giovedì, maggio 31, 2007
Italians
La Cina a Francoforte nel 2009
Grosse Koalition
Pigrizia e nobiltà: il pronipote di Bismark
Il cancelliere di ferro Otto von Bismarck non ne sarebbe stato entusiasta. Da qualche giorno un suo pronipote, il conte Carl-Eduard von Bismarck, 46 anni, deputato della Cdu al Bundestag, è su tutte le prime pagine dei quotidiani tedeschi per un primato non proprio invidiabile: essere il deputato più pigro e assenteista di tutto il Parlamento [... continua su Ideazione].
Nuovo presidente in Lettonia: ha 52 anni
Alexanderplatz. Se donare organi diventa show
La donatrice è una giovane donna ormai senza più speranze di vita. Si chiama Lisa, ha solo 37 anni, il suo cognome è tenuto segreto. E ha deciso di donare il suo rene. Fin qui, sembrerebbe una ordinaria e triste storia con un lieto fine nascosto nel dono finale in favore di un’altra vita. Senonché Lisa il suo rene lo mette in palio al miglior offerente, o meglio a quello che le sta più simpatico [... continua su Ideazione/Alexanderplatz].
mercoledì, maggio 30, 2007
Una Germania meno fumosa
Alexanderplatz. La guerra di Rania
La storia che raccontiamo oggi non ha direttamente nulla a che fare con le aree geografiche in genere protagoniste di questa rubrica. Non si svolge a Berlino, né in Germania, né nell’Europa orientale o in Scandinavia. E non è neppure inedita. La storia che raccontiamo oggi è quella di Rania al Baz, una bella donna saudita. E’ capitata sotto i riflettori di “Alexanderplatz” perché Rania è in questi giorni ospite a Berlino [... continua su Ideazione/Alexanderplatz].
Tokio no
Ma a me fa venire voglia di andarci lo stesso.
Sprechen Sie Italienisch?
Questo post è riservato soprattutto agli amici tedeschi che leggono l'italiano e che magari stanno pensando di passare le vacanze estive nel Belpaese. La Süddeutsche Zeitung mette alla prova la vostra conoscenza della lingua italiana con un test non proprio facilissimo che riguarda situazioni comuni che potrebbero capitarvi nel vostro viaggio in Italia. Straordinario il tentativo di farvi rispondere alla venditrice di arance sulla spiaggia non quanto costa la spremuta ma un quarto d'ora da trascorrere con lei. Tranquilli, non troverete alcuna venditrice di arance sulla spiaggia: diciamo che le arance non sono propriamente un frutto estivo, anche se il cliché tedesco le associa al caldo e al sole, e dunque all'Italia. E poi il nostro non è più un paese tanto romantico: non troverete nessuna "signorina" disposta a trascorrere ore sotto il solleone per fare due soldi con le arance. Vi dovrete accontentare di qualche nerboruto "gastarbeiter". Comunque il test è divertente. L'ho fatto anch'io e, purtroppo, ho risposto a tutte le domande correttamente: 10 e lode. Segno che la mia integrazione in Germania è ancora molto lenta. In genere, gli italiani che hanno trascorso già un mese consecutivamente nella nuova Heimat, fanno finta di non ricordare come si dice questo o quello nella loro lingua. Fa molto snob. A me non è successo. Ultima annotazione. Al curatore del test il 10 e lode non l'avremmo mai dato. Evitate di dire a un italiano "Io tutto capito". Sarete scoperti immediatamente. E immediatamente vi rifileranno la prima "sola". Che non è la signorina delle arance.
Hertha, arriva la guardia svizzera
Non ve l'aspettavate eh? Per risollevare le sorti della squadra di calcio capitolina, la dirigenza ha deciso di affidarsi alla guardia svizzera. Il nuovo allenatore dell'Hertha BSC arriva dall'altro lato delle Alpi. Ha 49 anni, si chiama Lucien Favre e nel campionato appena conclusosi ha portato per la seconda volta consecutiva lo Zurigo alla conquista del titolo. All'Olimpiastadion l'hanno già visto nel 2001, quando arrivò sulla panchina del Servette per una sfida di Coppa Uefa. Nella foto qui sopra lo vediamo ritratto in versione floreale. Lucien Favre, chiamato dai suoi affettuosamente Lulù, ama l'Italia e pare si faccia mandare direttamente dalla riviera ligure piante e fiori in quantità industriale. L'augurio è che il suo pollice verde faccia fiorire qualcosa anche nel gelido palmares calcistico berlinese.
