sabato, settembre 10, 2005

Geopolitica alla barese

Si è conclusa a Bari la giornata inaugurale della Fiera del Levante con l'intervento del presidente del Consiglio. Il presidente della Regione Nichi Vendola ha rimediato al grave sgarbo istituzionale che aveva compiuto qualche giorno prima, affermando che Berlusconi sarebbe giunto in Puglia come uno straniero. Il garbo istituzionale è sempre complicato da apprendere se si frequentano per troppo tempo i circoli dell'antagonismo militante. Ma le cronache ci dicono che Nichi ha riparato, dimostrandosi affabile e cordiale con il premier. Meglio così, per lui e per noi. Magari ha imparato e la prossima volta si comporterà da subito come una persona civile. Ma la giornata barese è stata vivacizzata dall'intervento del sindaco di Bari, Michele Emiliano, un ex magistrato d'assalto, una specie di Di Pietro pugliese che il vuoto pneumatico della classe dirigente diessina di Puglia ha portato diritto in politica. Dall'alto della sua competenza ha intimato a Berlusconi il ritiro delle truppe dall'Iraq, chiedendo al premier la data del ritiro. Impeccabile la risposta di Berlusconi: "L'Italia non ritirerà le proprie truppe dall'Iraq. Ritirarci immediatamente dall'Iraq vorrebbe dire che dovremmo ritirarci anche dal Kosovo, dall'Afghanistan, dall'Albania. Saremo in grado di ritirarci progressivamente man mano che il governo iracheno sarà in grado di mantenere al suo interno condizioni di sicurezza. Non siamo più l'Italietta, quel Paese - ha aggiunto Berlusconi - che entrava in guerra alleata con alcuni Paesi, e ne usciva con altri. Quella che i francesi chiamavano toujours les italiens". Con buona pace della geopolitica alle cozze che vedremo all'opera se e quando Romano Prodi vincerà le elezioni.