venerdì, marzo 31, 2006
Allora, questo è un giudice sereno?
Bene, i quattro brani qui sotto (uno, due, tre e quattro) sono estratti dalla prefazione di Clementina Forleo, giudice per le udienze preliminari (gup) al tribunale di Milano, assurta alle cronache dei giornali per una serie di provvedimenti nei confronti di presunti indagati per terrorismo che hanno suscitato molte polemiche. Qui, ovviamente, non si discute la possibilità e la legittimità che la cittadina Clementina Forleo abbia delle convinzioni su qualunque argomento e che le esprima liberamente e con la durezza che ritiene. Qui si discute che il giudice Clementina Forleo abbia questo tipo di convinzioni, che a nostro parere paiono più radicali di quelle dell’ala più radicale dei no global e dell’estrema sinistra e giudichi di conseguenza. Queste frasi, soprattutto in alcuni brani dove si parla di “coscienze delle masse” e di “compiacere i potenti della terra ed i loro interessi”, rimandano a linguaggi e reminiscenze di impostazione marxista e danno l’impressione di rappresentare un vero e proprio teorema ideologico attraverso il quale filtrare il proprio punto di vista. Che nel caso del giudice Clementina Forleo si traduce in giudizi (sulle persone) e non in opinioni (sui fatti). C’è una bella differenza.