Temporali pericolosi
Semafori teutonici intelligenti
martedì, maggio 29, 2007
Ti kiami Toni tu?
Arriva al Bayern, al termine di una trattativa neppure troppo complessa. Farà bene in Bundesliga. E la sua simpatia farà bene all'immagine dell'Italia in Germania. Ce n'è bisogno.
Alexanderplatz. Il valzer di Kiev
Non è la prima volta che i duellanti di Kiev, il presidente della Repubblica Viktor Yushchenko e il capo del governo Viktor Yanukovich, si accordano su qualcosa. Adesso è la data delle elezioni anticipate, volute dal primo per mettere in difficoltà il secondo. Il termine è il 30 settembre [... continua su Ideazione/Alexanderplatz].
U-Bahn+S-Bahn, il network berlinese
E' l'unica mappa che vi serve per girare a Berlino. Cliccateci sopra, stampatela e portatela con voi.
Il rigassificatore dal naso lungo
"In relazione all'esito della conferenza dei servizi riguardante il rigassificatore, il sindaco Domenico Mennitti ha affermato quanto segue: Ritengo che ci si possa dichiarare soddisfatti dell'esito odierno, in quanto si è registrata ancora una volta una posizione unanime di tutti i soggetti interessati in riferimento alla necessità di giungere all'annullamento dell'autorizzazione a suo tempo concesso alla società Brindisi LNG. Del resto, l'azienda italo-inglese ha reso noto ufficialmente di non essere disponibile all'eventuale avvio della valutazione di impatto ambientale postuma e, quindi, viene meno anche tale ipotesi peraltro dagli enti locali da sempre non condivisa. Resta da attendere la formulazione delle decisioni definitive che avverrà entro dieci giorni e che certamente vedrà corrisposte le attese della popolazione brindisina". (Fonte: Comune di Brindisi).
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Logica conclusione. Il rigassificatore di Brindisi era una bolla di corruzione, più che di gas. E adesso la società che vuole costruirlo, prova a sfuggire a ogni confronto. Non è più baldanzosa come un tempo. Era un rigassificatore dal naso lungo, dalle gambe corte, e dalle tasche piene di brutte carte. Gli avevano detto che al Sud funziona così. Ma anche al Sud, addirittura al Sud, non sempre funziona così. In un periodo di crisi della politica, un piccolo esempio di buona politica (dopo anni di cattiva politica), di azione concertata tra istituzioni di diverso colore, nell'interesse delle popolazioni. Potrà pure servire a poco come esempio, è servita almeno ai brindisini per evitare di vivere l'ennesima illusione. E comunque è stato bello scriverla. Peccato che non tutti possano metterci la firma sotto.
lunedì, maggio 28, 2007
Alexanderplatz. Ho visto cose che voi umani...
Vari sono i motivi per cui una grande capitale, una piccola metropoli, non soffre i problemi del traffico. Uno è l’efficienza del sistema di trasporto pubblico. Berlino non ha due linee metropolitane come Roma, o tre come Milano. Ma ventidue, più di Londra e Parigi. Divise in due categorie. La U-Bahn, la tradizionale metropolitana sotterranea. E la S-Bahn, la cosiddetta metropolitana di superficie [... continua su Ideazione/Alexanderplatz].
sabato, maggio 26, 2007
Il St. Pauli ritorna tra i prof
Il weekend sportivo
Update: niente "double", la Coppa va a Norimberga (3-2) dopo i tempi supplementari.
venerdì, maggio 25, 2007
Alexanderplatz. Weekend nella città multietnica
Da oggi, e per quattro giorni, si svolge a Berlino, in gran parte nel famoso quartiere di Kreuzberg, la manifestazione chiamata Carnevale delle Culture. Una lunga kermesse che riunisce artisti e musicisti che hanno portato nella capitale tedesca suoni e tradizioni dei loro paesi d’origine. In cartellone appuntamenti di genere diverso [... continua su Ideazione/Alexanderplatz].
Saracinesche
Musica maestro: Karneval der Kulturen
giovedì, maggio 24, 2007
Ucraina senza pace
Aggiornamenti e approfondimenti su Kiev Ukraine News.
