giovedì, maggio 31, 2007

Italians

Non buttiamoci troppo giù. Tra i blog, siamo la quarta forza.

La Cina a Francoforte nel 2009

Accordo fatto. Sarà la Cina il paese in primo piano nella edizione del 2009 della Fiera del Libro di Francoforte. Curiosa anche la scelta per l'edizione del prossimo autunno: protagonista la cultura catalana. Già assegnato anche lo spazio del 2008: andrà alla Turchia. La Fiera di Francoforte è la principale fiera libraria d'Europa e una delle più importanti a livello mondiale. Per ogni edizione, oltre ai tradizionali stand di tutti i paesi, viene scelto un paese la cui letteratura sarà protagonista dell'intera edizione.

Grosse Koalition

Si alza il livello del confronto. Ora litigano la cancelliera e il suo vice.

Pigrizia e nobiltà: il pronipote di Bismark

Il cancelliere di ferro Otto von Bismarck non ne sarebbe stato entusiasta. Da qualche giorno un suo pronipote, il conte Carl-Eduard von Bismarck, 46 anni, deputato della Cdu al Bundestag, è su tutte le prime pagine dei quotidiani tedeschi per un primato non proprio invidiabile: essere il deputato più pigro e assenteista di tutto il Parlamento [... continua su Ideazione].

Nuovo presidente in Lettonia: ha 52 anni

E' il terzo presidente da quando la Lettonia è diventata indipendente dall'Unione Sovietica. Si chiama Valdis Zatlers, ha - ovviamente, mica è italiano - 52 anni, è medico ed è stato eletto con 58 voti su 98 dai parlamentari dei quattro pertiti della maggioranza di centrodestra. In passato è stato accusato di aver intascato soldi dai suoi pazienti illecitamente. Lui ha sempre negato.

Alexanderplatz. Se donare organi diventa show

La donatrice è una giovane donna ormai senza più speranze di vita. Si chiama Lisa, ha solo 37 anni, il suo cognome è tenuto segreto. E ha deciso di donare il suo rene. Fin qui, sembrerebbe una ordinaria e triste storia con un lieto fine nascosto nel dono finale in favore di un’altra vita. Senonché Lisa il suo rene lo mette in palio al miglior offerente, o meglio a quello che le sta più simpatico [... continua su Ideazione/Alexanderplatz].

In bici verso Alexanderplatz

mercoledì, maggio 30, 2007

Una Germania meno fumosa

Dal primo luglio, Berlino e Brandeburgo si allineano alle regole federali tedesche e bandiscono la possibilità di fumare sui treni regionali (su quelli a lunga percorrenza il divieto era già in vigore). Cade così anche l'ultima oasi per i fumatori: le due regioni, infatti, erano rimaste le uniche a permettere i vagoni fumatori sui "regionali", dopo il divieto entrato in vigore nel Meklenburgo. Intanto il fumo giovanile crolla in tutta la Germania. Secondo un sondaggio riportato dal Tagesspiegel, la percentuale dei giovani compresi fra 12 e 17 anni che fuma sigarette è passata dal 28 per cento del 2001 al 18 percento attuale. Oltre alle campagne di sensibilizzazione, la svolta decisiva pare essere stato l'obbligo di utilizzare la carta di credito per acquistare le sigarette dai distributori automatici notturni.

Alexanderplatz. La guerra di Rania

La storia che raccontiamo oggi non ha direttamente nulla a che fare con le aree geografiche in genere protagoniste di questa rubrica. Non si svolge a Berlino, né in Germania, né nell’Europa orientale o in Scandinavia. E non è neppure inedita. La storia che raccontiamo oggi è quella di Rania al Baz, una bella donna saudita. E’ capitata sotto i riflettori di “Alexanderplatz” perché Rania è in questi giorni ospite a Berlino [... continua su Ideazione/Alexanderplatz].

Tokio sì

Tokio no


Ma a me fa venire voglia di andarci lo stesso.

Sprechen Sie Italienisch?

Questo post è riservato soprattutto agli amici tedeschi che leggono l'italiano e che magari stanno pensando di passare le vacanze estive nel Belpaese. La Süddeutsche Zeitung mette alla prova la vostra conoscenza della lingua italiana con un test non proprio facilissimo che riguarda situazioni comuni che potrebbero capitarvi nel vostro viaggio in Italia. Straordinario il tentativo di farvi rispondere alla venditrice di arance sulla spiaggia non quanto costa la spremuta ma un quarto d'ora da trascorrere con lei. Tranquilli, non troverete alcuna venditrice di arance sulla spiaggia: diciamo che le arance non sono propriamente un frutto estivo, anche se il cliché tedesco le associa al caldo e al sole, e dunque all'Italia. E poi il nostro non è più un paese tanto romantico: non troverete nessuna "signorina" disposta a trascorrere ore sotto il solleone per fare due soldi con le arance. Vi dovrete accontentare di qualche nerboruto "gastarbeiter". Comunque il test è divertente. L'ho fatto anch'io e, purtroppo, ho risposto a tutte le domande correttamente: 10 e lode. Segno che la mia integrazione in Germania è ancora molto lenta. In genere, gli italiani che hanno trascorso già un mese consecutivamente nella nuova Heimat, fanno finta di non ricordare come si dice questo o quello nella loro lingua. Fa molto snob. A me non è successo. Ultima annotazione. Al curatore del test il 10 e lode non l'avremmo mai dato. Evitate di dire a un italiano "Io tutto capito". Sarete scoperti immediatamente. E immediatamente vi rifileranno la prima "sola". Che non è la signorina delle arance.

Hertha, arriva la guardia svizzera

Non ve l'aspettavate eh? Per risollevare le sorti della squadra di calcio capitolina, la dirigenza ha deciso di affidarsi alla guardia svizzera. Il nuovo allenatore dell'Hertha BSC arriva dall'altro lato delle Alpi. Ha 49 anni, si chiama Lucien Favre e nel campionato appena conclusosi ha portato per la seconda volta consecutiva lo Zurigo alla conquista del titolo. All'Olimpiastadion l'hanno già visto nel 2001, quando arrivò sulla panchina del Servette per una sfida di Coppa Uefa. Nella foto qui sopra lo vediamo ritratto in versione floreale. Lucien Favre, chiamato dai suoi affettuosamente Lulù, ama l'Italia e pare si faccia mandare direttamente dalla riviera ligure piante e fiori in quantità industriale. L'augurio è che il suo pollice verde faccia fiorire qualcosa anche nel gelido palmares calcistico berlinese.

Temporali pericolosi

Sono giorni ormai che, puntualmente, tra le quattro e le sei del pomeriggio, dopo una giornata di sole e caldo, su Berlino si abbattono violenti temporali. Micro-tempeste, si può dire. Le nuvole, imponenti e scure, si stagliano da lontano. Abbiamo imparato a riconoscerle e a riparare velocemente al coperto: tempo mezz'ora e si fa quasi buio, piove giù di tutto, pioggia e grandine con raffiche di vento che spazzano viali e strade, abbattono alberi, paralizzano il traffico aereo. E i fulmini. Che non guardano in faccia nessuno. Anzi, qualcuno purtroppo sì.

Semafori teutonici intelligenti

Darwin ci spiega l'intelligenza dei semafori tedeschi. Al sottoscritto basta aver scoperto le gioie dell'onda verde sulla Potsdamer Chaussee.

martedì, maggio 29, 2007

Ti kiami Toni tu?

Arriva al Bayern, al termine di una trattativa neppure troppo complessa. Farà bene in Bundesliga. E la sua simpatia farà bene all'immagine dell'Italia in Germania. Ce n'è bisogno.

Alexanderplatz. Il valzer di Kiev

Non è la prima volta che i duellanti di Kiev, il presidente della Repubblica Viktor Yushchenko e il capo del governo Viktor Yanukovich, si accordano su qualcosa. Adesso è la data delle elezioni anticipate, volute dal primo per mettere in difficoltà il secondo. Il termine è il 30 settembre [... continua su Ideazione/Alexanderplatz].

Incompatibilità

Niente minareti, siamo svizzeri.

U-Bahn+S-Bahn, il network berlinese

E' l'unica mappa che vi serve per girare a Berlino. Cliccateci sopra, stampatela e portatela con voi.

