lunedì, ottobre 04, 2004

Il Panorama di Tallin

Nelle edicole di Berlino, dove arriva la stampa italiana, il posto dell'Espresso e di Panorama è accanto a riviste del calibro di Hello, Paris Match (che però ha un sito straordinario), Hola e Playboy. L'imbarazzo è grande, quando mi avvicino furtivo al chiosco e, cercando un settimanale di informazione italiano, invece di dirigermi verso il serissimo settore che ospita Der Spiegel, Focus o The Economist, devo piegare verso la zona dei super-popolari o dei soft-porno. Almeno comprassi Le ore! E invece, con l'aria del represso sessuale, piego la copia dell'Espresso o di Panorama con le solite tettone in copertina e mi avvio verso la cassa, sperando di passare inosservato. Cosa che non riesce quasi mai: il solito italiano perverso! Pregiudizi teutonici? Mica tanto. Leggete il reportage di Panorama di questa settimana. Dico: uno manda un inviato a Tallin, e con tutte le cose che ci sono da raccontare, si sprecano pagine e rimborsi spese per descrivere l'ennesima puntata del vitellone nazionale sfigato e illuso dal facile amore? Ma allora, bastava passare un sabato sera nelle discoteche di Ostia.