Deve aver pensato anche lui, Gerhard Schröder, che fosse giunto il tempo della Giamaica l'altra sera, quando nel dibattito televisivo post-elettorale con gli altri leader politici, s'era presentato mezzo sbronzo irritando con arroganza avversari politici e telespettatori. Nel carosello di coalizioni possibili e impossibili che colora questi giorni difficili della politica tedesca, qui la preferenza la diamo alla più improponibile fra tutte le ipotesi, il governo Giamaica dai colori della bandiera caraibica: con i neri della CDU-CSU, i gialli dell'FDP e i verdi dei Grünen. Anche perché tra i verdi tedeschi c'è Joschka Fischer che non è Pecoraro Scanio e al quale saremmo disposti a dare anche gli Esteri. Vero Angie?
Nel frattempo i due partiti maggiori affilano le armi per il confronto previsto giovedì prossimo. Ed eleggono (o confermano) i loro segretari. L'Spd affida a Franz Müntefering il 95 per cento dei consensi con 200 voti su 210, la CDU-CSU rafforza Angela Merkel dandole 219 voti su 222 e confermando di fatto la volontà di proporla alla guida del governo di unità nazionale. L'SPD, invece, dopo aver insistito per la conferma del cancelliere, sarebbe pronta a cedere la guida del governissimo a un esponente della CDU che non sia la Merkel. Per la Giamaica, toccherà aspettare.