venerdì, aprile 14, 2006
Italia-Germania, con Prodi andrà meglio
Sono destinati a migliorare i rapporti politici fra Italia e Germania con il governo di Romano Prodi. Nonostante il governo di Grosse Koalition sia guidato da Angela Merkel, cioè una esponente del Partito popolare europeo al quale aderisce anche Forza Italia, non è un mistero che l’impopolarità di Berlusconi abbia da anni ormai superato il livello di guardia nell’opinione pubblica tedesca. Di fatto, il rapporto divenne irrecuperabile dopo lo scambio di accuse tra Berlusconi e Schulz al parlamento europeo (il famoso “Kapò”) e gli insulti ai turisti tedeschi pronunciati sempre in quei giorni dal sottosegretario con delega al Turismo (praticamente un genio), il leghista Stefano Stefani. Bisogna dire che la diffidenza è stata reciproca. Berlusconi non subisce alcun fascino per lo stile di vita tedesco, è un paese che non lo ha mai interessato, preferendo invece l’american way of life e lo charme francese. Prodi, al contrario, è un “tedesco” d’adozione, in passato studiò il cosiddetto capitalismo renano e negli anni del suo precedente governo, rinsaldò i rapporti tra i due paesi, così importanti nella storia delle nostre relazioni diplomatiche. Sul piano formale, dunque, è più che lecito attendersi un netto miglioramento dei rapporti, anche sulla scia della ripresa economica già in atto che vede i prodotti italiani di nuovo far breccia nel paniere dei consumatori tedeschi. Sul piano sostanziale, invece, le differenze potrebbero essere più nette, perché la Merkel guida un governo di grande coalizione con il compito di accentuare le riforme liberali, Prodi guiderà un governo di centrosinistra che, dato il condizionamento inevitabile delle estreme, potrebbe essere molto sbilanciato sul lato della sicurezza sociale e dell’immobilismo.