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Due cancellieri per una poltrona. Lo stallo della politica tedesca si riflette su tutto il paese. Per quanto si possono ancora prendere sul serio i sondaggi (visto il flop che hanno registrato) se si votasse oggi sarebbe di nuovo
pari e patta. Non si schioda di un voto. E non fanno progressi neppure i partiti nelle loro trattative post-elettorali. A Berlino fa ogni giorno più freddo e non è aria da Giamaica:
Verdi e CDU interrompono i colloqui. Intanto
Joschka Fischer abbandona il campo, Gerhard Schröder neppure ci pensa. Anche Angie fa la capatosta. E allora, siccome nessuno dei due Kanzler vuol farsi da parte, si torna a parlare di
governi di minoranza. Almeno finché il grado di sopportazione dell'opinione pubblica sarà arrivato al punto di saturazione e si arriverà alla famigerata Grosse Koalition con un nuovo nome: tra i due litiganti a godere è sempre un terzo. Troppo tardi per uno come
Wolfgang Schäuble?