resterà semplicemente un prezioso pezzo da museo piazzato nelle stanze del Louvre.

La mostra berlinese si arricchisce anche di una serie notevole di monete dell’epoca romana. La questione ha un rilevante valore storico, dal momento che proprio la numismatica ha aiutato gli archeologi nell’attribuzione dei nomi a molte statue romane e greche rinvenute nel corso degli anni. Anche il Bruto ha subito la stessa sorte. «Grazie ai progressi della scienza numismatica», riprende Presicce «abbiamo potuto confrontare la fisionomia del bronzo con le monete che lo raffiguravano, riscontrando alcune differenze. Il naso, soprattutto, adunco quello del bronzo, molto più affilato nei volti di Lucio Giunio Bruto impressi sulle monete. Oggi siamo certi che quel volto sia un ritratto di fantasia e raffiguri in realtà un ignoto cittadino romano della repubblica. Potrebbe anche essere un cittadino illustre, ci sono molte somiglianze con Augusto e potrebbe trattarsi di un suo parente».

La mostra rinsalda i rapporti culturali fra Italia e Germania, in una fase caratterizzata dal dibattito sulla cosiddetta «estraneazione strisciante», schleichende Entfremdung in tedesco, sollevata un paio di anni fa dallo storico ed esperto di relazioni italo-tedesche Gian Enrico Rusconi, il quale sostiene che proprio sul piano culturale i due paesi stiano vivendo un periodo di reciproca indifferenza dopo decenni di stretta collaborazione. Ma il lavoro comune tra musei capitolini e musei statali di Berlino sembra contraddire, almeno su questo piano, la tesi di Rusconi: «Nel 2002 gli allora presidenti della Repubblica Ciampi e Rahu si accordarono per ripetuti scambi tra i musei italiani e tedeschi», ricorda Eissenhauer, «e da quel momento la collaborazione si è intensificata».

Nella sala dell’Altes Museum il Bruto romano viene guardato a vista da un altro busto posseduto dal museo berlinesi, il famoso Cesare verde, opera scultorea realizzata tra il primo secolo avanti Cristo e il primo secolo dopo Cristo, raffigurante l’imperatore romano in maniera piuttosto realistica, prima che l’idealizzazione del personaggio ne alterasse, abbellendoli, lineamenti e forme. Un confronto diretto utile ad approfondire l’idea romana del ritratto. «D’altronde la storia romana è la base fondamentale per comprendere lo sviluppo dell’intera storia europea», conclude Andreas Scholl, direttore della collezione dell’Antikensammlung di Berlino «e la mostra in corso è una grande occasione per rituffarsi nel passato e leggere meglio il presente».

Il Bruto del Campidoglio (Der Brutus vom Kapitol), Altes Museum, Museumsinsel, Berlino, fino al 2 maggio 2010, dal lunedì alla domenica ore 10-18, il giovedì fino alle 22.

lunedì, marzo 29, 2010

Non solo Ametrano

Oltre ad Ametrano, hanno vinto le elezioni regionali quelli del centrodestra, con la doppietta impossibile di Piemonte e Lazio che rispolvera le qualità di combattenti elettorali di Bossi e Berlusconi. Sullo scenario politico italiano, almeno per questa sera, gli altri attori paiono tutti alla casella: non pervenuti. Tranne un certo Nichi Vendola, che dall'angolo sudorientale del paese lancia la sua lunga corsa alla leadership del centrosinistra, che di un leader carismatico avrebbe bisogno come il pane. Bisognerà vedere se Vendola riuscirà a passare indenne attraverso le rovine di quello che oggi è il centrosinistra nazionale, beffato in Piemonte anche dal 3 per cento raccolto dai seguaci di Beppe Grillo.