Il rigassificatore dal naso lungo

"La Regione Puglia ha espresso, nel corso della Conferenza dei Servizi svoltasi oggi a Roma presso il Ministero dello Sviluppo Economico, la richiesta di procedere all’annullamento delle autorizzazioni concesse alla società «Brindisi LNG» per la costruzione di un rigassificatore nell’area portuale della città di Brindisi, alla luce del documento presentato nella stessa occasione dalla società inglese. Con tale documento – è detto in una nota della regione- infatti la società ha dichiarato la propria indisponibilità ad una procedura di Valutazione di Impatto Ambientale postuma. È così venuta meno di fatto l’ipotesi, oggetto della convocazione odierna, di una procedura di sospensione finalizzata ad istruire una VIA che la società non intende richiedere. Nella stessa posizione della Regione si sono ritrovati Autorità Portuale, Provincia e Comune di Brindisi e il Ministero dell’Ambiente, rappresentato dal capo di gabinetto avvocato Viglione. I soggetti interessati si sono impegnati a consegnare al Ministero dello Sviluppo Economico le proprie controdeduzioni al documento presentato da «Brindisi LNG» onde supportare le necessarie conclusioni di annullamento". (Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno).

"In relazione all'esito della conferenza dei servizi riguardante il rigassificatore, il sindaco Domenico Mennitti ha affermato quanto segue: Ritengo che ci si possa dichiarare soddisfatti dell'esito odierno, in quanto si è registrata ancora una volta una posizione unanime di tutti i soggetti interessati in riferimento alla necessità di giungere all'annullamento dell'autorizzazione a suo tempo concesso alla società Brindisi LNG. Del resto, l'azienda italo-inglese ha reso noto ufficialmente di non essere disponibile all'eventuale avvio della valutazione di impatto ambientale postuma e, quindi, viene meno anche tale ipotesi peraltro dagli enti locali da sempre non condivisa. Resta da attendere la formulazione delle decisioni definitive che avverrà entro dieci giorni e che certamente vedrà corrisposte le attese della popolazione brindisina". (Fonte: Comune di Brindisi).

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Logica conclusione. Il rigassificatore di Brindisi era una bolla di corruzione, più che di gas. E adesso la società che vuole costruirlo, prova a sfuggire a ogni confronto. Non è più baldanzosa come un tempo. Era un rigassificatore dal naso lungo, dalle gambe corte, e dalle tasche piene di brutte carte. Gli avevano detto che al Sud funziona così. Ma anche al Sud, addirittura al Sud, non sempre funziona così. In un periodo di crisi della politica, un piccolo esempio di buona politica (dopo anni di cattiva politica), di azione concertata tra istituzioni di diverso colore, nell'interesse delle popolazioni. Potrà pure servire a poco come esempio, è servita almeno ai brindisini per evitare di vivere l'ennesima illusione. E comunque è stato bello scriverla. Peccato che non tutti possano metterci la firma sotto.

lunedì, maggio 28, 2007

Alexanderplatz. Ho visto cose che voi umani...

Vari sono i motivi per cui una grande capitale, una piccola metropoli, non soffre i problemi del traffico. Uno è l’efficienza del sistema di trasporto pubblico. Berlino non ha due linee metropolitane come Roma, o tre come Milano. Ma ventidue, più di Londra e Parigi. Divise in due categorie. La U-Bahn, la tradizionale metropolitana sotterranea. E la S-Bahn, la cosiddetta metropolitana di superficie [... continua su Ideazione/Alexanderplatz].

sabato, maggio 26, 2007

Il St. Pauli ritorna tra i prof

Torna nel calcio professionistico tedesco una squadra simbolo della Bundesliga: il St. Pauli. Retrocessa nella Regionalliga Nord, la nostra serie C, del St. Pauli s'erano un po' perse le tracce. E' la squadra simbolo del quartiere portuale di Amburgo, il St. Pauli appunto, la Soho anseatica, l'angolo delle vetrine a luci rosse e i supporter più a sinistra di tutta la tifoseria tedesca (e forse europea), i famosi "pirati". Se date un'occhiata al sito internet della squadra, noterete che, nonostante quel marchietto capitalista (della Nike) che compare in alto a destra, l'homepage assomiglia più a una bacheca di contestatori universitari. Da quelle parti hanno festeggiato fino a notte fonda il ritorno dall'anonimato calcistico. Anche se nessuno aveva davvero dimenticato l'unica squadra del mondo con la maglietta marrone.

Il weekend sportivo

Non solo musica etnica, in questo fine settimana berlinese. Torna il calcio, con la finale di Coppa di Germania. Di fronte, all'Olimpiastadion, i freschi vincitori della Bundesliga dello Stoccarda contro il Norimberga. I biancorossi puntano al "double" per mettere il doppio sigillo ad una stagione straordinaria, il cui successo è stato costruito non con spese folli ma con un'intelligente gestione delle risorse soprattutto verso il settore giovanile. Una lezione per il calcio tedesco ed europeo. La finale, come di consueto nelle coppe nazionali che contano, si disputa in una sfida secca, nello stadio della capitale. Un suggerimento anche per la Lega italiana, che dovrebbe rivalutare questa competizione magari riportando il campionato di serie A a sedici squadre. Riapre, ad un anno dal Mondiale, anche la storica Fanmeile, il miglio dei tifosi che aveva ospitato milioni di appassionati durante le giornate del football globale. Fanmeile era stata anche votata come "parola dell'anno" nell'edizione del 2006. Da ieri, per le strade di Berlino, girano auto strombazzanti con i tifosi di Stoccarda e Norimberga. Sulla Fanmeile sono attesi oltre 200mila tifosi, mentre i biglietti allo stadio sono esauriti da mesi. Fischio d'inizio alle ore 20.

Update: niente "double", la Coppa va a Norimberga (3-2) dopo i tempi supplementari.

venerdì, maggio 25, 2007

Alexanderplatz. Weekend nella città multietnica

Da oggi, e per quattro giorni, si svolge a Berlino, in gran parte nel famoso quartiere di Kreuzberg, la manifestazione chiamata Carnevale delle Culture. Una lunga kermesse che riunisce artisti e musicisti che hanno portato nella capitale tedesca suoni e tradizioni dei loro paesi d’origine. In cartellone appuntamenti di genere diverso [... continua su Ideazione/Alexanderplatz].

Ucraina e Irlanda, gli aggiornamenti

Crisi in Ucraina. Elezioni in Irlanda.

Saracinesche

E' il primo acquisto della nuova stagione dell'Hertha. Il nuovo portiere è ceco, nel senso che viene dalla Repubblica Ceca. Per fortuna, in lingua tedesca la battuta non funziona.

Musica maestro: Karneval der Kulturen

Oggi, nel quartiere di Kreuzberg, prende il via il Carnevale delle Culture. Noi saremo agli angoli dove suonano le bande balcaniche e turche. E faremo un salto dai compaesani della pizzica.

giovedì, maggio 24, 2007

Ucraina senza pace

(Aggiornato venerdì 25 maggio, ore 13). Il presidente Viktor Yushchenko silura il procuratore generale del paese, Svyatoslav Piskun. Che non ci sta e annuncia di opporsi alla defenestrazione. Intanto il ministro dell'Interno, leale al capo del governo Yanukovich, si oppone alla decisione del presidente e fa circondare l'ufficio di Piskun da alcuni reparti della polizia. Di conseguenza, Yushchenko ha messo oggi sotto il suo diretto controllo le truppe del ministero dell'Interno (la polizia), accusandole di aver commesso un crimine circondando un edificio pubblico. E ha chiesto di procedere contro chiunque abbia dato ieri questo ordine alla polizia. Nel mirino, ovviamente, il ministro dell'Interno. Si è rotta dopo pochi giorni la fragile tregua fra i due eterni rivali della politica ucraina.

Aggiornamenti e approfondimenti su Kiev Ukraine News.

Doping ciclistico

Mentre in Germania lo scandalo della Telekom si allarga, in Italia il Giro regala brutte sorprese.

Cara, vado a comprare le sigarette

(Attenzione: post macabro). Va a comprare le sigarette e poi scompare. Era accaduto a Potsdam, ventidue anni fa ad un medico cinquantenne appassionato di caccia. Sembrava la solita storia del marito insoddisfatto e poco coraggioso, che prende la scorciatoia della fuga. Anche se ventidue anni fa c'era ancora il muro e chissà dove poteva essere scappato, il "fedigrafo". Infatti, non era scappato. Era rimasto secco nel garage. La moglie, forse, lo ha pianto. Poi sepolto, almeno mentalmente. Poi, probabilmente dimenticato. Una nuova vita, alla luce dei cambiamenti intanto intervenuti: via il muro, la gioia della libertà, le difficoltà dei tempi nuovi, le delusioni, poi gli assestamenti, forse un nuovo amore. Finché un muratore s'è preso la briga di rovistare un po' in quel garage. E l'ha ritrovato, il marito. Meglio, lo scheletro del marito. Ventidue anni dopo. Manco la caduta del muro s'è visto, il poveretto.

