Il vociare caotico del bazar e il silenzio composto della moschea. Le languide notti sulla riva del Bosforo e la febbrile laboriosità del distretto commerciale. Queste sono le facce di Istanbul. E queste sono le facce di una parte della Turchia, quella europea. Il resto è un paese sconfinato, arretrato, suggestivo, curioso. Aggrappato al costone asiatico, eppure desideroso di entrare nell’Unione Europea. Chi ha viaggiato in Turchia ha quasi sempre riportato impressioni assai positive, specie se raffrontate con i pregiudizi prima di partire. In questi giorni l’Europa ha dovuto sciogliere il nodo dell’ingresso della Turchia nella Ue. Come spesso le accade in questi ultimi anni, Bruxelles non decide: dilaziona. Nel frattempo il dibattito sulla “Turchia europea” s’infiamma. Due opinioni a confronto: Vittorio Emanuele Parsi su Avvenire e Gaetano Quagliariello sul Messaggero.