And the winner is... Pasquale Ametrano

Attentato al metro di Mosca



Attentato terroristico a Mosca. Due esplosioni hanno colpito questa mattina la metropolitana della capitale russa, utilizzata a quell'ora da mezzo milione di persone. La prima, alle 7.56, ha interessato la stazione della Lubianka; la seconda, alle 8.39, quella di Park Kulturny: entrambe si trovano nel centro cittadino. Si temono decine di morti e feriti, il numero è in continua crescita. Gli investigatori puntano il dito sul terrorismo di matrice islamica nord-caucasica. Sono stati ritrovati i resti dei corpi di due attentatrici suicide, mentre due complici, individuate dalle telecamere interne, sono al momento ricercate. La città è sotto shock.

Gli sviluppi della situazione sui principali network internazionali: Russia Today, Ria Novosti, CNN, BBC, n-tv, Radio Free Europe.

Prime analisi in italiano su East Side Report, Poganka. Collegamenti radiofonici da Mosca dei corrispondenti di Corriere della Sera e Repubblica.

venerdì, marzo 26, 2010

Romania reloaded

Le immagini di Manolo Cinti, raccolte nel reportage Il prezzo della libertà, raccontano il passato e il presente della nazione che nel 1989 si liberò della dittatura di Ceausescu. Le foto sono in mostra dal 24 aprile al 16 maggio all'interno di Citerna fotografia 2010, a Citerna in provincia di Perugia. Eccovi una selezione di 14 foto di Cinti ripresa dall'Espresso.

Sarà Macedonia (ma del Nord)

Pare che il contenzioso più grottesco che si trascina da anni in Europa, quello che vede di fronte Skopje e Atene per la denominazione della piccola repubblica nata dalla disgregazione della Jugoslavia, volga al termine. Con un compromesso. Alla buon'ora. I dettagli, via Europa, sul blog Radio Europa Unita.

martedì, marzo 23, 2010

Eurovision 2010, in Germania tutti pazzi per Lena



Preparativi in tutta Europa per l'edizione dell'Eurovision 2010 che si terrà a Oslo dal 25 al 29 maggio. In tutta Europa tranne che in Italia, il paese canterino che però snobba da anni questo appuntamento dall'alto dei suoi San Remi principeschi. Si partecipa attraverso le tv nazionali e la Rai non intende metter mano alla cassa, anche perché in caso di vittoria dovrebbe organizzare l'edizione successiva. La cosa potrebbe essere facilmente risolta, magari scegliendo come rappresentante nazionale Emanuele Filiberto ed evitando così qualsiasi rischio di successo. Ma per ora non se ne parla. Se ne parla, invece, in tutti gli altri paesi e i lettori di Walking Class stiano certi che anche quest'anno seguiremo con curiosità questo evento un po' bizzarro. Come detto, si suona a Oslo, dopo la vittoria lo scorso anno a Mosca del norvegese (di origine ucraina) Alexander Rybak.

Particolarmente sentito nei paesi dell'est, l'Eurovision è spesso deciso da pacchetti di voti che i paesi confinanti, o uniti da particolari legami storici, religiosi, politici, si scambiano come al bazar. Una competizione che descrive la geopolitica europea assai meglio di un saggio accademico sull'argomento. Intanto in Ucraina - una delle nazioni meglio piazzate nelle ultime edizioni - è scoppiato una specie di psicodramma nazionale, perché la televisione di stato Ntu ha comunicato agli organizzatori di non essere al momento in grado di completare la propria iscrizione. Evidentemente la crisi finanziaria che ha investito il paese ha appesantito anche le casse della Ntu. Comprensiva, la European Broadcasting Union che cura l'evento ha deciso di lasciare un piccolo spiraglio agli ucraini che avranno tempo di completare l'iscrizione (e di pagare) fino al 29 marzo. A Kiev, dita incrociate.

