giovedì, marzo 16, 2006
Berlino, Wowi adesso sorride
Dopo anni di delusioni, sembrano esserci buone notizie per il sindaco uscente di Berlino, il socialdemocratico Klaus Wowereit. Secondo un sondaggio pubblicato dal Berliner Morgenpost qualche giorno fa, Wowereit è in vantaggio rispetto al contendente cristiano-democratico per il rinnovo della carica di borgomastro nelle elezioni amministrative di settembre. La Cdu, dopo mesi di litigi interni e rifiuti eccellenti, ha candidato Friedbert Pflüger, che per il momento arranca dietro al sindaco. Wowereit, dal canto suo, non è particolarmente ben visto dal suo stesso elettorato, che gli imputa un'eccessiva sovraesposizione mediatica, una irrefrenabile voglia di mondanità, una presenza maniacale ad ogni inaugurazione e ad ogni party possibile e immaginabile (e le notti di Berlino son piene zeppe di eventi irrinunciabili). Nulla di male se non ne risultasse pregiudicata l'efficienza amministrativa: e invece, da questo punto di vista, i risultati sono piuttosto deludenti e la metropoli tedesca non riesce a sganciarsi da una profonda crisi economica e sociale. Il gaudente "Wowi" (così lo chiamano i berlinesi) ebbe la buona idea di dichiarare pubblicamente la propria omosessualità nel corso della precedente campagna elettorale, anticipando qualsiasi tentazione degli avversari di contro-campagna. Famosa la sua frase: "Ich bin schwul, und das ist auch gut so", più o meno "sono omosessuale e va bene così". Ma cinque anni dopo, resta l'unica cosa buona e memorabile della sua esperienza politica. Punta tutto sul fatto che l'opposizione vive una grave crisi di classe dirigente locale. E che una buona fetta di berlinesi dell'Est vive l'illusione del "Good Bye Lenin".