Cara, vado a comprare le sigarette
Monte Zemolo
Alexanderplatz. Una serata con l'ex cancelliere
Quando entra nella sala conferenze della libreria Dussmann, l’avvolge l’applauso dei tanti accorsi ad ascoltarlo o a farsi autografare il libro. Gerhard Schröder, l’ex cancelliere passato alla corte di Gazprom, si concede per un’oretta buona, il tempo di presentare l’edizione tascabile delle sue memorie (“Decisioni. La mia vita nella politica”), arricchita di una postfazione rispetto all’edizione principale uscita un anno fa [... continua su Ideazione/Alexanderplatz].
L'anima di Ideazione
Ps.: visto che due cose buone sull'Italia sono riuscito a trovarle?
Al voto l'isola verde
Sarkoboh?
Giovanni Falcone
Mi è stato chiesto di scrivere qualcosa di buono sull'Italia, visto che in questi ultimi giorni sono stato un po' caustico. Allora mi è venuto in mente che, qualche ora fa, il nostro paese ha vissuto, un po' in sordina, un anniversario tragico. Ma pensando a quella persona, a quel giudice, mi sono venuti pensieri belli sull'Italia. Non so se di speranza per il futuro, ma insomma, qualcuno per il quale è valsa la pena scrivere e lavorare in Italia c'è stato.Ruote dopate
mercoledì, maggio 23, 2007
Cellulari meno cari nell'UE
Alexanderplatz. Ad Est più sani e più belli
Le riforme fanno bene. Nei paesi dell’Europa centro-orientale il passaggio dal sistema comunista a quello liberale si riflette sulla qualità della vita dei cittadini. Cibo migliore, minore consumo di alcool e tabacco, maggiore attenzione al fitness e alla pratica dello sport. Il boom economico che dura ormai da qualche anno influisce sia sull’umore dei cittadini che sulla qualità dei consumi [... continua su Ideazione/Alexanderplatz].
La finale
C'è un giudice a Belgrado
L'utopia di Christiania, Copenhagen
G8, si incendiano animi e automobili
Cresce anche sul piano politico la polemica per il modo in cui il governo tedesco sta organizzando la sicurezza del vertice del G8 ad Heiligendamm. Liberali e Verdi protestano per i costi eccessivi di tutto l'apparato e per il clima di paura che, sostengono anche esponenti parlamentari dell'SPD, rimanda ai vecchi metodi della Stasi. Più che alla Stasi guardano a Genova i militanti dei gruppi no-global che scendono in corteo in diverse città sia contro le perquisizioni delle settimane scorse che contro il divieto di manifestazione ad Heiligendamm. Denunciano la criminalizzazione dei gruppi antagonisti e un clima che, a loro dire, ricorda l'atteggiamento delle forze dell'ordine italiane durante il G8 di Genova. Per il momento, però, una delle vittime di questo confronto sta dall'altra parte: è Kai Diekmann, il direttore del quotidiano popolare Bild, dal taglio politico populista e conservatore, la cui auto è stata incendiata la notte scorsa da estremisti.A dar man forte alle polemiche arriva anche Amnesty International che prende di mira "la politica della paura" che molti Stati stanno adottando con la scusa della guerra al terrorismo. Al centro del dibattito c'è il diritto di manifestare la propria opinione garantito dalla Costituzione tedesca e le possibilità di una sua sospensione temporanea per motivi di ordine pubblico. Ma il ministro degli Interni Wolfgang Schäuble non cede di un millimetro e difende con puntiglio tutto il sistema di sicurezza approntato per consentire agli otto grandi di discutere in tranquillità.
martedì, maggio 22, 2007
La Manhattan di Mosca
Più bionde per tutti
Fatevi venire voglia di una bella bionda gelata, provando questo divertente gioco sul sito di Die Zeit. Scegliete il livello che vi stimola di più e cercate di ricordare dove si trovano le bottiglie di birra uguali. Al momento si entra nella top ten solo superando i settemila punti. Ma una birra ve la potete comprare lo stesso con pochi euro. Buon divertimento.
