lunedì, maggio 07, 2007

Niente shopping, siamo berlinesi

Pare non funzioni un granché l'idea di prolungare l'orario di chiusura di negozi e grandi magazzini oltre le 20. E questo nonostante un inverno mite e una primavera dal sapore (finora) estivo. Le abitudini sono dure a morire e, forse, tutto questo bisogno di tirar per negozi fino alle 22 non è che ci sia. Neppure in una metropoli vivace come Berlino. Fino a qualche anno fa, alle due del sabato pomeriggio tutte le serrande venivano tirate giù e buonanotte. Nei giorni feriali, l'ora di Cenerentola scattava alle 18. Come che sia, i manager dei grandi magazzini, dopo aver approfittato della legge sulla liberalizzazione degli orari nel periodo natalizio, hanno cominciato a tirare i remi in barca, una volta constatato che l'afflusso dei consumatori non era poi così consistente. Resistono - ma solo il venerdì - il KaDeWe sulla Tauentzienstrasse (forse solo per quest'anno in occasione del centenario) e Wertheim sulla Kurfürstendamm. Lo scorso autunno, Dussmann, una delle più belle librerie di Berlino sulla Friedrichstrasse, aveva lanciato la notte bianca della lettura, locali aperti fino al mattino successivo, musica ed eventi culturali. Pare sia andata bene per un po'. Poi con la routine è venuta anche la stanchezza e alla fine i libri se li sfogliavano i commessi. Sospesa la notte lunga, è almeno rimasta quella breve: in questa primavera, la libreria è aperta ogni sera fino a mezzanotte. Lo shopping lungo, sostengono i responsabili del commercio, vale solo in occasioni di eventi particolari. Altrimenti, meglio non forzare, spegnere le luci e tuffarsi in qualche caffè.