martedì, maggio 29, 2007

Il rigassificatore dal naso lungo

"La Regione Puglia ha espresso, nel corso della Conferenza dei Servizi svoltasi oggi a Roma presso il Ministero dello Sviluppo Economico, la richiesta di procedere all’annullamento delle autorizzazioni concesse alla società «Brindisi LNG» per la costruzione di un rigassificatore nell’area portuale della città di Brindisi, alla luce del documento presentato nella stessa occasione dalla società inglese. Con tale documento – è detto in una nota della regione- infatti la società ha dichiarato la propria indisponibilità ad una procedura di Valutazione di Impatto Ambientale postuma. È così venuta meno di fatto l’ipotesi, oggetto della convocazione odierna, di una procedura di sospensione finalizzata ad istruire una VIA che la società non intende richiedere. Nella stessa posizione della Regione si sono ritrovati Autorità Portuale, Provincia e Comune di Brindisi e il Ministero dell’Ambiente, rappresentato dal capo di gabinetto avvocato Viglione. I soggetti interessati si sono impegnati a consegnare al Ministero dello Sviluppo Economico le proprie controdeduzioni al documento presentato da «Brindisi LNG» onde supportare le necessarie conclusioni di annullamento". (Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno).

"In relazione all'esito della conferenza dei servizi riguardante il rigassificatore, il sindaco Domenico Mennitti ha affermato quanto segue: Ritengo che ci si possa dichiarare soddisfatti dell'esito odierno, in quanto si è registrata ancora una volta una posizione unanime di tutti i soggetti interessati in riferimento alla necessità di giungere all'annullamento dell'autorizzazione a suo tempo concesso alla società Brindisi LNG. Del resto, l'azienda italo-inglese ha reso noto ufficialmente di non essere disponibile all'eventuale avvio della valutazione di impatto ambientale postuma e, quindi, viene meno anche tale ipotesi peraltro dagli enti locali da sempre non condivisa. Resta da attendere la formulazione delle decisioni definitive che avverrà entro dieci giorni e che certamente vedrà corrisposte le attese della popolazione brindisina". (Fonte: Comune di Brindisi).

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Logica conclusione. Il rigassificatore di Brindisi era una bolla di corruzione, più che di gas. E adesso la società che vuole costruirlo, prova a sfuggire a ogni confronto. Non è più baldanzosa come un tempo. Era un rigassificatore dal naso lungo, dalle gambe corte, e dalle tasche piene di brutte carte. Gli avevano detto che al Sud funziona così. Ma anche al Sud, addirittura al Sud, non sempre funziona così. In un periodo di crisi della politica, un piccolo esempio di buona politica (dopo anni di cattiva politica), di azione concertata tra istituzioni di diverso colore, nell'interesse delle popolazioni. Potrà pure servire a poco come esempio, è servita almeno ai brindisini per evitare di vivere l'ennesima illusione. E comunque è stato bello scriverla. Peccato che non tutti possano metterci la firma sotto.