Alexanderplatz. Laboratorio della Nuova Europa
Brum, brum: davanti ad Aschinger nell’Alex strepita il battipalo a vapore. E’ alto quanto il piano di una casa e come niente infila i pali per terra. Aria di neve, febbraio. La gente va in giro infagottata. Chi ha una pelliccia la porta, chi non l’ha va senza [... continua su Ideazione/Alexanderplatz].
Penisolati
La Bild(ung) di Repubblica
Update: oooops, è arrivata la smentita; non era meglio occuparsi d'altro?
Divieto di fumare?
Quando arrivava la Berliner Republik
"Il dado è tratto e gli amanti degli appuntamenti storici hanno una nuova data da annotare. Berlino, metà aprile 1999: il vecchio Reichstag tedesco, completamente ristrutturato dall’architetto inglese Norman Foster e sovrastato da una cupola di vetro degna di un’astronave spaziale, inaugurerà la sua sala plenaria con la cerimonia di insediamento del Bundestag, la Camera alta della Germania. In quel momento, al cospetto del presidente federale e del nuovo cancelliere, nascerà quella che già tutti chiamano la Berliner Republik, la terza Repubblica tedesca dopo quella turbolenta di Weimar (1919-1933) e quella già oggi rimpianta di Bonn (1949-1990)" [... continua su Ideazione].
Spara Yuri spara
Il G8 visto da sinistra
lunedì, maggio 21, 2007
I fratelli del terrore
Intanto, la giornata in Libano è trascorsa così.
Terre infuocate
Quando soffia il vento caldo dal Sud, anche nella landa continentale della Marca di Brandeburgo può fare molto caldo. Oggi si viaggia verso i trenta gradi.
Meditate gente, meditate
Il passato che non passa
Alexanderplatz. Si avvicina il G8
Il ministro dell'Interno tedesco Wolfgang Schäuble non sembra rilassarsi un momento e, impermeabile alle critiche, man mano che si avvicina il vertice del G8 (Heiligendamm, sul Baltico, dal 6 all’8 giugno) affina i meccanismi della sicurezza. Polemiche e discussioni circondano la sua ultima proposta, quella di impiegare l'esercito nella difesa della zona rossa di Heiligendamm [... continua su Ideazione/Alexanderplatz].
Intanto in America/2
domenica, maggio 20, 2007
L'amaro Volga
Scientology si allarga
Bentornati
Chi segue questo blog sa che non siamo juventini. Ma ci piace il calcio, quello vero e combattuto. E quest'anno la serie A non è stata né vera, né combattuta. A me la Juve è mancata. Ho scelto questa foto per salutarne il ritorno in A. Anche lui ci è mancato per un po', e poteva mancarci per sempre. Invece, come la Juve, è tornato. Sarebbe bello batterli l'anno prossimo con i Delio boys.
sabato, maggio 19, 2007
Piccola posta
Adriano Sofri, Piccola posta, Il Foglio
Family day
La famiglia allargata di Nicolas Sarkozy. Perché proprio "la famiglia mostra che è molto vario il modo di stare al mondo". E tanti saluti ai neo-luddisti di piazza Sangiovanni e ai loro stucchevoli portavoce.
venerdì, maggio 18, 2007
Alexanderplatz. Tutti i giovani del presidente
Due posti di responsabilità a due uomini di esperienza: Claude Guéant, 61 anni, segretario generale dell’Eliseo; Jean David Levitte, 60 anni, consigliere diplomatico. Per il resto, la squadra che affiancherà Nicolas Sarkozy nella sua avventura presidenziale è fatta di giovani certezze [... continua su Ideazione/Alexanderplatz].
Cyber war sul Baltico
Secondo gli estoni, tutto sarebbe cominciato dopo le polemiche sullo spostamento del monumento al soldato sovietico. E' evidente che anche questa accusa mette il bastone fra le ruote del vertice Ue-Russia che si sta svolgendo sulle rive del Volga. Diventa difficile capire, tra risentimenti, forzature, stati d'animo e guerre commerciali, che tipo di interessi si stiano giocando sul confine orientale d'Europa. E vagliare tra le varie notizie che confusamente si accavallano quali siano reali e quali strumentali. Di certo, questa escalation di tensione rischia di innescare conseguenze difficili da gestire. Sul caso specifico della cyber war estone, il giornalista investigativo della BBC Patrick Jackson si industria a cercare il colpevole, attraverso un'inchiesta che potete leggere qui. Le conclusioni? Più facile che l'attacco provenga dalla minoranza russa che vive in Estonia (e che si è sentita direttamente colpita dalle polemiche sul monumento di Tallin) che da elementi legati allo Stato russo. Siamo nel campo delle speculazioni: ma allo stato dei fatti, sembrano le più verosimili.