Monte Zemolo

Non abbiamo bisogno di un altro imprenditore prestato alla politica. Abbiamo bisogno di politici che sappiano fare politica. Anche perché questo Bellicapelli è quello degli sperperi di Italia '90. Da quale pulpito deve arrivare la predica?

Alexanderplatz. Una serata con l'ex cancelliere

Quando entra nella sala conferenze della libreria Dussmann, l’avvolge l’applauso dei tanti accorsi ad ascoltarlo o a farsi autografare il libro. Gerhard Schröder, l’ex cancelliere passato alla corte di Gazprom, si concede per un’oretta buona, il tempo di presentare l’edizione tascabile delle sue memorie (“Decisioni. La mia vita nella politica”), arricchita di una postfazione rispetto all’edizione principale uscita un anno fa [... continua su Ideazione/Alexanderplatz].

L'anima di Ideazione

C'è in questo articolo tutto quello per cui è utile lavorare a Ideazione (e, nonostante le mie idee un po' eterodosse rispetto alla destra, è stato utile anche assumerne per qualche anno la direzione). E perché non potrò mai emigrare in altre iniziative editoriali della destra.
Ps.: visto che due cose buone sull'Italia sono riuscito a trovarle?

Al voto l'isola verde

(Aggiornato venerdì 25 maggio, ore 13.45). Urne aperte in Irlanda. Votazioni in diretta su BBC e Irish Times. Qui le attese dei partiti in corsa. Aggiornamento: i primi exit poll confermano quanto sostenevano i sondaggi, ovvero la conferma della coalizione centrista guidata dal primo ministro Bertie Ahern, il cui partito Fianna Fail è dato al 44,2 per cento. L'alleanza di centro-sinistra Fin Gael's si fermerebbe al 36,2 per cento. Gli sviluppi su BBC.

Sarkoboh?

Non mi pare una grande idea. Poteva venire anche a Borghezio. Dai Sarko, ci aspettiamo qualcosa di più geniale.

Giovanni Falcone

Mi è stato chiesto di scrivere qualcosa di buono sull'Italia, visto che in questi ultimi giorni sono stato un po' caustico. Allora mi è venuto in mente che, qualche ora fa, il nostro paese ha vissuto, un po' in sordina, un anniversario tragico. Ma pensando a quella persona, a quel giudice, mi sono venuti pensieri belli sull'Italia. Non so se di speranza per il futuro, ma insomma, qualcuno per il quale è valsa la pena scrivere e lavorare in Italia c'è stato.

"Ci sono stati uomini che passo dopo passo hanno lasciato un segno con coraggio e con impegno con dedizione contro un'istituzione organizzata. Cosa nostra... cosa vostra... cos'è vostro? E' nostra... la libertà di dire che gli occhi sono fatti per guardare la bocca per parlare le orecchie ascoltano... Non solo musica non solo musica, la testa si gira e aggiusta la mira ragiona. A volte condanna a volte perdona. Semplicemente. Pensa"

Ruote dopate

La triste storia del "dream team" del ciclismo tedesco: la T-mobile della Deutsche Telekom. C'era una volta la banda Ullrich. E tanto doping.

Milan, la Champions torna in Italia

mercoledì, maggio 23, 2007

Cellulari meno cari nell'UE

Crollano i costi delle telefonate dai cellulari all'interno dell'Unione Europea. Mettiamo in conto qualche risparmio.

Alexanderplatz. Ad Est più sani e più belli

Le riforme fanno bene. Nei paesi dell’Europa centro-orientale il passaggio dal sistema comunista a quello liberale si riflette sulla qualità della vita dei cittadini. Cibo migliore, minore consumo di alcool e tabacco, maggiore attenzione al fitness e alla pratica dello sport. Il boom economico che dura ormai da qualche anno influisce sia sull’umore dei cittadini che sulla qualità dei consumi [... continua su Ideazione/Alexanderplatz].

La finale

Si tifa per il Milan, perché è una squadra italiana, perché si merita di stare in finale, perché i suoi tifosi hanno dovuto superare l'ennesimo sciopero di Alitalia per essere ad Atene, perché per qualche giorno non vogliamo vedere foto di Materazzi.

C'è un giudice a Belgrado

Dodici colpevoli per l'assassinio di Zoran Djindjic, il premier serbo che stava portando il proprio paese fuori dalla vergogna della guerra etnica. I principali accusati, l'ideatore dell'attentato Mirolad Ulemek e l'esecutore materiale Zvezdan Jovanovic, entrambi appartenenti alla polizia, sono stati condannati a 40 anni, il massimo della pena.

L'utopia di Christiania, Copenhagen

Qualche giorno fa abbiamo offerto ai lettori il reportage in italiano di Marina Verna sulla lotta degli hippy dello Stato libero di Christiania. Oggi, in tedesco, quello di Franziska Günther di Die Zeit.

G8, si incendiano animi e automobili

Cresce anche sul piano politico la polemica per il modo in cui il governo tedesco sta organizzando la sicurezza del vertice del G8 ad Heiligendamm. Liberali e Verdi protestano per i costi eccessivi di tutto l'apparato e per il clima di paura che, sostengono anche esponenti parlamentari dell'SPD, rimanda ai vecchi metodi della Stasi. Più che alla Stasi guardano a Genova i militanti dei gruppi no-global che scendono in corteo in diverse città sia contro le perquisizioni delle settimane scorse che contro il divieto di manifestazione ad Heiligendamm. Denunciano la criminalizzazione dei gruppi antagonisti e un clima che, a loro dire, ricorda l'atteggiamento delle forze dell'ordine italiane durante il G8 di Genova. Per il momento, però, una delle vittime di questo confronto sta dall'altra parte: è Kai Diekmann, il direttore del quotidiano popolare Bild, dal taglio politico populista e conservatore, la cui auto è stata incendiata la notte scorsa da estremisti.

A dar man forte alle polemiche arriva anche Amnesty International che prende di mira "la politica della paura" che molti Stati stanno adottando con la scusa della guerra al terrorismo. Al centro del dibattito c'è il diritto di manifestare la propria opinione garantito dalla Costituzione tedesca e le possibilità di una sua sospensione temporanea per motivi di ordine pubblico. Ma il ministro degli Interni Wolfgang Schäuble non cede di un millimetro e difende con puntiglio tutto il sistema di sicurezza approntato per consentire agli otto grandi di discutere in tranquillità.

martedì, maggio 22, 2007

La Manhattan di Mosca

Da Berlino a Mosca, lo sviluppo urbanistico si sposta ad Est. Città ridisegnate, allargate, riorganizzate. Entro cinque anni la capitale russa avrà la sua Manhattan, un grumo di grattacieli per guardare dall'alto il futuro. Le Figaro ce la racconta in anticipo.

Più bionde per tutti

Fatevi venire voglia di una bella bionda gelata, provando questo divertente gioco sul sito di Die Zeit. Scegliete il livello che vi stimola di più e cercate di ricordare dove si trovano le bottiglie di birra uguali. Al momento si entra nella top ten solo superando i settemila punti. Ma una birra ve la potete comprare lo stesso con pochi euro. Buon divertimento.

Alexanderplatz. Laboratorio della Nuova Europa

Brum, brum: davanti ad Aschinger nell’Alex strepita il battipalo a vapore. E’ alto quanto il piano di una casa e come niente infila i pali per terra. Aria di neve, febbraio. La gente va in giro infagottata. Chi ha una pelliccia la porta, chi non l’ha va senza [... continua su Ideazione/Alexanderplatz].

Penisolati

Di venere e di marte non si sposa e non si parte, non si dà principio all'arte. Infatti in Italia non si vola. E nessuno sembra volersi sposare Alitalia. Gli inglesi invece, che non sono superstiziosi, una proposta agli spagnoli l'hanno fatta.

La Bild(ung) di Repubblica

C'è sicuramente un difetto di comunicazione se la prima notizia sulla Germania che compare su (un autorevole) quotidiano italiano dopo giorni di silenzio è ripresa da cinque righe in cronaca della Bild. Certo, il sesso fa sempre notizia e la tassa sul sesso fa sorridere. E seguiremo il dibattito, che ovviamente si apre, anche su questo blog. Fa riflettere però che la sofisticata Repubblica elegga a unico referente il giornale più populista di tutta Europa.

