mercoledì, dicembre 21, 2005

Buon Natale a tutti

Walking Class si prende una pausa. E, salvo improvvise e impreviste incursioni, tornerà in linea dopo il 6 gennaio. Buone feste a tutti, buon Natale e felice anno nuovo.

Attenti alla lira turca

Quella a destra è la nuova moneta turca, quella da una lira decurtata dai troppi zeri. Assomiglia incredibilmente alla moneta da 2 euro. Solo che ne vale 0,40. E comincia a circolare in Europa, gabbando le persone più distratte. Fate attenzione ma se vi capita di rimanere "gabbati" consolatevi con la faccia di Ataturk.

lunedì, dicembre 19, 2005

Fazio s'è dimesso

Campagna acquisti per il successore: compriamoci questo. Dovrebbe essere svincolato. Lo si può acquistare anche a tempo determinato. Magari con un co co co.

venerdì, dicembre 16, 2005

Chi te vole!

Romano Prodi: "Vivere a Roma? Manco morto".

Litigando sulla stessa mattonella

Per coloro di stomaco debole che guardano con preoccupazione i dibattiti (e i litigi) interni a TocqueVille (cose che invece a questo blog piacciono, perché se un problema l'area culturale che si rifà a TocqueVille ha avuto è stato proprio quello di non avere un luogo nel quale confrontare, scontrare e magari poi sintetizzare le diverse opinioni) segnaliamo una bella baruffa tra altre anime che non solo ruotano attorno alla stessa area politica ma spesso, sempre più spesso, ballano sulla stessa mattonella. Il Foglio (o Ferrara) di qua, Magna Carta (o Marcello Pera) di là. A noi il dibattito piace, soprattutto se pepato. Se poi si arrivasse a un approdo comune, saremmo (soprattutto noi di Ideazione) ancora più felici.

Unione, anno primo

Cercavamo una rotta chiara per avventurarci nel mare aperto dei casi Fiorani, Consorte, Fazio, nei marosi dell'indagine della magistratura milanese, nelle paure dei politici per una seconda tangentopoli, fra gli iceberg delle veline giornalistiche, fra i moralismi di parte del mielismo corrierista eccetera eccetera. L'abbiamo trovata nel commento di Lodovico Festa sulla prima pagina del Giornale di oggi, riportata sul sito internet del quotidiano. E' la cosa più analitica e lucida che ci sia capitato di leggere:

"Gianpiero Fiorani è stato un banchiere cialtrone: gli elementi per questo giudizio sono ormai evidenti. La constatazione, però, non risolve tutti i problemi in ballo. Perché tante persone della cui onestà personale è difficile dubitare, a partire da Antonio Fazio, hanno dato fiducia al banchiere cialtrone? La sensazione che il nostro sistema bancario sia una foresta pietrificata in cui i rapporti di forza non sono risolti dalla concorrenza non pare così infondata". Non perdetevi il seguito che trovate qui.

giovedì, dicembre 15, 2005

E' la democrazia, stupido!

Oggi in Irak si vota. Prima non si votava. Dedicato a chi pensa di farsi sempre i fatti suoi.

Marcia di Natale (amnistia, indulto)

Questo blog appoggia la marcia di Natale organizzata da Marco Pannella per sollecitare l'amnistia e l'indulto come richiesto da Giovanni Paolo II in occasione della sua storica visita al Parlamento. Per rispondere al Cazzullo di questa mattina, questo blog sarà idealmente anche alla messa celebrata dal Cardinal Ruini il 25 di dicembre. Concretamente, la messa se la seguirà a Brindisi, home sweet home.

mercoledì, dicembre 14, 2005

Il bivio tedesco

La storia della Germania di questi tempi è un po’ come quella del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Dipende da come la si guarda. Il panorama politico seguito alle elezioni anticipate del 18 settembre ci offre Angela Merkel, ovvero la novità del primo cancelliere donna della storia repubblicana tedesca. Ma anche lo spettacolo di una delle più lunghe trattative politiche per la costituzione di un governo. Dopo 18 giorni s’è sbloccata la vicenda della leadership. E c’è voluto più di un mese perché la Grosse Koalition prendesse il via, ingolfata dalla contrattazione sui ministri e sul programma con il quale affrontare la difficile fase riformista [... continua]

da Ideazione, novembre-dicembre 2006.

Roma, sabato 17, ore 10.30, Teatro Valle

Alle 10.30 Walking Class sarà qui. L'invito vale per tutti.

Berlin, castles in the air

The end is near for one of the most controversial icons of cold-war Berlin. The demolition of the Palast der Republik, the concrete and steel 1970s building which once housed the East German parliament and was a cultural centre for the communist state, is due to start in January. The Palast has been the subject of vociferous debate since it was closed for asbestos removal in 1990. Judged as too expensive, and too ugly, to warrant renovation, Germany's parliament voted to destroy the building in 2003. But supporters of the Palast hold that it should be preserved as an important relic of the city's one-time ideological division. In late November, 1,400 leftists, architects and artists demonstrated in support of the building in the city centre, which they want to continue using as a venue for cultural events. More protest rallies are planned in the run-up to the demolition date.