Sull'argomento, Andrea Gilli su Epistemes.
La notte dei lunghi coltelli
L'Europa, la Russia e il Volga
Bertinotti l'ha scampata bella
Altre notti ucraine
giovedì, maggio 17, 2007
Loveparade, il tormentone è alla fine
Intanto in America
L'Aulin e le mezze bugie di Federfarma
Alexanderplatz. L'asse dei pragmatici
Neanche il tempo di dismettere gli abiti della cerimonia e il nuovo presidente francese Nicolas Sarkozy è piombato a Berlino, prima visita ufficiale all’estero. Cortesia ricambiata. Il giorno dopo la sua elezione, Angela Merkel si presentò all’Eliseo da Jacques Chirac prima di proseguire per Bruxelles. La politica estera dei paesi seri conosce più continuità che rotture [... continua su Ideazione/Alexanderplatz].
Tutti gli uomini del presidente
La luna di miele di Sarkozy
Ed è François Fillon, 52 anni, conservatore moderato, il nuovo capo del governo. Succede a Dominique de Villepin che si era dimesso due giorni fa. E' la prima nomina del nuovo esecutivo che nasce sotto l'egida di Sarkozy. Il presidente ha ricevuto il nuovo primo ministro di buon mattino per una colazione di lavoro all'Eliseo, comunicandogli la decisione. Fillon è stato ministro degli Affari sociali dal 2002 al 2004 curando una serie di riforme tra cui quella del sistema pensionistico. E' stato il braccio destro di Sarkozy durante la campagna presidenziale. In Francia il governo è espressione diretta della volontà presidenziale e il suo capo è una sorta di vice-presidente. A Fillon dunque il compito di interpretare i due Sarkozy, ovvero le due linee programmatiche - liberale e sociale, borghese e patriottica - espressa dal nuovo presidente in campagna elettorale. Intanto ultime trattative e ultime voci prima della presentazione dell'intero nuovo governo, che avverrà domattina.
Alexanderplatz. Famiglia: più leggi, meno piazze
Alla fine l’ha spuntata la pasionaria bianca: Ursula von der Leyen, ministra della Famiglia della Grosse Koalition tedesca. Una delle donne che Angela Merkel ha voluto portare con sé, prima nel gruppo che ha gestito la campagna elettorale del 2005 e poi al governo per rinnovare la squadra dirigente della Cdu. Nobile, come testimonia il suo lungo cognome, ricca e a suo modo affascinante. Mamma di sette bambini [... continua su Ideazione/Alexanderplatz].
Il primo viaggio
Questa la foto dell'incontro questa sera a Berlino fra il presidente francese Nicolas Sarkozy e la cancelliera Angela Merkel. Per il primo viaggio all'estero, il neo presidente ha scelto proprio la Germania. Saluti e abbracci più che cordiali con la Cancelliera, come da vecchi amici: niente baciamano, quella era la specialità di Chirac. Poi un breve discorso: "Voglio dire al governo tedesco e al popolo tedesco che, per la Francia, l'amicizia franco-tedesca è sacra e che nulla può metterla in discussione". Il resoconto del mini-vertice da Frankfurter Allgemeine, Die Zeit e Le Monde.
mercoledì, maggio 16, 2007
Alexanderplatz, ogni giorno su Ideazione
Sono bastate tre settimane per capire che bisognava assolutamente fare qualcosa. Dall'estero appare ancora più grave il ripiegamento dei media italiani attorno al proprio ombelico (non proprio tutti, ma quasi tutti). Che si parli di politica, di cronaca, di costume, di cultura, ogni starnuto italico è più importante di quel che accade oltre frontiera. E' un po' eccessivo. Eppure ci riempiamo la bocca di frasi roboanti, il villaggio globale, la casa comune (europea, occidentale, globale?), la società aperta, eccetera eccetera. Tutte balle. Siete su Internet, e allora basta che confrontiate, ogni giorno, le pagine dei giornali italiani e quelle della stampa internazionale. Il mondo è di casa, ma non da noi. Così ho pensato che bisognava fare qualcosa. E visto che a Ideazione hanno cominciato a riaccendere i motori, ho proposto di affiancare alla nuova rubrica quotidiana di Vittorio Mathieu una mia, in diretta da Berlino. Che parlerà della capitale tedesca (dove accadono cose interessantissime) e anche di Germania, di Europa, specie quella orientale e scandinava che molti amano ma pochi veramente conoscono. Una finestra quotidiana, per vedere che aria tira dalle parti di Alexanderplatz.