Update: oooops, è arrivata la smentita; non era meglio occuparsi d'altro?

Divieto di fumare?

Negli aeroporti sì, nei ristoranti forse, nelle kneipe chissà. Se la politica dovesse seguire le indicazioni dei cittadini, la nuova legge sul divieto di fumare nei locali pubblici e privati dovrebbe essere piuttosto articolata. Ancora più articolata di quanto già non rischia di essere, data la difficoltà di uniformare i diversi progetti regionali (qui il federalismo è molto forte). La Germania è l'ultimo fra i paesi europei a varare una legge anti-fumo e il dibattito è sempre piuttosto acceso, un po' come avvenne anche da noi in Italia. Secondo un sondaggio dell'Unione Europea, il 90 per cento dei tedeschi è favorevole al divieto di fumare nelle stazioni ferroviarie, negli aeroporti e nei negozi. Ma la percentuale scende quando si passa al divieto nei ristoranti: scende, ma è ancora fortemente maggioritaria: 75 per cento. Dove i fumatori si fanno sentire è quando la domanda riguarda kneipe, caffè e bar: qui i no-smoker raggiungono solo il 52 per cento. Una maggioranza appena risicata.

Quando arrivava la Berliner Republik

Nelle ricerche di questi giorni ho ripescato questo articolo del 1998. La Berlino alla vigilia della Berliner Republik. Uno sguardo indietro fino allo scorso decennio.

"Il dado è tratto e gli amanti degli appuntamenti storici hanno una nuova data da annotare. Berlino, metà aprile 1999: il vecchio Reichstag tedesco, completamente ristrutturato dall’architetto inglese Norman Foster e sovrastato da una cupola di vetro degna di un’astronave spaziale, inaugurerà la sua sala plenaria con la cerimonia di insediamento del Bundestag, la Camera alta della Germania. In quel momento, al cospetto del presidente federale e del nuovo cancelliere, nascerà quella che già tutti chiamano la Berliner Republik, la terza Repubblica tedesca dopo quella turbolenta di Weimar (1919-1933) e quella già oggi rimpianta di Bonn (1949-1990)" [... continua su Ideazione].

Spara Yuri spara

Oppure: spara Landis spara. Andate a leggervi il post dal titolo "Ready, Aim, You're fired" di Camillo. Era l'Ansa, eh!

Il G8 visto da sinistra

La pagina speciale (solo per chi capisce il tedesco) realizzata dalla fondazione della Linkspartei, la Rosa-Luxemburg-Stiftung.

lunedì, maggio 21, 2007

I fratelli del terrore

Nel luglio scorso la Germania ha rischiato di essere colpita da un attentato terroristico alla stazione ferroviaria di Colonia, abbastanza simile a quelli che avevano insanguinato Londra nel 2005. Le telecamere della stazione avevano filmato i due attentatori mentre tentavano di depositare i famigerati zainetti sui binari della stazione. Qualcosa non aveva funzionato. Le indagini e le ricerche della polizia avevano poi condotto sulle tracce dei due giovani, arrestati a Kiel, nel nord della Germania. Uno dei due si chiama Youssef Mohamed el-Hajdib ed è di origine libanese. I suoi genitori si erano indignati per le accuse e avevano assicurato che mai e poi mai il loro figlio aveva avuto relazioni con gruppi estremistici islamici, come invece sostenevano i servizi di sicurezza. Ieri, suo fratello maggiore, Saddam el-Hajdib è caduto nei combattimenti di Tripoli, in Libano, tra l'esercito di Beirut e i militanti del gruppo "Fatah al islam" legato ad al-Qaeda. E non vestiva la divisa dei soldati. Anzi, l'intelligence libanese è convinta che Saddam fosse uno dei capi del gruppo terrorista.

Intanto, la giornata in Libano è trascorsa così.

Terre infuocate

Quando soffia il vento caldo dal Sud, anche nella landa continentale della Marca di Brandeburgo può fare molto caldo. Oggi si viaggia verso i trenta gradi.

Meditate gente, meditate

Questa roba, di tutta evidenza, non ha funzionato.

Il passato che non passa

Essere insultati e picchiati, a 16 anni, in un vagone della metropolitana di superficie, a Berlino, tra la Unter den Linden e la Friedrichstrasse, dove un tempo risuonava il passo dell'oca degli stivaloni. Perché si porta sul capo una Kippa. Berlino 2007.

Alexanderplatz. Si avvicina il G8

Il ministro dell'Interno tedesco Wolfgang Schäuble non sembra rilassarsi un momento e, impermeabile alle critiche, man mano che si avvicina il vertice del G8 (Heiligendamm, sul Baltico, dal 6 all’8 giugno) affina i meccanismi della sicurezza. Polemiche e discussioni circondano la sua ultima proposta, quella di impiegare l'esercito nella difesa della zona rossa di Heiligendamm [... continua su Ideazione/Alexanderplatz].

Intanto in America/2

La formidabile, lunga marcia di Hillary Clinton. Riflettori puntati a sinistra, questa volta, dal blog di Camillo (sempre via Foglio). E qui il recente articolo dell'Economist.

domenica, maggio 20, 2007

L'amaro Volga

Era dai tempi di Margaret Thatcher e Mikail Gorbaciov che una lady (più o meno di ferro) e un capo di Stato russo (in quel caso ancora sovietico) non si rinfacciavano forme di repressione della libertà individuale. All'appello per i dissidenti russi della Thatcher, Gorbaciov rispose con i cattolici dell'Irlanda del Nord. Ai manifestanti bloccati a Mosca della Merkel, Putin ha rinfacciato i severi divieti approntati dai tedeschi per il G8 di Heiligendamm. A parte la bizzarria delle comparazioni, il vertice sul Volga tra Unione Europea e Russia è andato così e così, e - date le premesse - nessuno si aspettava che andasse diversamente. Non si sono risparmiati toni sopra le righe, il presidente della Commissione Ue ha accusato Mosca di voler dividere l'Europa in due categorie, i polacchi e i baltici da una lato e tutti gli altri dall'altro, ammonendo Putin che gli interessi di Varsavia o di Tallin, per Bruxelles, hanno lo stesso peso di quelli di Parigi o Londra. Oltre la cortina delle dichiarazioni, il cui tono comunque fornisce il polso del clima per nulla buono tra le due parti, l'analisi di Piero Sinatti dal Sole 24 Ore.

Scientology si allarga

Ci mancavano proprio questi di Scientology a Berlino. A gennaio hanno aperto un ufficio centrale di 4mila metri quadrati nel quartiere di Charlottenburg. Quattro giorni fa hanno aperto una prima filiale a due passi dal Ku'damm, 120 metri quadrati, un infopoint. Ora i politici dibattono su quanto aggressivo e pericoloso sia il proselitismo di Scientology.

Bentornati

Chi segue questo blog sa che non siamo juventini. Ma ci piace il calcio, quello vero e combattuto. E quest'anno la serie A non è stata né vera, né combattuta. A me la Juve è mancata. Ho scelto questa foto per salutarne il ritorno in A. Anche lui ci è mancato per un po', e poteva mancarci per sempre. Invece, come la Juve, è tornato. Sarebbe bello batterli l'anno prossimo con i Delio boys.

sabato, maggio 19, 2007

Informazioni sul traffico (e sul calcio)

Fare attenzione dalle parti di Stoccarda. Festeggiamenti in corso per il quinto titolo.

Piccola posta

"Un presidente francese un po' ungherese un po' ebreo, con due matrimoni e mezzo, sette ministri donne e Kouchner agli Esteri: com'era quella vostra battuta? E poi dice che uno si butta a destra?".
Adriano Sofri, Piccola posta, Il Foglio

Family day

La famiglia allargata di Nicolas Sarkozy. Perché proprio "la famiglia mostra che è molto vario il modo di stare al mondo". E tanti saluti ai neo-luddisti di piazza Sangiovanni e ai loro stucchevoli portavoce.

venerdì, maggio 18, 2007

Alexanderplatz. Tutti i giovani del presidente

Due posti di responsabilità a due uomini di esperienza: Claude Guéant, 61 anni, segretario generale dell’Eliseo; Jean David Levitte, 60 anni, consigliere diplomatico. Per il resto, la squadra che affiancherà Nicolas Sarkozy nella sua avventura presidenziale è fatta di giovani certezze [... continua su Ideazione/Alexanderplatz].

