Raccogliamo in questo singolo post le notizie, i commenti, le osservazioni, i dati di una giornata particolare, inserendo, di tanto in tanto, i primi commenti man mano che i risultati diventano sempre più concreti e definitivi. Ci sarà tempo, nei prossimi giorni, per avviare il più ampio discorso sulle conseguenze di questo voto, specialmente per il centrodestra, destinato ad aprire comunque una seconda fase nella sua storia post-1994.
Il titolare di questo blog interrompe per andare a Otto e mezzo.
SENATORI A VITA E ITALIANI ALL'ESTERO
Saranno loro a decidere le sorti del nuovo governo? Certo, i senatori a vita sono stati appaltati dal centrosinistra che ha sempre espresso il presidente della Repubblica. Per i senatori scelti dagli italiani all'estero, chissà: è la prima volta che vengono eletti.
AL CENTRODESTRA LE REGIONI PIU' SVILUPPATE
Parliamo sempre di proiezioni. Tutto il Nord più moderno e sviluppato tornerebbe sotto il centrodestra: a Lombardia e Veneto si aggiungono Friuli Venezia Giulia e Piemonte. Anche al Sud le regioni più dinamiche (Puglia e Sicilia) tornano e si confermano a destra. Il Centro resta la roccaforte del centrosinistra (filotto con l'eccezione del piccolo Molise), coalizione che al Sud si riduce a Calabria e (forse) Campania.
SECONDA PROIEZIONE SENATO. TESTA A TESTA, CdL -1
Copertura 50 per cento. Unione 50,0 per cento, Casa delle Libertà 49,0. Lo svantaggio scende a un punto percentuale. In seggi: 151 per la CdL, 158 per l'Unione, sette senatori in più per la futura maggioranza. Il centrodestra vincerebbe in Puglia, Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Sicilia e Molise (in bilico). Tutto si gioca sulla Campania, dove il vantaggio del centrosinistra è dello 0,6.
CAMERA. UNIONE AVANTI SOLIDAMENTE
Il dato del Viminale sulla Camera è ancora più parziale di quello del Senato (2.452 sezioni su 60.828): CdL 44,5, Unione 54,9. Anche le proiezioni per la Camera danno un vantaggio più robusto all'Unione rispetto al Senato. L'unica cosa che pare sicura è che Capezzone rimpiangerà la prima avventata dichiarazione sull'erosione del voto diesse a favore della Rosa nel pugno, fatta pochi minuti prima dopo l'exit poll (facile la bacchettata di Angius).
DATI VIMINALE, PRIME PARZIALISSIME INDICAZIONI
Mentre il sito del Viminale risulta spesso sovraccarico, da Corriere.it è possibile seguire lo scrutinio in tempo reale, ripreso proprio dal Viminale. Qui i dati sono più disomogenei, arrivano come arrivano, senza ponderazione geografica. Insomma, perché siano un po' attendibili, bisogna aspettare che si raggiunga una percentuale di seggi scrutinati piuttosto ampia. Tuttavia, per il momento c'è un dato che riguarda il Senato (15.375 sezioni su 59.816): la distanza tra le due coalizioni resterebbe ampia (Unione 52,0, CdL 47,2) con Forza Italia al 21,6% e Ds al 21,2. Resta basso il dato della Margherita (10,6) e della Rosa nel pugno (2,3), mentre molto forte si fa il peso dell'estrema sinistra (Rifondazione 7,8, Verdi e Comunisti 4,4).
PRODI RINVIA IL DISCORSO DAL PALCO DI SS. APOSTOLI
L'entourage di Prodi avverte che Prodi arriverà sul palco di Piazza SS. Apostoli solo quando sarà certo della vittoria. L'orario previsto è per le 19,30. Di fatto i primi dati delle proiezioni raffreddano gli entusiasmi e consigliano maggiore prudenza.
CONTRORDINE COMPAGNI
Il Senato torna in ballo appena la musica passa ai dati veri. Unione e CdL sono divise da meno di due punti percentuali, al Senato diventano pochi i seggi di vantaggio per il centrosinistra. E, all'interno delle coalizioni, le cifre disegnano un paese che potrebbe essere diverso, specie negli sviluppi futuri. Forza Italia resterebbe il primo partito italiano con 5 punti e mezzo di vantaggio sul secondo, i Ds. La Margherita resterebbe al palo, appena 10 per cento, superata da An (oltre 12 per cento) e incalzata addirittura dall'Udc che sfiora il 7 per cento. Deludente il risultato della Rosa nel pugno: 2,4 per cento, meno di radicali e socialisti dello Sdi messi assieme. Ma attendiamo di sapere se le prossime proiezioni confermeranno questo primo dato.
PRIMA PROIEZIONE: SVANTAGGIO RIDOTTO A - 1,8
Risultati più complessi, quelli delle prime proiezioni regionali. Unione 50,4 per cento, Casa delle Libertà 48,6. Sarebbero alla CdL regioni come Piemonte e Puglia, mentre nel Lazio lo svantaggio sarebbe assai più ridotto rispetto al - 5 per cento di prima. Dati partiti: Forza Italia 23,5, Alleanza Nazionale 12,2, Udc 6,7, Lega Nord 3,9. A sinistra, Ds 18, Margherita 10,8, Rifondazione 7,5, Rosa nel pugno 2,6.
RAGIONI DEL RITARDO
Contestazioni da parte di rappresentanti di lista nei seggi elettorali scelti statisticamente per le proiezioni.
