domenica, giugno 26, 2005

Bulgaria, il neo-comunismo e l'instabilità

Perde il movimento nazionale di Simeone II, al governo dal 2001, vince ma meno del previsto il partito socialista, composto come in tutti i paesi est-europei dagli ex comunisti, riammessi nel circuito politico previo cambio di simboli e nomi. Si afferma il movimento nazionalista (e secondo la stampa bulgara anche xenofobo) Attack. A Sofia è difficile formare un nuovo governo, dal momento che nessun partito ha da solo la maggioranza per governare. Un esecutivo di unità nazionale, tipo grosse koalition tedesca, viene respinto da Simeone II. Piove sul bagnato in Europa. Dalla frontiera del prossimo allargamento, un nuovo paese che entra in una fase di instabilità politica. Rassegna stampa da Ansa Balcani, Transition on line, Iwpr, BBC.

Il Country Profile della Bulgaria (BBC).