"Sulla nave che lo riportava in Inghilterra al termine della sua straordinaria impresa, Stanley passeggiava sul ponte pregustando la gloria e gli onori che lo aspettavano. Finalmente sarebbe uscito dai bassifondi dell'esistenza! Passò in rassegna il suo modesto guardaroba di cronista giramondo: per prima cosa avrebbe dovuto acquistare un completo nuovo, non poteva certo presentarsi in società vestito come uno straccione.
Di sicuro lo avrebbero convocato alla Royal Geographical Society per avere un resoconto dettagliato della sua impresa, nella quale, oltre a riuscire nell'eccezionale ritrovamento, aveva anche avuto l'occasione di esplorare territori sconosciuti. Sarebbe anche stato convocato dalla regina, non aveva dubbi. Nessuno era più caro al cuore degli inglesi di David Livingstone, e l'uomo che lo aveva ritrovato, dopo ben sei anni dalla sua scomparsa, sarebbe stato altrettanto amato e apprezzato. Era talmente eccitato che non riusciva a prendere sonno la notte, quando il rollio dell'oceano lo cullava nella sua cuccetta.
Se solo avesse immaginato che cosa lo aspettava, nemmeno il suo stomaco di ferro avrebbe resistito al mal di mare. Ne ebbe un primo sentore quando, arrivando al porto di Liverpool, non trovò nessuno ad attenderlo. Né folla, né autorità, nemmeno un cane!"
Laura Rossi, Il signor Stanley e le sue tre vite, 2003