MERCATI TRANQUILLI
Mercati in attesa e senza grandi scossoni, in queste prime ore di dati elettorali (in verità, per ora ancora confinati a exit poll e prime, parziali proiezioni). Secondo gli esperti, i mercati gradirebbero comunque una vittoria piena di uno dei due schieramenti. La preoccupazione maggiore sarebbe stata quella di uno stallo politico, per cui la vittoria piena dell'Unione sarebbe un risultato gradito. Sempre in attesa di capire, poi, quale sarà il peso dell'estrema sinistra nella coalizione e nei dicasteri economici.
UN'ORA DI RITARDO SULLA PRIMA PROIEZIONE COMPLETA
Salvo i dati appena comunicati su alcune regioni, è un'ora che si attende dalla Nexus la prima proiezione sulla base di voti reali. Il ritardo non è stato più giustificato.
PRIMA PROIEZIONE SU ALCUNE REGIONI
Arrivano dati molto frammentari ma che confermano la tendenza alla vittoria più robusta del centrosinistra al Senato. Delle varie regioni in bilico, il Piemonte vede l'Unione al 50,7% e la CdL al 49,3 (siamo ancora dentro la forchetta di errore), il Lazio offre un dato più certo: Unione 52,5, CdL 47%. Altre regioni: Lombardia, CdL 53,9, Unione 45,7; Emilia: Unione 59,8, CdL 40,2; Sardegna: Unione 50,2, CdL 43,8.
VIMINALE. QUI LO SPOGLIO REALE
Exit poll, proiezioni e voto reale. Quello lentamente raccolto nelle sale computer del Viminale. Qui affluiscono i dati da tutta Italia e vengono resi noti in tempo (si fa per dire) reale. Ecco il sito istituzionale: Senato e Camera.
AFFLUENZA RECORD ALLE URNE
Affluenza record alle urne per le politiche 2006. Alla Camera si è raggiunto l'86,9 per cento, al Senato l'83,7. Si pensava che un'affluenza oltre l'82 per cento avrebbe favorito il centrodestra. Invece, secondo i primissimi dati delle proiezioni non è andata così.
RITARDO PRIMA PROIEZIONE
Secondo la Nexus, solo motivi tecnici. Gli esperti confermano che non ci saranno dati troppo differenti dagli exit poll. Siamo in attesa.
AFFLUENZA OLTRE L'83 PER CENTO?
E' altissima l'affluenza elettorale. Al Viminale si stanno ancora elaborando i dati. Si ipotizza una percentuale che possa avvicinarsi all'83 per cento.
AHI AHI AHI, E' TORNATO LEOLUCA ORLANDO
Prime controindicazioni del successo del centrosinistra. E' tornato in tv (Tg2) Leoluca Orlando. E' come dieci anni fa, guarda di sbieco la telecamera e parla di questione morale e di nuova primavera (tanto per cambiare). Ha pure gli stessi capelli neri, ingrigiti neppure un po': tintura? Arrivano i politici nelle sedi romane. Berlusconi è in viaggio verso Roma e alle 18 arriverà a Palazzo Chigi. Prodi alle 18,30 parlerà in piazza SS. Apostoli, dove è stato allestito un palco. Fini è nella sede di via della Scrofa: aspetta i primi dati reali ma questa volta parlerà.
FINITA LA PRUDENZA. L'UNIONE FESTEGGIA IN PIAZZA ALLE 21
Non c'è più prudenza dalle parti dell'Unione. Già prenotata Piazza del Popolo per le 21 di questa sera. Si festeggerà in piazza. D'Alema parla di risultato di portata storica. E' la prima dichiarazione ufficiale di un leader dell'Unione.
INDISCREZIONI SU PRIMA PROIEZIONE
Secondo gli esperti della Nexus che stanno elaborando i dati per la prima proiezione su voti reali, non ci si deve attendere spostamenti di rilievo. La proiezione, quindi, dovrebbe confermare sostanzialmente i dati dei due exit poll, già sorprendentemente identici tra di loro (fonte Tg2).
PRIMO EXIT POLL SEGGI SENATO
Exit poll seggi Senato: Unione 159 --> 170; Casa delle Libertà 139 --> 150.
SECONDO EXIT POLL RAI/NEXUS: UNIONE +5
Risultato invariato nel secondo exit poll Rai/Nexus, sia per quanto riguarda la distanza tra le due coalizioni (Unione 50-54; CDL 45-49) che per i dati dei partiti. Per ora si ragiona solo su questi dati. Per la prima proiezione su dati reali bisogna attendere le 16,30 circa.
PARTITI, LE FORCHETTE DELLA CAMERA
Centrosinistra: Ulivo 30,5 --> 33,5; Rifondazione 5,0 --> 7,0; Rosa nel Pugno 2,5 --> 4,0; Di Pietro 2,0 --> 3,5; Verdi 2,0 --> 3,0; Comunisti It. 1,5 --> 3,0; Udeur 1,0 --> 2,5. Centrodestra: Forza Italia 20,0 --> 23,0; Alleanza Naz. 10,2 --> 12,0; Udc 5,0 --> 7,0; Lega Nord 3,0 --> 5,0; Dc-Psi 0,0 --> 2,0; Alternativa S. 0,0 --> 1,5.
ANCHE PIEPOLI: UNIONE + 5
Secondo l’house poll dell’Istituto Piepoli & Marketing Management-Sky, alla Camera dei Deputati il centro sinistra è in vantaggio con un 52%, contro il 47% del centro destra (altre coalizioni 1%).