martedì, marzo 23, 2010
Poker d'assi della polizia berlinese
Del colpo durante un torneo di poker nell'hotel Hyatt di Berlino, sulla Potsdamer Platz, si è parlato a lungo, anche sui giornali italiani. Era l'inizio di marzo, quando quattro uomini fecero irruzione nella sala del prestigioso hotel e portarono via 242mila euro. Bocche cucite fra glli investigatori nei giorni immediatamente successivi, quando la stampa raccontava - con accenti da romanzo criminale - che la polizia brancolava nel buio. E invece indagava. In tre settimane li hanno presi tutti e quattro, più un loro complice che dovrebbe essere la mente del piano. Ne stanno cercando anche un sesto, già fermato nel corso delle indagini, ma poi lasciato libero perché le immagini del circuito interno all'hotel non erano servite a identificarlo: avrebbe le ore contate. Ora parte la caccia al bottino. 4mila euro sono stati già recuperati, facevano parte dei 5mila finiti nelle tasche di uno degli arrestati, mille li aveva spesi per pagare il biglietto aereo con cui aveva sperato di far perdere le tracce in attesa che le acque si calmassero. La somma era stata divisa in maniera ineguale e gli investigatori adesso sperano di far parlare gli arrestati. Tutti giovanissimi e tutti appartenenti a famiglie arabe immigrate, gli autori dello spettacolare furto farebbero parte, secondo gli inquirenti, di famiglie in guerra per il controllo del traffico di droga e della prostituzione. Si tratta di un tipo di criminalità difficile da scardinare, dice un inquirente, perché è assai difficile infiltrare i clan familiari che spesso utilizzano nelle comunicazioni dialetti difficili da comprendere anche per un buon interprete. Un nuovo spaccato della Berlino noir di inizio secolo.