I pacchetti di mischia dei vari paesi ruotano attorno a due blocchi principali: quello scandinavo-baltico e quello balcanico. E' divertente, ad esempio, osservare come le nazioni dell'ex Jugoslavia, che se le sono date di santa ragione durante la guerra civile negli anni Novanta, si spalleggino vicendevolmente scambiandosi voti e punteggi come fossero una compatta falange. Anche Ucraina e Russia (che possono contare sull'area post-sovietica e, nel caso dell'Ucraina, anche sull'Europa centro-orientale) hanno buone alleanze da giocare mentre i paesi latini, come loro tradizione, vanno ognuno per proprio conto, magari facendosi anche i dispetti. L'anno scorso non c'è stata partita: troppo superiore la canzone norvegese.

Chi soffre il meccanismo delle alleanze è la Germania, sempre agli ultimi posti nelle ultime edizioni. I vicini non li amano: né gli austriaci, figuriamoci gli svizzeri, e loro ne soffrono. Così, per rimediare (e per fare un po' di audience in tv), Zdf e Rtl hanno deciso quest'anno di fare una sorta di primarie, di tirare su uno show (Unser Star für Oslo, la nostra star per Oslo) sul modello del collaudato format commerciale Deutschland sucht den Superstar e lasciare la decisione al televoto. Ha vinto una perfetta sconosciuta, Lena Meyer-Landrut, diciannovenne di Hannover che ad aprile, un mese prima di difendere la musicalità tedesca a Oslo dovrà misurarsi con la maturità nell'istituto Roderbruch della sua città. La canzone con la quale gareggerà all'Eurovision è: Satellite. Ne potete seguire un breve estratto, preso dalla finale sulla Zdf, nel video in testa a questo post, l'unico che è possibile al momento importare da YouTube; se volete seguire l'intera canzone, invece, dovete collegarvi direttamente cliccando qui, al video ufficiale. Il testo, in inglese, è stato scritto dal duo danese-americano Julie Frost e John Gordon, dunque di tedesco ci sarà solo la cantante. D'altronde Alexander Rybak ha cantato anche lui in inglese, mica in norvegese.

In Germania sono impazziti quasi tutti. La canzone vincitrice delle primarie è balzata in poche ore in testa alle classifiche del download di iTunes e, ne siamo certi, anche di quelle dello scarico illegale. Lei è presente ovunque, con la freschezza dei sui anni e con la sua aria da compagna di classe della porta accanto. Finora non aveva mai cantato, solo ballato. Una perfetta Forrest Gump della musica, con la quale i tedeschi sono convinti di poter almeno provare a riportare a casa quel trofeo che manca dal 1982.

Poker d'assi della polizia berlinese

Del colpo durante un torneo di poker nell'hotel Hyatt di Berlino, sulla Potsdamer Platz, si è parlato a lungo, anche sui giornali italiani. Era l'inizio di marzo, quando quattro uomini fecero irruzione nella sala del prestigioso hotel e portarono via 242mila euro. Bocche cucite fra glli investigatori nei giorni immediatamente successivi, quando la stampa raccontava - con accenti da romanzo criminale - che la polizia brancolava nel buio. E invece indagava. In tre settimane li hanno presi tutti e quattro, più un loro complice che dovrebbe essere la mente del piano. Ne stanno cercando anche un sesto, già fermato nel corso delle indagini, ma poi lasciato libero perché le immagini del circuito interno all'hotel non erano servite a identificarlo: avrebbe le ore contate. Ora parte la caccia al bottino. 4mila euro sono stati già recuperati, facevano parte dei 5mila finiti nelle tasche di uno degli arrestati, mille li aveva spesi per pagare il biglietto aereo con cui aveva sperato di far perdere le tracce in attesa che le acque si calmassero. La somma era stata divisa in maniera ineguale e gli investigatori adesso sperano di far parlare gli arrestati. Tutti giovanissimi e tutti appartenenti a famiglie arabe immigrate, gli autori dello spettacolare furto farebbero parte, secondo gli inquirenti, di famiglie in guerra per il controllo del traffico di droga e della prostituzione. Si tratta di un tipo di criminalità difficile da scardinare, dice un inquirente, perché è assai difficile infiltrare i clan familiari che spesso utilizzano nelle comunicazioni dialetti difficili da comprendere anche per un buon interprete. Un nuovo spaccato della Berlino noir di inizio secolo.

