giovedì, giugno 16, 2005

La giacca di Prodi

Visto Romano Prodi alla trasmissione Porta a Porta. C'è stato, all'inizio, un curioso siparietto. La serata era impostata così: una cinquantina di ragazzi che ponevano domande al Professore, metà di destra e metà di sinistra. Dopo un inizio in casa, la seconda domanda tocca a un simpatizzante di destra. Il Professore rompe il ghiaccio, chiedendo all'intervistatore se può togliersi la giacca per restare in maniche di camicia come il suo interlocutore ed evitare di sudare. Mossa ben studiata. Prodi si presenta in giacca e cravatta per segnare il suo ruolo istituzionale di ex presidente del Consiglio ed ex presidente della Commissione europea e autorevole candidato nelle prossime elezioni. Poi, però, una volta marcata l'istituzionalità della sua posizione, scende al livello dei giovani discutendo con loro in maniera informale, come un Professore alla buona, tipo Robin Williams in Carpe Diem. Solo che Prodi compie un gesto di superbia, tipo barone universitario o arcigno super-burocrate europeo. Consegna la giacca a Bruno Vespa, chiedendogli di depositarla da qualche parte. E l'imbarazzato e stizzito conduttore gira a sua volta l'ingombrante vestito al maggiordomo di trasmissione. Vespa costretto visivamente a fare il maggiordomo di Prodi non è un bel vedere. Quanto al programma, Prodi è stato molto moderato e quasi berlusconiano. Ha rimproverato al governo di non sapere che pesci prendere ma ha ribadito una serie di riforme che sono proprio quelle che Berlusconi ha cercato di realizzare senza successo: o per l'opposizione di quel blocco sociale che sarà il punto di forza del centro sinistra o per incapacità amministrativa dello stesso centro destra. Prodi non ci ha detto dove prenderà le risorse per le sue riforme o se avrà intenzione di andare contro il suo stesso elettorato. Forse, il Professore si era tolto quella giacca perché gli andava troppo corta. Come la coperta del programma elettorale.