Da Andrea's Version:
I radicali ci sono quasi parenti. Li amiamo, li adoriamo, amiamo Pannella, stravediamo per la Bonino, ci chiediamo ancora come sia venuto al mondo un tipo come Capezzone ma ci taglieremmo il braccio destro, o forse è meglio il sinistro, se solo gli servisse, passiamo sopra al fatto che sia transitato da quelle parti anche quel nontiscordardimé che risponde al nome di Teodori, ricordiamo con tutto l’affetto Spadaccia, non parliamo di Adelaide Aglietta, di Maria Teresa Di Lascia e di Luca Coscioni ci commuove solo il nome di papà Roccella, Adele Faccio ce l’abbiamo qui, e abbiamo qui Cicciomessere, Sergio Stanzani, l’imbattibile Mellini, Negri il precoce (non quello dell’Impero, quello è più tardivo), il giovane Rutelli (pardon) e il magnifico Bordin. E tutti, tutti quanti. Non sarà certo qualche milionata di embrioni a mettere fumo tra noi e loro. Sono diventati rosapugnoni come li chiama Vincino? Ci piace anche quello. Votateli, se lo meritano. Lo dice anche Mieli. Se lo merita la loro storia, la loro vivacità, la loro intelligenza, la loro generosità senza riserve. Tenete solo presente che se votate loro vi resta sui coglioni anche Umberto Eco.