mercoledì, aprile 05, 2006
Servizio civile a domicilio
E' passata sotto silenzio nel secondo round Prodi-Berlusconi la proposta dell'Unione di ripristinare una sorta di servizio per i giovani, sostitutivo di quello militare di leva che la Casa delle Libertà ha abolito in questa legislatura. Prodi ha detto, nel primo faccia a faccia, di voler introdurre un anno di servizio civile per i giovani, magari modulandolo con una sperimentazione iniziale di sei mesi. Obiettivo: insegnare la solidarietà. A noi risulta che, negli anni in cui il servizio civile era stato affiancato alla "naja", gran parte dei "volontari" andava a ingrossare le fila dei segretari e degli aiutanti di sindacati, centri culturali, arci, associazioni più o meno legate al sottobosco della sinistra parassita. Come dire, lavoro più che precario, lavoro gratis, sfruttato, senza neppure l'obbligo di una retribuzione. Un mio amico ha passato i suoi mesi nell'esaltante compito di fotocopiare documenti di un'associazione pseudo-culturale legata all'allora Pds (ex Pci, ora Ds). E' questo che vuole introdurre Romano Prodi? Sfruttamento gratis e per di più legalizzato?