Still, it seems plenty of Berliners have no love for the Palast. After years of standing empty, the rusting steel structure, with its graffiti-scrawled walls and broken windows, is seen by many as simply an eyesore, and one poll in a local newspaper found that 67% of the respondents wanted it torn down. The question now is what will replace it. The only official proposal so far is a contentious scheme to spend €670m ($785m) rebuilding a baroque Prussian palace that once stood on the site, before it was badly damaged in the second world war and then destroyed by East Germany's government in 1953, in what many Berliners regard as a fit of anti-imperial ideological fury.

(Fonte: The Economist city guide, Berlin)

A Mosca si sono montati la testa

E nel giro di pochi anni completeranno la costruzione di due grattacieli destinati a diventare i più alti d'Europa. A oltre quattro anni dall'attentato islamista alle Torri Gemelle di New York, torna la voglia di provare a toccare il cielo. E le due torri di Mosca promettono di far sfigurare tutti i piccoli grattacieli del Vecchio Continente.

ps. pare che il vecchio cancelliere tedesco abbia già un paio di attici riservati lassù.

martedì, dicembre 13, 2005

domenica, dicembre 11, 2005

L'Europa di mezzo e la sua forza

Manager di tutta Europa: non perdete più tempo e trasferitevi in massa a Parigi. Che ci crediate o meno è la capitale francese la città ideale per esaltare le vostre capacità. Evitate le banlieues, magari, e non seguite troppo le pagine politiche dei quotidiani che raccontano del declino della vecchia grandeur, della crisi dei partiti, dell’impasse istituzionale, della malattia dell’anziano presidente Chirac e della lotta fratricida fra i suoi delfini. Filate diritto alle pagine finanziarie e godete a pieno di tutte le facilitazioni che l’ambiente parigino vi offre. In tutto il Vecchio Continente non potreste trovare di meglio. La certificazione di capitale finanziaria doc è stata rilasciata dall’autorevole mensile economico tedesco “Manager” che pubblica sul numero di dicembre, attualmente in edicola in tutta la Germania, un’approfondita inchiesta su una sessantina di città e metropoli continentali, della Vecchia e della Nuova Europa (... continua su Emporion)

mercoledì, dicembre 07, 2005

Germania

Viaggio di lavoro. Due giorni tra Berlino e Bonn ospite della Fondazione Konrad Adenauer. Si torna a bloggare sabato.

lunedì, dicembre 05, 2005

Mercatini di Natale, anche la Puglia...

... nel suo piccolo. Sono del tutto diversi da quelli "germanici" così romanticamente descritti due post fa. Però sono belli lo stesso. Tradizionali ugualmente. E affascinanti pure. Magari, visto il clima, la granita potrebbe sostituire il Glühwein, anche se in alcune stagioni la Puglia è traditrice: troppo esposta ai venti gelidi dei Balcani. Comunque, tornando ai mercatini, il Corriere della Sera ci invita nel profondo Salento, nel tacco del tacco compreso tra le province di Lecce, Brindisi e Taranto. Buon viaggio.

Angie di fronte al terrorismo (e alla Rice)

La Germania ha pensato sinora di poter rimanere esclusa dal conflitto con l'estremismo islamico, anche grazie alla decisione dell'ex cancelliere Schröder di osteggiare la guerra in Iraq. Ma il rapimento dell'archeologa quarantatreenne Susanne Osthoff potrebbe essere un campanello d'allarme in tal senso: lo sostiene Tom Goeller in un articolo su Tech Central Station. Angela Merkel, finora, mantiene la linea dura: nessuna trattativa con i terroristi, anche se in Germania cresce l'angoscia per la sorte dell'archeologa. Intanto la nuova linea di politica estera del governo Merkel verso gli Stati Uniti si misurerà nella visita berlinese di Condoleezza Rice, che inizierà domani. La nuova cancelliera ha ribadito, in un recente discorso, che la sua strategia di politica estera si poggia su una forte e leale alleanza transatlantica e sul ristabilimento di rapporti di collaborazione con gli Stati Uniti. Per il momento, però, tiene banco sui giornali la vicenda delle prigioni americane in Europa orientale e il coinvolgimento degli scali tedeschi per operazioni di spionaggio e di trasporto degli arrestati. Al momento, nei guai c'è però un socialdemocratico, l'ex ministro degli Interni Otto Schily, accusato di essere stato a conoscenza dell'utilizzo degli aeroporti tedeschi e di aver taciuto. Dal canto suo la Rice non intende concedere nulla agli europei. Anzi, con un documento che dovrebbe essere diramato oggi, invita i governi europei a uscire dall'ambiguità di posizioni ipocrite e a riferire ai loro cittadini i successi dell'intelligence nella lotta al terrorismo e l'importanza della collaborazione transnazionale.