mercoledì, aprile 05, 2006

Di nuovo

Sta accadendo di nuovo. Neppure quattro anni dopo l'alluvione che sommerse le città dell'Oder-Neiße, sul confine tedesco-polacco e quelle lungo l'Elba e la Moldava, tra la Germania e la Repubblica ceca. Dresda e Praga furono i simboli della distruzione. E poi della rinascita. Della ricostruzione casa per casa, strada per strada, piazza per piazza. Questa volta Praga sembra graziata. Ma Dresda sta tornando sotto le acque limacciose del suo fiume tanto amato. E con Dresda, quell'altro gioiello che è Meißen, centro della porcellana più preziosa d'Europa. A Dresda avevano ricostruito tutto. Più bello e più solido di prima. Fino alla Frauenkirche, che non riemergeva dal fango del fiume ma da quello delle bombe, una tragedia di molti anni prima e certamente molto più grave. Era stata però, l'inaugurazione della chiesa ricostruita, il sigillo all'orgoglio di una popolazione che in pochi anni aveva recuperato la bellezza e la memoria dei tempi passati e di quelli più recenti. Ora torna tutto di nuovo sott'acqua e noi speriamo che le autorità abbiano fatto bene i conti, prevedendo che la piena non sarà come l'altra volta. Le temperature intiepiditesi di colpo, stanno facendo sciogliere precipitosamente i metri di neve caduti nei lunghi mesi d'inverno. I fiumi si gonfiano e vanno fuori dagli argini. C'è paura in Germania come in Polonia, in Repubblica Ceca come in Austria e Ungheria.