giovedì, settembre 08, 2005
Ucraina, tramonto arancione
La coppia è scoppiata. La bella Julia Tymoshenko, capo del governo ucraino e pasionaria della rivoluzione d'inverno, è stata fatta fuori, silurata dal suo padre politico Viktor Yushenko che non ha potuto più difendere il governo in carica (accusato di corruzione) e ha affidato l'incarico di costituire una nuova squadra a Yuriy Yekhanurov, governatore di Dnipropetrovsk, una regione ad Est del paese. Come si ricorderà, l'Ucraina era uscita spaccata quasi in due dalle elezioni farsa da cui nacque poi la rivoluzione arancione, e le regioni dell'Est erano quelle rimaste legate al vecchio carrozzone di potere filo-russo. Otto mesi dopo, quella rivoluzione rischia di appassire sulle rive della Dniepr. Le attese di cambiamento erano enormi e questo non ha giocato a favore di Yushenko. La bella Julia, astro nascente della politica ucraina ma vecchia (si fa per dire) volpe dell'establishment economico, non è sembrata all'altezza del compito di primo ministro. Di lei ci rimarranno belle immagini e ci mancherà qualche nota di gossip, magari non proprio ortodossa, come questa un po' pepata perpetrata dai russi che tanto l'odiavano (e la invidiavano). L'analisi della difficile situazione ucraina, invece, l'affidiamo all'Econimist e alla BBC. Sul piano dell'informazione più immediata, rimandiamo all'ottimo blogger Kiev Ukraine. Qui da Walking Class, comunque, nonostante tutti gli errori commessi, diamo l'onore delle armi a quella che rimane un'eroina della rivoluzione arancione.