Cyber war sul Baltico

Dopo la carne polacca, ecco il momento della cyber war estone. Che segue di pochi giorni le proteste per lo spostamento del monumento al soldato sovietico. Non c'è pace sulle sponde del Baltico e lo scontro tra i nuovi paesi dell'Ue che facevano parte (direttamente o come Stati satelliti) dello spazio sovietico e la nuova Russia sta diventando ogni giorno più acceso. L'Estonia accusa Mosca di essere da tre settimane sotto attacco. Non militare ma elettronico. Colpito il suo sito web: e l'attacco sarebbe arrivato dalla Russia e da siti ospitati sui server statali di Mosca. Tallin si appella alla Nato e all'Ue, affinché intervengano al fianco dell'Estonia in guesta guerra elettronica. Mosca nega. Ma secondo la BBC, un portavoce della Nato avrebbe ammesso che l'organizzazione è intervenuta con esperti in aiuto di Tallin.

Secondo gli estoni, tutto sarebbe cominciato dopo le polemiche sullo spostamento del monumento al soldato sovietico. E' evidente che anche questa accusa mette il bastone fra le ruote del vertice Ue-Russia che si sta svolgendo sulle rive del Volga. Diventa difficile capire, tra risentimenti, forzature, stati d'animo e guerre commerciali, che tipo di interessi si stiano giocando sul confine orientale d'Europa. E vagliare tra le varie notizie che confusamente si accavallano quali siano reali e quali strumentali. Di certo, questa escalation di tensione rischia di innescare conseguenze difficili da gestire. Sul caso specifico della cyber war estone, il giornalista investigativo della BBC Patrick Jackson si industria a cercare il colpevole, attraverso un'inchiesta che potete leggere qui. Le conclusioni? Più facile che l'attacco provenga dalla minoranza russa che vive in Estonia (e che si è sentita direttamente colpita dalle polemiche sul monumento di Tallin) che da elementi legati allo Stato russo. Siamo nel campo delle speculazioni: ma allo stato dei fatti, sembrano le più verosimili.

Sull'argomento, Andrea Gilli su Epistemes.

La notte dei lunghi coltelli

E la chiamano politica.

L'Europa, la Russia e il Volga

Sulle rive del Volga si apre il vertice Unione Europea-Russia. Le speranze europee sono tutte puntate su Angela Merkel, presidente di turno dell'Ue. Al suo fianco il presidente della Commissione Barroso. Dall'altra parte della barricata il premier russo Vladimir Putin. E in mezzo, come convitati di pietra, la gran parte dei paesi dell'Europa centro-orientale che minacciano veti e ritorsioni se non saranno accettate le loro richieste. La Polonia in primo piano: la guerra della carne tra Mosca e Varsavia rende tutto più difficile. Qui l'articolo di Salvo Mazzolini dal Giornale. E qui altre informazioni in tedesco dalla Faz, in italiano da Informest, in inglese dalla BBC con il lungo elenco delle questioni in sospeso. Non sarà, questa volta, un vertice tutto cordialità e sorrisi: la cancelliera tedesca è attesa ad una prova difficile.

Bertinotti l'ha scampata bella

Un po' di giorni dopo la visita mistica al Monte Athos del presidente della Camera italiano Fausto Bertinotti, da quelle parti se le sono date di santa ragione, pellegrini e polizia.

Altre notti ucraine

A Kiev i palazzi della politica sono sempre più distanti da quella che in genere chiamiamo società civile. Il paese cresce, si emancipa, ormai fregandosene della diatriba fra arancioni e blu. Sarà una rivoluzione meno spettacolare, più silenziosa, ma almeno avanzerà al netto delle inevitabili delusioni che la politica praticata comporta. Purtroppo avanza anche una sorta di razzismo e antisemitismo che arma bande di xenofobi che sembrano approfittare del vuoto della politica. Finora il dilagare di queste organizzazioni era passato inosservato. Apre uno squarcio sulla questione un articolo di Transition Online.

giovedì, maggio 17, 2007

Loveparade, il tormentone è alla fine

Pare stia per finire il tormentone su dove andrà a finire la Loveparade orfana di Berlino (tormentone sul quale questo blog vi tiene informati, nel caso vogliate parteciparvi). Sembrava invero strana un'edizione bavarese della parata. Si torna in miniera, nella Ruhr, come ipotizzato in un primo momento. Ammesso che all'irrequieto organizzatore non venga in mente un'altra meta ancora.

Intanto in America

Campagna elettorale già a pieno regime, negli Usa. Camillo descrive la Right Nation in movimento, letta dalle parole dei suoi protagonisti: gli otto candidati repubblicani alla Casa Bianca (via Il Foglio).

L'Aulin e le mezze bugie di Federfarma

La nimesulide è finita sotto accusa anche in Italia. Si tratta di un principio attivo di molti antinfiammatori, tra cui il più noto è l'Aulin. Giovanni Mathieu, che è il presidente dell'Associazione dirigenti ospedalieri internisti ha dichiarato al Corriere della Sera che "ogni anno osserviamo un numero abbastanza preoccupante di pazienti che subiscono danni epatici e dell'apparato gastroenterico causati proprio da questa molecola". L'Aulin è stato ritirato dalle farmacie irlandesi mentre in Italia è su tutti i banchi dei farmacisti: nel 2002 l'Italia è risultata il paese con il più alto consumo di Aulin d'Europa. La Federfarma, l'associazione che raggruppa i farmacisti, contesta: non è vero che nel nostro paese sia così facile richiedere l'Aulin perché ci vuole la ricetta medica. Cosa che in realtà non è vera, come può dimostrare ogni persona che utilizza l'Aulin. Compreso il sottoscritto. Come specifica l'articolo del Corriere, Italia e Finlandia erano state incaricate nel 2002 di redigere un profilo beneficio/rischio della nimesulide: risultato "positivo e in linea con quello degli altri farmaci della stessa classe" e "mantenimento della registrazione del prodotto in tutti gli Stati membri, pur restringendone le indicazioni terapeutiche e aggiungendo altre controindicazioni nel riassunto delle caratteristiche del prodotto". Qui le risoluzioni riportate dal sito del ministero della Sanità. Tutto bene, pare. A patto che i farmacisti rispondano con responsabilità alla circolare di sensibilizzazione che Federfarma promette di inviare nei prossimi giorni. (post su segnalazione di Babs).

Alexanderplatz. L'asse dei pragmatici

Neanche il tempo di dismettere gli abiti della cerimonia e il nuovo presidente francese Nicolas Sarkozy è piombato a Berlino, prima visita ufficiale all’estero. Cortesia ricambiata. Il giorno dopo la sua elezione, Angela Merkel si presentò all’Eliseo da Jacques Chirac prima di proseguire per Bruxelles. La politica estera dei paesi seri conosce più continuità che rotture [... continua su Ideazione/Alexanderplatz].

Tutti gli uomini del presidente

Uno per uno le donne e gli uomini che fanno parte del nuovo staff presidenziale all'Eliseo. Sono i "sarkoziani" e, salvo un paio di uomini d'esperienza collocati in delicati ruoli diplomatici, il resto del gruppo è composto da ragazzi giovani che da noi, in Italia, starebbero ancora svernando nelle organizzazioni giovanili dei rispettivi partiti. Per l'equipe sarkoziana sarebbe dunque più giusto l'appellativo: tutti i giovani del presidente.

La luna di miele di Sarkozy

Per Nicolas Sarkozy è già luna di miele con gli elettori. Un sondaggio pubblicato da Le Monde, riguardante le prossime elezioni legislative che si terranno a giugno, assegna ai candidati dell'UMP o delle liste collegate il 42 per cento dei voti al primo turno e il 56 per cento al secondo, in caso di ballottaggio con un candidato della sinistra. Al capo dello Stato sarebbe dunque assicurata una solida maggioranza: nessun rischio di coabitazione. Curiosa l'indicazione del leader dell'opposizione, cioè della persona che dovrebbe guidare le liste del partito socialista. L'insieme dei francesi indica con il 33 per cento il liberal-socialista Dominique Strauss-Kahn e solo al secondo posto (con il 32 per cento, un punto sotto) Ségolène Royal. Se invece si chiede ai simpatizzanti socialisti, allora non ci sono dubbi: Ségolène trionfa con il 53 per cento staccando Strauss-Kahn (28%). In dettaglio, il sondaggio è qui.