Attaccatevi al... Fondo monetario internazionale

Gli stati europei sembrano aver trovato un compromesso sulla questione degli aiuti alla Grecia. Qualora Atene dovesse trovarsi di fronte al concreto rischio di insolvenza, potrà accedere alle casse del Fondo monetario internazionale. Eventuali ulteriori aiuti potranno venire spontaneamente elargiti dai singoli stati appartenenti all'area dell'euro. In tempi medi si tenterà di mettere in piedi uno specifico fondo monetario europeo in grado di far fronte a futuri rischi finanziari degli stati membri. L'accordo verrà siglato giovedì nel vertice di Bruxelles. Sino ad ora Francia e Germania si erano opposte alla possibilità che uno stato dell'euro potesse accedere agli aiuti finanziari del Fmi (cosa che invece possono fare gli altri stati dell'Ue che non aderiscono alla moneta unica). “E tale possibilità deve rimanere un'eccezione", ha dichiarato il ministro delle Finanze tedesco, Schäuble. Gli approfondimenti sulla Frankfurter Allgemeine Zeitung.

lunedì, marzo 22, 2010

Mister Obaaaaaaama!

Volevo dire la mia sulla riforma sanitaria di Obama ma poi ho letto questa Ansa (via Phastidio), allora capirete che è meglio astenersi da ogni commento (almeno finché questo blog prosegue in lingua italiana). Anche la strumentalizzazione dovrebbe avere un limite.

USA: SANITA’; REPETTI-BONDI, ANCHE BERLUSCONI CORAGGIO RIFORME – 2010-03-22 13:23:26.64 GMT
“L’approvazione della riforma della sanità negli USA è un segno di speranza e di fiducia nella possibilità di affrontare le difficoltà del nostro tempo in coerenza con i valori della solidarietà e dell’umanesimo cristiano”: lo affermanoManuela Repetti e Sandro Bondi, in una dichiarazione congiunta. “Anche in Italia c’è bisogno, come ha annunciato in piazza San Giovanni il Presidente Berlusconi, di saper affrontare con lo stesso coraggio di Barack Obama – conclude – le riforme di cui necessita il nostro paese”.

Qui comincia l'avventura del signor Bonaventura

L'invasione delle bionde russe (parliamo di birra)

Sulla scia della Baltika alla conquista dei mercati europei (fotowalkingclass)

Sostituite il nome Gazprom con uno dal sapore più romantico, tipo Baltika. Immaginate al fianco dei gasdotti nuove pipeline che attraversano campagne, bucano monti e si tuffano sotto il mare. E invece di flussi di carburante, pensate a fiumi di liquido fresco, biondo e schiumoso. Avrete così l’identikit del nuovo business con il quale la Russia è pronta a conquistare l’Europa: la birra. I produttori russi sono sicuri di riuscire in pochi anni a convincere milioni di consumatori europei della bontà del loro prodotto. E tutti guardano proprio al fenomeno Baltika come l’esempio da seguire [... continua su East Side Report].

giovedì, marzo 18, 2010

Berlino-Brindisi, per poche ore -30% (Air Berlin)

Brindisi, le colonne romane al termine della Via Appia (fotowalkingclass)

Ancora poche ore per approfittare dell'offerta di Air Berlin: voli verso l'Italia con il trenta per cento di sconto. La possibilità di prenotare a prezzi ridotti scade alla mezzanotte di oggi. L'offerta è ancora più allettante per le destinazioni del Sud, dal momento che sono comprese anche le rotte nel periodo estivo. E siccome qui siamo di parte, il link diretto ve lo diamo per la destinazione di Brindisi. Da Berlino, Colonia, Monaco e Stoccarda. Tuffatevi nel Grande Salento. E buon volo.

