C'è del buono nell'Islam italiano. Ce lo racconta Magdi Allam: "Gli italiani possono sentirsi rassicurati dal fatto che il 70% dei membri della «Consulta per l'islam italiano» condannano il terrorismo, chiedono ai Paesi musulmani di rispettare la libertà religiosa, denunciano ogni predicazione contro cristiani, ebrei e occidentali, sostengono il diritto di Israele a convivere al fianco di uno Stato palestinese, sono contrari a una «identità islamica» separata e conflittuale con la «comune identità nazionale italiana», si pronunciano contro ogni discriminazione nei confronti della donna".
E c'è del male nell'Islam italiano. Ce lo racconta, ancora, Magdi Allam: "Ma al tempo stesso non possono non essere preoccupati dal fatto che un membro di spicco della Consulta, il presidente dell’Ucoii (Unione delle comunità e delle organizzazioni islamiche in Italia) Nour Dachan, miri invece ad affermare una entità islamica all’interno dello Stato italiano, chiedendo un censimento dei musulmani, la censura dei testi scolastici, le scuole private islamiche, la celebrazione delle feste islamiche nelle scuole, la pausa per la preghiera del venerdì nei luoghi di lavoro, le banche e i mutui islamici, l’erogazione dell’8 per mille ai musulmani e perfino un «bollino verde» per i cibi islamicamente corretti. Di tutto ciò non vi è traccia nel comunicato del Viminale sulla seconda riunione della Consulta protrattasi per circa tre ore e mezzo ieri mattina".
Qui l'articolo per intero con le riflessioni del nostro opinionista di riferimento per le questioni islamiche.