Ed è François Fillon, 52 anni, conservatore moderato, il nuovo capo del governo. Succede a Dominique de Villepin che si era dimesso due giorni fa. E' la prima nomina del nuovo esecutivo che nasce sotto l'egida di Sarkozy. Il presidente ha ricevuto il nuovo primo ministro di buon mattino per una colazione di lavoro all'Eliseo, comunicandogli la decisione. Fillon è stato ministro degli Affari sociali dal 2002 al 2004 curando una serie di riforme tra cui quella del sistema pensionistico. E' stato il braccio destro di Sarkozy durante la campagna presidenziale. In Francia il governo è espressione diretta della volontà presidenziale e il suo capo è una sorta di vice-presidente. A Fillon dunque il compito di interpretare i due Sarkozy, ovvero le due linee programmatiche - liberale e sociale, borghese e patriottica - espressa dal nuovo presidente in campagna elettorale. Intanto ultime trattative e ultime voci prima della presentazione dell'intero nuovo governo, che avverrà domattina.

Alexanderplatz. Famiglia: più leggi, meno piazze

Alla fine l’ha spuntata la pasionaria bianca: Ursula von der Leyen, ministra della Famiglia della Grosse Koalition tedesca. Una delle donne che Angela Merkel ha voluto portare con sé, prima nel gruppo che ha gestito la campagna elettorale del 2005 e poi al governo per rinnovare la squadra dirigente della Cdu. Nobile, come testimonia il suo lungo cognome, ricca e a suo modo affascinante. Mamma di sette bambini [... continua su Ideazione/Alexanderplatz].

Il primo viaggio

Questa la foto dell'incontro questa sera a Berlino fra il presidente francese Nicolas Sarkozy e la cancelliera Angela Merkel. Per il primo viaggio all'estero, il neo presidente ha scelto proprio la Germania. Saluti e abbracci più che cordiali con la Cancelliera, come da vecchi amici: niente baciamano, quella era la specialità di Chirac. Poi un breve discorso: "Voglio dire al governo tedesco e al popolo tedesco che, per la Francia, l'amicizia franco-tedesca è sacra e che nulla può metterla in discussione". Il resoconto del mini-vertice da Frankfurter Allgemeine, Die Zeit e Le Monde.

mercoledì, maggio 16, 2007

Alexanderplatz, ogni giorno su Ideazione

Sono bastate tre settimane per capire che bisognava assolutamente fare qualcosa. Dall'estero appare ancora più grave il ripiegamento dei media italiani attorno al proprio ombelico (non proprio tutti, ma quasi tutti). Che si parli di politica, di cronaca, di costume, di cultura, ogni starnuto italico è più importante di quel che accade oltre frontiera. E' un po' eccessivo. Eppure ci riempiamo la bocca di frasi roboanti, il villaggio globale, la casa comune (europea, occidentale, globale?), la società aperta, eccetera eccetera. Tutte balle. Siete su Internet, e allora basta che confrontiate, ogni giorno, le pagine dei giornali italiani e quelle della stampa internazionale. Il mondo è di casa, ma non da noi. Così ho pensato che bisognava fare qualcosa. E visto che a Ideazione hanno cominciato a riaccendere i motori, ho proposto di affiancare alla nuova rubrica quotidiana di Vittorio Mathieu una mia, in diretta da Berlino. Che parlerà della capitale tedesca (dove accadono cose interessantissime) e anche di Germania, di Europa, specie quella orientale e scandinava che molti amano ma pochi veramente conoscono. Una finestra quotidiana, per vedere che aria tira dalle parti di Alexanderplatz.

Intanto a Christiania (Libero Stato di)

Nel quartiere hippy di Copenhagen son tornati i poliziotti, son tornati i black bloc ed è tornato un po' di movimento. Nel racconto di Marina Verna della Stampa.

Brandeburgo, allerta neonazismo

Sempre alta l'allerta contro l'estremismo di destra in Germania. Aumentano le aggressioni e le violenze compiute da militanti neo-nazisti. Ad essere più colpita è la regione del Brandeburgo, non a caso una delle più povere del paese. I dati sono stati forniti dal ministro dell'Interno Wolfgang Schäuble. Tra i rimedi, un maggiore intervento presso le famiglie per favorire l'educazione dei propri figli.

L'euro si allarga (un po')

Due piccoli Stati hanno ricevuto il disco verde per entrare a far parte dell'euro dal gennaio 2008. Sono Malta e Cipro. Benvenuti.

Coppa Uefa, prima finale tutta spagnola

Notte di coppa Uefa, notte spagnola dalle parti di Glasgow. Di fronte l'Espanyol di Barcellona e Siviglia. I secondi sono favoriti per il bis dopo la vittoria del 2006, ma la storia delle finali europee è fatta di sorprese. A noi piace questa coppa diventata minore per lo strapotere della Champions. E, lette le cronache dalla Scozia, pare che questa coppa piaccia anche ai tifosi.

Risultato finale: Siviglia-Espanyol 5-3 dopo i calci di rigore (tempi regolamentari 1-1; tempi supplementari 2-2). L'Espanyol ha giocato in 10 uomini dalla metà del secondo tempo regolamentare.

Sarkozy-Chirac, il cambio della guardia

Tutti i momenti della giornata odierna, in diretta e differita da Parigi, nello speciale di Le Figaro. Curioso, invece, questo reportage dell'International Herald Tribune alla ricerca delle tracce di Sarkozy nelle sue terre natali ungheresi. E stasera Sarkozy atterra qui a Berlino per la prima visita ufficiale all'estero. Domani ne leggerete sulla nuova rubrica Alexanderplatz su Ideazione.

Don Fabio (e Mourinho)

Ma Capello non era finito? Bollito? E non aveva bruciato per invidia fior di campioni? (Via Camillo). Intanto, a Londra, l'allenatore portoghese del Chelsea José Mourinho è stato arrestato e rilasciato su cauzione per problemi canini.

Eurovision, Serbia e polemiche

Insomma, questa storia è troppo bella per non essere raccontata, seppure in breve. Eurovision è la manifestazione canora che ogni anno si tiene nel paese che ha vinto l'edizione l'anno precedente e alla quale l'Italia è da qualche lustro disinteressata, perché a noi ci basta (e avanza) Sanremo. Questo è l'anno dell'edizione finlandese. A Helsinki partecipano vari gruppi provenienti dall'intera Europa, dell'Ovest e dell'Est. E' proprio un festival della musica continentale, con gruppi che vengono dal Portogallo e dalla Russia, dall'Ucraina e dall'Albania, dalla Germania e dalla Gran Bretagna. Una sorta di Giochi senza Frontiere musicale, insomma. La votazione è affidata agli stessi gruppi dei paesi partecipanti.

Da qualche anno la fanno da padrone i gruppi musicali dell'Est. Un po' perché la loro musica è molto bella, un po' perché in questi anni va di moda in tutta Europa e molto perché questi paraculi di est-europei si votano fra di loro. Fregandosene del fatto di essersi sparati in faccia fino a qualche anno fa, i serbi votano i bosniaci, che votano i macedoni, che votano i croati, che votano gli ungheresi, che votano i rumeni, che votano gli ucraini, che danno la loro preferenza ai russi. A noi non ce ne frega niente. Ai tedeschi, invece, gliene frega tantissimo. Loro partecipano alla gara e non gli sta bene che, ormai ogni anno da quando la competizione ha aperto le porte all'est, la partita si gioca tra le piccole nazioni orientali. Qui è scoppiato un putiferio, di quelli che interessano solo i giornali nazionali e che all'estero nessuno riprende. Se poi, di colpo, la Merkel butta all'aria il trattato di costituzione europea, sapete però quale è il motivo. Tanto più che, questa volta, il blocco dell'Est deve averla fatta sporca più del solito: si sono incazzati anche gli irlandesi, gli inglesi e pure gli svizzeri.

Per la cronaca: quest'anno ha vinto un gruppo di cantanti serbe (lesbiche, per la cronaca, se ne facciano una ragione quelli di piazza sangiovanni) con una canzoncina sdolcinata, che Albano ci avrebbe fatto il suo figurone. Qui si tifava per il gruppo ucraino (gay, se ne rifacciano una ragione a sangiovanni) che aveva portato una canzone bella e divertente. Purtroppo, all'ultima votazione, i moldavi si sono fatti corrompere, noi da Kiev abbiamo offerto di meno, e la vittoria è andata a Belgrado. Pazienza: anche se le girls erano sdolcinate, la musica serba (e balcanica in generale) si merita un premio alla carriera. Qui i video della finale: e dallo stesso blog (in italiano), per contrappasso, un giudizio positivo sulla manifestazione.