mercoledì, marzo 17, 2010

Corre sulla via Egnazia la speranza greca

La Egnatia Odos (fotowalkingclass)

Sono da poco passate le tre della notte, quando il traghetto della Endeavor Lines partito da Brindisi otto ore prima si avvicina al porto di Igoumenitsa. Il mare nero come la pece si è calmato sotto costa, la nave riduce la velocità affiancando i fari verdi e rossi che segnalano il percorso di ingresso al porto. In lontananza, oltre le case della città sprofondata nel sonno, si intuiscono le luci della nostra meta. Una lunga fila di lampioni arancioni si arrampica sulla collina che s’intravvede appena nell’oscurità della notte, un serpente sinuoso e magico che segue il declivio dolce dei colli e poi scompare dietro la cima più alta. Sono i primi chilometri della via Egnazia, l’autostrada a scorrimento veloce che taglia da ovest ad est l’intera Grecia settentrionale e, mille chilometri più avanti si arena di fronte ai minareti di Istanbul [... continua su East Side Report].

Happy St. Patrick's day



«Sia la strada al tuo fianco, il vento sempre alle tue spalle, che il sole splenda caldo sul tuo viso, e la pioggia cada dolce sui campi attorno, e finché non ci incontreremo di nuovo, possa Dio proteggerti nel palmo della sua mano».
John M. Synge, Vagabondo in Irlanda.

sabato, marzo 13, 2010

L'Hertha perde l'ultimo treno, i tifosi la testa


Non ricordo a memoria una scena così nel calcio tedesco. Un centinaio di tifosi dell'Hertha Berlino, al termine della partita con il Norimberga decisiva per le ultime possibilità di salvezza e perduta per 1-2, invadono il terreno di gioco con mazze e bastoni per provare a vendicarsi dei loro giocatori. Il video, girato da un amatore allo stadio e ripreso da YouTube, testimonia i momenti finali, quando, dopo quattro minuti di paura, la polizia irrompe nello stadio con i gas lacrimogeni e sospinge gli invasori di nuovo dentro la Ostkurve. Finora la Bundesliga era rimasta immune da gravi atti di vandalismo, al contrario delle serie minori, specie quelle regionali a est, dove i tifosi se le danno spesso e volentieri di santa ragione. Il caso berlinese farà discutere molto nei prossimi giorni. L'Hertha, intanto, si avvia mestamente verso la retrocessione lasciando la capitale senza una formazione in massima divisione. Qui il link alle immagini pubblicate sullo Spiegel, che non posso riprendere per ovvi problemi di copyright.

lunedì, marzo 08, 2010

Ucraina e Turchia, nuovi paper di approfondimento

Dalla rubrica Matrioshka di East Side Report, due nuovi link a riviste e fondazioni tedesche per approfondire i temi di attualità in Ucraina e Turchia.

venerdì, marzo 05, 2010

La bussola della nuova Ucraina

L'vov, dopo una manifestazione elettorale arancione (fotowalkingclass)

I fallimenti politici si pagano.
E ora tocca a Yulia Tymoschenko pagare il conto. A meno di un mese dalla vittoria di Viktor Yanukovic nel ballottaggio presidenziale, l’ex pasionaria arancione ha perduto la maggioranza parlamentare che sosteneva il suo governo. A farle mancare il terreno sotto i piedi, ennesima beffa di una rivoluzione andata a ramengo, è il partito legato a Viktor Yushchenko, l’uomo simbolo di quella stagione umiliato in un primo turno elettorale al quale, se gli fosse rimasto un briciolo di lucidità politica, non avrebbe dovuto neppure partecipare [... pubblicato su Farefuturo Magazine, in lettura anche su East Side Report con titoli diversi].

