lunedì, dicembre 05, 2005
Angie di fronte al terrorismo (e alla Rice)
La Germania ha pensato sinora di poter rimanere esclusa dal conflitto con l'estremismo islamico, anche grazie alla decisione dell'ex cancelliere Schröder di osteggiare la guerra in Iraq. Ma il rapimento dell'archeologa quarantatreenne Susanne Osthoff potrebbe essere un campanello d'allarme in tal senso: lo sostiene Tom Goeller in un articolo su Tech Central Station. Angela Merkel, finora, mantiene la linea dura: nessuna trattativa con i terroristi, anche se in Germania cresce l'angoscia per la sorte dell'archeologa. Intanto la nuova linea di politica estera del governo Merkel verso gli Stati Uniti si misurerà nella visita berlinese di Condoleezza Rice, che inizierà domani. La nuova cancelliera ha ribadito, in un recente discorso, che la sua strategia di politica estera si poggia su una forte e leale alleanza transatlantica e sul ristabilimento di rapporti di collaborazione con gli Stati Uniti. Per il momento, però, tiene banco sui giornali la vicenda delle prigioni americane in Europa orientale e il coinvolgimento degli scali tedeschi per operazioni di spionaggio e di trasporto degli arrestati. Al momento, nei guai c'è però un socialdemocratico, l'ex ministro degli Interni Otto Schily, accusato di essere stato a conoscenza dell'utilizzo degli aeroporti tedeschi e di aver taciuto. Dal canto suo la Rice non intende concedere nulla agli europei. Anzi, con un documento che dovrebbe essere diramato oggi, invita i governi europei a uscire dall'ambiguità di posizioni ipocrite e a riferire ai loro cittadini i successi dell'intelligence nella lotta al terrorismo e l'importanza della collaborazione transnazionale.