Su Eurovision un post del Megafono.

Qui il video di Verka Serduchka in gara per l'Ucraina:

Hertha Berlin

E' il minimo.

Canna tris

Tre milioni di europei fumano canne ogni giorno. Settanta milioni di europei hanno provato una canna almeno una volta nella loro vita. L'Europa è il secondo mercato mondiale per consumo di canne.

Il buon esempio

La serietà di un paese si vede dalla sua classe dirigente.

"Rottura" berlinese

La politica estera è fatta di continuità, piuttosto che di rottura. Gli interessi nazionali sono di lungo periodo e, in genere, persistono ai presidenti, ai governi e ai partiti. Così Nicolas Sarkozy ricambia l'attenzione che Angela Merkel ebbe all'inizio del suo mandato (con il viaggio a Parigi) e programma il suo primo viaggio all'estero a Berlino.

lunedì, maggio 14, 2007

L'ingorgo islandese

Si è votato nella piccola Islanda e ne è venuto fuori un risultato contraddittorio. La coalizione di centro-destra al governo è uscita nel complesso indebolita nonostante il suo principale partito abbia ottenuto un successo. L'Indipendent Party guidato dal premier Geir Haarde ha ottenuto tre seggi in più, ma ben cinque ne hanno persi gli alleati del Progressiv Party. In totale, la vecchia maggioranza ha oggi un seggio di vantaggio rispetto ai partiti di opposizione. E dunque al primo ministro spetta il compito di decidere: o mantenere il vecchio governo lavorando sul filo del rasoio, o aprire spiragli ai partiti del centrosinistra. I quali hanno ottenuto un buon successo giocando la competizione elettorale sui temi ecologisti. Dopo Svezia, Estonia e Finlandia, si arresta sulle rive del Nord Atlantico l'onda lunga dei conservatori.

LO SPECIALE SULL'ISLANDA DI EMPORION (novembre 2004)

Nuovo ponte sul Danubio

Bulgaria e Romania hanno dato il via alla costruzione del secondo ponte sul Danubio per migliorare i collegamenti fra le due nazioni.

domenica, maggio 13, 2007

Cose buone dal Canada (per Knut)

Knut sembra aver gradito il regalo dell'ambasciata del Canada, che così s'è fatta pubblicità a buon mercato ma con una trovata piuttosto intelligente.

La misura del mondo

Non perdetevi queste mappe dal satellite (via Darwin).

A Brema di scena le due sinistre (e in Italia?)

Brema (una delle tre "città regione" con Amburgo e Berlino) ha votato. E come accade quasi ogni volta che ai sondaggi si sostituiscono gli elettori veri, la Grosse Koalition prende le sberle. L'economia tira, l'ottimismo prevale, i posti di lavoro aumentano. Però gli elettori non premiano i partiti al governo. O almeno, nelle elezioni locali non c'è alcun riflesso positivo. In Germania è molto forte la differenza tra voto locale e voto federale: con le ideologie più friabili, gli elettori prediligono il voto alla persona. Una buona candidatura può risultare decisiva a livello locale. Tuttavia è un fatto che dal giorno delle elezioni per il Bundestag, ogni volta che una regione è andata alle urne, i grandi partiti si sono leccati le ferite e i piccoli hanno trionfato. Anche se all'estero sembrano non accorgersene, l'alleanza tra Cdu e Spd è tutt'altro che solida: molti sono i punti di conflitto, si litiga un giorno sì e l'altro pure, i socialdemocratici soffrono il presenzialismo della Merkel e l'offensiva della nuova sinistra. E' inevitabile che i dati di Brema (dove, appunto, negli ultimi 12 anni ha governato una Grosse Koalition) accentuino nei prossimi giorni i motivi di conflitto.

Dal punto di vista del governo locale, a Brema le novità non saranno sconvolgenti. Nonostante la sconfitta, l'Spd resta di gran lunga il primo partito, mantenendosi forte nella tradizionale roccaforte anseatica (la governa ininterrottamente dal 1946). Ma perde oltre il 5 per cento. Nessun effetto Merkel per la Cdu che perde oltre il 4 per cento. Successo, invece, per il nuovo partito della sinistra, la Linke, che guadagna il 7 per cento ed entra per la prima volta in un parlamento di un Land occidentale. Balzo in avanti per i verdi (3,7 per cento, sono ora al 16,5) e crescono anche i liberali di oltre un punto e mezzo superando la soglia del 5 per cento e quindi entrando in parlamento. Dal punto di vista della maggioranza, tocca dunque all'Spd fare la prima mossa: seguire in parte le indicazioni del voto e svoltare verso un governo rosso-verde o mantenere la Grosse Koalition in riva al Weser, nonostante la sconfitta?

Come avevamo sottolineato nel post di presentazione del voto di Brema, il dato più interessante riguarda il confronto a sinistra fra i socialdemocratici in crisi di leadership, di ruolo e di programma e la Linke, la nuova formazione politica che unisce i dissidenti della sinistra socialdemocratica di Oskar Lafontaine e i postcomunisti di Gregor Gysi. Questa formazione ha già dato buona prova elettorale di sé nelle ultime elezioni legislative. E dopo alcuni mesi di incomprensioni e dibattiti interni, i due partiti hanno deciso in due congressi contemporanei (e nella stessa sede) di sciogliersi per dar vita non più a un cartello elettorale ma a un partito vero e proprio. Obiettivo: fare concorrenza all'Spd, contestandone la deriva centrista e creare una sinistra nuova, moderna, socialista. L'ottimo risultato ottenuto a Brema, in un'elezione all'Ovest, apre scenari inediti, finora, nella politica tedesca. E nell'Spd (che peraltro vede erodere anche il consenso giovanile e borghese a favore dei verdi). Dietro le quinte di un partito inquieto, spunta la figura del sindaco di Berlino, Klaus Wowereit, che non a caso regge un governo Spd-Linke (ma ne riparleremo più approfonditamente).

A qualcuno (dalle parti del costituendo partito democratico) potrebbero fischiare le orecchie. Fatta la tara (situazione tedesca, voto locale, eccetera eccetera) non andrebbe sottovalutato il vuoto che si apre a sinistra nel momento in cui si abbandona (perché non la si sa rinnovare o non la si conosce) una tradizione come quella del socialismo. Musica, invece, per le orecchie dei vari Mussi e Angius e di tutti coloro che sono all'opera per realizzare, a sinistra, un'iniziativa che richiama quella di Lafontaine e Gysi.

(post aggiornato con le ultime reazioni politiche del 14/5/07)

Perché vogliamo la Turchia nella Ue

Andateglielo a dire voi che li volete tenere fuori perché vi fanno paura. Questa è la Turchia che ci piace. E se gli apriamo le porte sarà ancora più forte.

La Champions dei Delio boys

Una sconfitta dolce come una vittoria. La Lazio gagliarda di Delio Rossi raccoglie le ultime forze della stagione e gioca a viso aperto con l'Inter: alla fine perde ma centra la qualificazione in Champions League dopo anni di magra. Con una squadra di giovani e i punti di penalizzazione alla partenza (poi, in buona parte condonati) è un risultato straordinario. Certo, mancava la Juve (e in qualche modo anche la Fiorentina). L'anno prossimo i bianconeri ci saranno di nuovo. E bene ha fatto Materazzi a ricordare a tutti il 5 maggio 2002 (ei fu, el Gresko). Credo che gli interisti, passata la cuccagna di quest'anno, torneranno a vivere tanti 5 maggio.