giovedì, marzo 04, 2010

Un sussidio chiamato Hartz IV

Il dibattito sullo stato sociale, aperto dal vice cancelliere tedesco Guido Westerwelle, ha monopolizzato per due settimane lo scontro politico in Germania, dividendo la maggioranza e irritando l'opposizione. Toni sempre più duri, accompagnati da approfondite inchieste giornalistiche, fino al confronto parlamentare di qualche giorno fa. La questione non è chiusa, la discussione continua. Il punto è in questo articolo ("La guerra di Guido") ripubblicato su East Side Report.

mercoledì, marzo 03, 2010

La Grecia risparmia e minaccia

The Greek government has approved a new package of tax increases and spending cuts to save 4.8bn euros ($6.5bn; £4.4bn) and ease its budget crisis. The measures include rises in sales taxes, a cut in holiday bonuses paid to civil servants, and a pensions freeze [... continua su BBC online].

La crisi debitoria greca continua a dominare il dibattito di politica economica in Germania e in Europa. Un sostegno al governo di Atene appare probabile, visti i rischi di un effetto-domino che travolgerebbe gli altri anelli deboli della zona euro. Salvare però la Grecia è solo uno dei tasselli del grande problema provocato dallo sconquasso finanziario del 2008 [... continua su Germanie].

Griechen lieben Gerüchte und Gerede. Das liegt ihnen seit ewigen Zeiten im Blut. Schon Platon hat sich dazu geäußert. Demagogen brachten ihre Gegner mit Hilfe von Gerüchten und Klatsch zum Schweigen - der Begriff Demagogie kommt schließlich aus dem Griechischen. Griechen lieben aber auch das gesprochene Wort [... continua su Frankfurter Allgemeine Zeitung].

Nach Steuererhöhungen und massiven Einschnitten im öffentlichen Dienst hofft Griechenland nun auf Hilfe der europäischen Partner - "mit Fug und Recht", wie Premierminister Papandreou deutlich macht, geschah dies auf Druck der EU. Doch weder Brüssel noch Kanzlerin Merkel wollen sich auf finanzielle Hilfen festlegen [... continua su Handelsblatt].

La petite histoire ne dit pas si elle est de confession orthodoxe, mais, à défaut de laver les péchés du monde, Nana Mouskouri, la chanteuse aux 300 millions d'albums, veut laver les péchés de la Grèce. Invoquant, dans un courrier envoyé au ministère des Finances, son «devoir envers la patrie», elle a décidé de faire don de sa retraite d'eurodéputée, poste qu'elle a occupé entre 1994 et 1999, à l'État grec. L'artiste, qui réside en Suisse et fait partie des grandes fortunes de Berne, ne veut pas avoir mauvaise conscience et refuse que le pays qui l'a vue naître, mais où elle n'a pratiquement jamais vécu, soit «traité comme un cancre» [... continua su Le Figaro].

Greece is prepared to turn to the International Monetary Fund for help if its European neighbours fail to provide the financial assistance it wants after announcing the toughest spending cuts in decades. George Papandreou, Greek prime minister, will on Friday tackle Germany’s chancellor Angela Merkel during talks in Berlin before heading to Paris to meet Nicolas Sarkozy and then to Washington next week to see Barack Obama on an international mission to drum up support for the crisis-hit country [... continua su Financial Times].

Almeno per oggi, i mercati si sono convinti che i negoziati franco-tedeschi per il salvataggio della Grecia andranno a buon fine e che la lieta novella verrà annunciata a breve, magari a suggello del vertice tra George Papandreou e Angela Merkel, previsto nei prossimi giorni. Proseguono nel frattempo le schermaglie ed il fuoco di sbarramento entro le mura tedesche, con il super-falco Otmar Issing, già componente dell’Executive Board della Bce ed oggi consulente di Goldman Sachs, che ha già fatto sapere che la Grecia dovrebbe rivolgersi al Fondo Monetario Internazionale, l’unica struttura dotata di expertise per gestire simili crisi [continua su Phastidio.net].