giovedì, maggio 10, 2007

Si avvicina il G8, si surriscalda la scena

Si incendiano le città tedesche a poco meno di un mese dal G8 che si terrà ad Heiligendamm, sul Baltico, dal 6 all’8 giugno. Migliaia di giovani dell’estrema sinistra e dei gruppi antiglobal sono scesi per strada, ieri notte, a Berlino, Amburgo, Hannover, Gottinga e Marburg per protestare contro le perquisizioni avvenute poche ore prima in abitazioni e luoghi di ritrovo tradizionali della sinistra più radicale. Venti accertamenti e quaranta perquisizioni, il bilancio della retata della polizia. Quattordici arresti e un paio di feriti lievi, quello degli scontri notturni. Le perquisizioni sono state ordinate dalla procura generale ed eseguite da un coordinamento di polizia federale e regionale. Sotto controllo una abitazioni, uffici, librerie, centri sociali delle regioni di Brema, Bassa Sassonia, Amburgo, Schleswig-Holstein, Berlino e Brandeburgo. Sono tutte regioni del Nord, limitrofe a quella del resort di Heiligendamm, un concentrato di ville, alberghi e ristoranti sulla costa baltica, nell’ex Germania Est (Meklemburgo-Pomerania Anteriore), a 15 chilometri da Rostock e non lontano da Stralsund dove un anno fa ebbe luogo il vertice fra George Bush e Angela Merkel. Un’area evidentemente considerata facilmente difendibile dalle autorità di sicurezza tedesche.

Ora però è scattato l’allarme. Il sindacato di polizia rileva un aumento dell’attivismo dell’area antagonista, proprio in concomitanza con l’approssimarsi del G8. E dice di avere segnali preoccupanti: nei progetti dei manifestanti non ci sarebbero solo violenze e distruzioni ma anche un vero e proprio attentato. Qualcosa di veramente grosso. Il presidente del sindacato, Konrad Freiberg, dichiara al quotidiano Neuen Osnabrücker Zeitung che l’estremismo di sinistra ha raggiunto in queste ultime settimane “una dimensione completamente nuova”. Da qui, l’azione preventiva compiuta ieri dalla polizia che si affianca alle misure di sicurezza imponenti che stanno lentamente circondando l’intera zona teatro del vertice. Nella memoria di tutti restano ben impresse le drammatiche giornate del G8 di Genova e le tante altre giornate tragiche che hanno contrassegnato appuntamenti simili all’inizio degli anni Duemila. Di recente, invece, le cose parevano migliorate, gli ultimi vertici, pur tra ingenti misure di sicurezza, si erano svolti tranquillamente, con proteste più blande e pacifiche, lo stesso movimento antiglobal sembra vivere un momento di crisi. Il timore, espresso dalla polizia ma non condiviso da altri osservatori, è che in Germania si voglia rialzare il livello dello scontro. Proprio con il G8.

Segnali del surriscaldamento potrebbero dunque essere le manifestazioni scoppiate in nottata dopo le perquisizioni. Migliaia di militanti dell’estrema sinistra sono scesi in piazza. La situazione più tesa a Berlino e Amburgo. Nella capitale, tremila giovani si sono radunati nello storico quartiere della contestazione, Kreuzberg: qualche tafferuglio con le forze dell’ordine, grida e slogan. Più gravi gli scontri ad Amburgo, dove i manifestanti hanno attaccato con lancio di bottiglie, pietre e razzi pirotecnici la polizia, che ha risposto con gli idranti. Gli incidenti si sono svolti nel quartiere di Schanzenviertel nei pressi del centro sociale “Rote Flora” che era stato perquisito in mattinata: bilancio finale, quattro fermi e tre feriti leggeri (tra cui una passante). Altri due fermati a Gottinga. Nel frattempo parte la girandola delle dichiarazioni politiche: favorevoli all’azione preventiva di magistratura e polizia l’Spd la Cdu, quest’ultima per bocca del vice-capogruppo al Bundestag Wolfgang Bosbach, che si sorprende dei distinguo della sinistra istituzionale ogni volta che ci sia di mezzo l’estremismo rosso. Sull'altro versante, Verdi e Sinistra criticano la “criminalizzazione” delle proteste anti-G8, giudicando eccessivi gli allarmismi delle autorità di sicurezza.