Brema, musicanti al voto

Si vota a Brema, roccaforte socialdemocratica. Infatti l'Spd è favorita e spera di prendere un po' d'ossigeno per affrontare con più tranquillità la crisi che sta investendo leadership e partito. Da tenere d'occhio, il risultato che otterrà la concorrenza a sinistra della Linke.

sabato, maggio 12, 2007

Bundesliga, Stoccarda a un passo dal titolo

Era una gara a tre, la volata finale in Bundesliga per il titolo di campione di Germania: Schalke 04, Stoccarda e Werder Brema, in ordine di piazzamento. Due giornate dal termine, le squadre in fila indiana un punto dietro l'altra, un fotofinish entusiasmante, con lo Schalke in pole position per vincere il titolo. Di fronte, al penultimo ostacolo, i cugini del Borussia Dortmund. I "gialloneri" di Dortmund a sinistra, i "blureali" di Gelsenkirchen a destra, e in mezzo il fiume. Una rivalità storica, accentuata dal fatto che il Borussia è ultimamente il fantasma di quella squadra straordinaria che un pugno di anni fa conquistava la Germania e l'Europa e lo Schalke era lì, gonfio e orgoglioso, a un passo dallo storico traguardo. Bene: è finita 2-0 per il Dortmund, mentre lo Stoccarda passava a Bochum (2-3) e il Werder cedeva definitivamente le armi perdendo in casa 1-2 con il Francoforte. Ora, a novanta minuti dalla conclusione, lo Stoccarda è avanti di due punti e, clamorosi colpi di scena permettendo, sabato prossimo festeggerà il bellissimo campionato conquistando il titolo nel proprio stadio, davanti ai suoi tifosi. Dispiace per lo Schalke ma, fuori dai giochi come sempre la nostra Hertha Berlino, qui si tifava più per lo Stoccarda, perché è una città che sa un po' d'Italia.

venerdì, maggio 11, 2007

Usa: imminente attacco terroristico in Germania

Non avevamo visto male. L'innalzamento della tensione per possibili azioni dei gruppi no global in vista del G8 poteva pure starci, ma c'era dell'altro dietro la mobilitazione degli apparati di sicurezza che da qualche giorno s'è discretamente stretta attorno a obiettivi sensibili in Germania. Certo, c'è l'evento G8, ma per quanto dura possa essere, la contestazione no global non dovrebbe richiedere misure come quelle che, a un mese dall'evento, si stanno prendendo. E poi oggi il ministro Schäuble era stato chiaro, con quell'accenno agli attentati di Londra del luglio 2005. Ora la conferma viene direttamente da Washington, e gela il sangue: secondo fonti d'intelligence americane e tedesche, sarebbe imminente un attentato terroristico di matrice islamica in Germania. Fonti citate in forma anonima dalla rete televisiva AbcNews e riprese da FoxNews e CNN. Il Corriere della Sera sottolinea come "non ci siano comunque dichiarazioni ufficiali dagli Usa", anche se Abc ha affidato il servizio sull'allarme al suo esperto militare Richard Clarke, ex funzionario dell'antiterrorismo alla Casa Bianca.

L'attacco sarebbe già in fase di avanzata preparazione. Nel mirino, obiettivi statunitensi ma la cosa resta nel vago: siti militari, sedi diplomatiche o semplici turisti? Quel che trapela da indiscrezioni di stampa è che l'allarme è considerato gravissimo e le eventuali conseguenze potrebbero coinvolgere anche cittadini comuni. Tuttavia qualcosa viene fuori: come il nome di Patch Barracks, il quartier generale delle forze americane in Europa situato a pochi chilometri da Stoccarda. Un portavoce della base, interpellato da Abc, ha dichiarato che non è in atto alcun rafforzamento di sorveglianza rispetto a quelli vigenti in tutte le basi Usa tedesche.

In generale, invece, sarebbero stati intensificati i controlli sulle linee aeree che collegano Germania e Stati Uniti e, come abbiamo potuto constatare di persona questo pomeriggio, sorveglianza aumentata (ma discreta) anche nella Hauptbahnhof e in alcuni grandi snodi della metropolitana di Berlino. Tuttavia, ancora secondo fonti tedesche, l'allarme non è più alto dei giorni scorsi: "Le variabili sono tutte sotto controllo" e l'unica cosa nuova sarebbe l'avviso inviato a scopo precauzionale dalle autorità Usa ai propri connazionali presenti in Germania. Ma anche questo avviso, secondo il portavoce del dipartimento di Stato americano Sean McCormack, non è nuovo e risale ad alcune settimane fa. Il che spiegherebbe l'aumento della tensione registrato nei giorni scorsi fra le autorità di sicurezza tedesche.

Più asparagi per tutti (anche in famiglia)

Sono lontani i tempi del sabato italiano, scanzonato e sorridente, cantato da Sergio Caputo negli anni Ottanta. Ora non passa sabato che, fra manifestazioni di incazzati, antagonisti, tassati, tassisti e uomini pii, non ci sia qualche cupo risentimento da gridare contro qualcuno. Mo ci sta quello sulladellaperlaconla famiglia. Saremo cinici, ma non bari. Sfilate pure, ma non nel nome della mia famiglia. Con qualche passaggio diverso, meglio non avrei saputo dire. In più, qui a Berlino, nel quartiere di Schöneberg dove mi sono accampato, domani è la giornata dell'asparago. Bollito con burro o passato in una zuppa cremosa, comunque innaffiato da buon vino bianco. Tre enoteche, una appresso all'altra, sull'Akazienstrasse, fanno a gara per offrire il miglior rapporto qualità prezzo. C'è solo da scegliere: vino tedesco, spagnolo o francese? Credo che passeremo una bella festa in famiglia, migliore di quella di San Giovanni.

Tutti i pericoli del G8 di Heiligendamm

Crescono le preoccupazioni per il G8 che si terrà in Germania, ad Heiligendamm, dal 6 all’8 giugno. Dopo le perquisizioni e le proteste dell’altroieri nell'area dell’estrema sinistra, il ministro degli Interni Wolfgang Schäuble estende l’allarme anche ad altri ambienti. E ricorda l’attacco terroristico di Londra in occasione del G8 in Scozia, nel luglio 2005. “Quando si ospitano i grandi del mondo, bisogna essere preparati ad affrontare ogni pericolo alla sicurezza”. Schäuble non è uno che parla a vanvera. Evidentemente negli ultimi tempi i servizi di intelligence devono aver fatto pervenire sul suo tavolo dispacci sempre più allarmanti. Inevitabile, dopo le parole del ministro, voltare lo sguardo dagli attivisti no global al terrorismo internazionale di matrice islamica.

Che la Germania fosse nel mirino degli estremisti è cosa accertata ormai da tempo. Nonostante scelte di politica estera difformi da quelle statunitensi (come nel caso della guerra in Iraq), la Germania resta un alleato saldo dell’America, e la sua presenza in Afghanistan al fianco della Nato è stata, seppur di poco, rafforzata di recente con l’invio di nuovi Tornado. Due cittadini tedeschi sono ancora ostaggio in Iraq. E la Conferenza islamica aperta dal ministero dell'Interno con le comunità musulmane presenti in Germania per favorire sicurezza e integrazione procede fra sospetti, polemiche e distinguo. Difatti, oltre alle insidie dall’estero, qui è forte la preoccupazione per il terrorismo endogeno, tipo quello londinese, con una vasta fascia di immigrazione islamica che sfugge al controllo della polizia. Cellule dormienti, pronte a mettersi in azione, ma anche singole teste calde tentate dall’emulazione, come accadde la scorsa estate con i falliti attentati sui treni nella stazione di Colonia. Di tanto in tanto, allarmi bomba gettano nel caos stazioni ferroviarie o metropolitane: ne siamo stati direttamente testimoni ad Amburgo lo scorso agosto. E proprio ad Amburgo, oggi, il tribunale ha deciso che Mounir al-Motassadeq, l’uomo che aiutò la cellula terroristica che mise in opera gli attentati dell’11 settembre negli Usa, deve rimanere in carcere.

La tensione cresce, dunque. Da un lato il rinato attivismo dei gruppi antagonisti dell’estrema sinistra. Dall’altro il persistente pericolo dell’estremismo islamico. Stretto fra i due fuochi, Schäuble descrive le misure di sicurezza straordinarie che intende adottare. Interruzione del trattato di Schengen nei giorni precedenti il G8, con la reintroduzione temporanea dei controlli dei passaporti alle frontiere. Più intenso lavoro investigativo preventivo da parte della polizia (le perquisizioni dei giorni scorsi ne sono la testimonianza). Possibilità di arresto preventivo e prolungato fino a 14 giorni per coloro che fossero coinvolti nella progettazione di azioni violente (misura già in vigore per gli hooligans in occasione di grandi avvenimenti calcistici). La responsabilità della sicurezza nei giorni del vertice sarà della polizia della regione del Mecklenburg-Vorpommern, in collegamento con le strutture federali. Il ministro spera che tutto fili liscio, come è accaduto per gli ultimi due grandi eventi svoltisi in Germania, le giornate mondiali della gioventù cattolica a Colonia con la presenza di Benedetto XVI e il campionato del mondo di calcio. “Ma il fatto di essere passati indenni in questi due casi non ci garantisce dai pericoli per il futuro”, ammonisce Schäuble.

(Nella foto: il molo sul lungomare di Heiligendamm, copyright NDR)