venerdì, maggio 11, 2007

Più asparagi per tutti (anche in famiglia)

Sono lontani i tempi del sabato italiano, scanzonato e sorridente, cantato da Sergio Caputo negli anni Ottanta. Ora non passa sabato che, fra manifestazioni di incazzati, antagonisti, tassati, tassisti e uomini pii, non ci sia qualche cupo risentimento da gridare contro qualcuno. Mo ci sta quello sulladellaperlaconla famiglia. Saremo cinici, ma non bari. Sfilate pure, ma non nel nome della mia famiglia. Con qualche passaggio diverso, meglio non avrei saputo dire. In più, qui a Berlino, nel quartiere di Schöneberg dove mi sono accampato, domani è la giornata dell'asparago. Bollito con burro o passato in una zuppa cremosa, comunque innaffiato da buon vino bianco. Tre enoteche, una appresso all'altra, sull'Akazienstrasse, fanno a gara per offrire il miglior rapporto qualità prezzo. C'è solo da scegliere: vino tedesco, spagnolo o francese? Credo che passeremo una bella festa in famiglia, migliore di quella di San Giovanni.