mercoledì, luglio 27, 2005
Tagesbuch/3 - Greifenburg
Lasciano un’impressione di grande squallore i confini d’Europa abbandonati dopo Schengen. Nessuno ha smantellato le vecchie strutture. I caselli, le casette, i chioschi del cambiovaluta arrugginiscono al sole e alla pioggia come monumenti intristiti del tempo che fu. Anche le due stazioni di servizio che si fronteggiavano da un lato e dall’altro sembrano oggi fuori luogo: una delle due è di troppo, chi mai potrebbe fare benzina due volte? Se non fosse per le strisce stradali leggermente più elaborate e per i cartelli di colore diverso, non ci accorgeremmo di essere già entrati in Austria. Il paesaggio è ugualmente dolce e avvolgente, la strada dondola sui pianori montani. Una dopo l’altra sfilano chiesette di montagna con i campanili a cipolla e crocifissi di legno lungo il ciglio della statale: viene da chiedersi quali siano le radici di questa Europa. Consigli di viaggio. Se percorrete la statale 100 dal confine italiano via Lienz fino a Spittal per imboccare l’autostrada A10 che porta a Salisburgo, fate una sosta al chiosco Imbiss appena dopo Greifenburg: raramente era capitato di mangiare un Wiener wurstel così buono.