Intanto a Christiania (Libero Stato di)
Brandeburgo, allerta neonazismo
L'euro si allarga (un po')
Coppa Uefa, prima finale tutta spagnola
Risultato finale: Siviglia-Espanyol 5-3 dopo i calci di rigore (tempi regolamentari 1-1; tempi supplementari 2-2). L'Espanyol ha giocato in 10 uomini dalla metà del secondo tempo regolamentare.
Sarkozy-Chirac, il cambio della guardia
Tutti i momenti della giornata odierna, in diretta e differita da Parigi, nello speciale di Le Figaro. Curioso, invece, questo reportage dell'International Herald Tribune alla ricerca delle tracce di Sarkozy nelle sue terre natali ungheresi. E stasera Sarkozy atterra qui a Berlino per la prima visita ufficiale all'estero. Domani ne leggerete sulla nuova rubrica Alexanderplatz su Ideazione.
Don Fabio (e Mourinho)
Eurovision, Serbia e polemiche
Insomma, questa storia è troppo bella per non essere raccontata, seppure in breve. Eurovision è la manifestazione canora che ogni anno si tiene nel paese che ha vinto l'edizione l'anno precedente e alla quale l'Italia è da qualche lustro disinteressata, perché a noi ci basta (e avanza) Sanremo. Questo è l'anno dell'edizione finlandese. A Helsinki partecipano vari gruppi provenienti dall'intera Europa, dell'Ovest e dell'Est. E' proprio un festival della musica continentale, con gruppi che vengono dal Portogallo e dalla Russia, dall'Ucraina e dall'Albania, dalla Germania e dalla Gran Bretagna. Una sorta di Giochi senza Frontiere musicale, insomma. La votazione è affidata agli stessi gruppi dei paesi partecipanti.Da qualche anno la fanno da padrone i gruppi musicali dell'Est. Un po' perché la loro musica è molto bella, un po' perché in questi anni va di moda in tutta Europa e molto perché questi paraculi di est-europei si votano fra di loro. Fregandosene del fatto di essersi sparati in faccia fino a qualche anno fa, i serbi votano i bosniaci, che votano i macedoni, che votano i croati, che votano gli ungheresi, che votano i rumeni, che votano gli ucraini, che danno la loro preferenza ai russi. A noi non ce ne frega niente. Ai tedeschi, invece, gliene frega tantissimo. Loro partecipano alla gara e non gli sta bene che, ormai ogni anno da quando la competizione ha aperto le porte all'est, la partita si gioca tra le piccole nazioni orientali. Qui è scoppiato un putiferio, di quelli che interessano solo i giornali nazionali e che all'estero nessuno riprende. Se poi, di colpo, la Merkel butta all'aria il trattato di costituzione europea, sapete però quale è il motivo. Tanto più che, questa volta, il blocco dell'Est deve averla fatta sporca più del solito: si sono incazzati anche gli irlandesi, gli inglesi e pure gli svizzeri.
Per la cronaca: quest'anno ha vinto un gruppo di cantanti serbe (lesbiche, per la cronaca, se ne facciano una ragione quelli di piazza sangiovanni) con una canzoncina sdolcinata, che Albano ci avrebbe fatto il suo figurone. Qui si tifava per il gruppo ucraino (gay, se ne rifacciano una ragione a sangiovanni) che aveva portato una canzone bella e divertente. Purtroppo, all'ultima votazione, i moldavi si sono fatti corrompere, noi da Kiev abbiamo offerto di meno, e la vittoria è andata a Belgrado. Pazienza: anche se le girls erano sdolcinate, la musica serba (e balcanica in generale) si merita un premio alla carriera. Qui i video della finale: e dallo stesso blog (in italiano), per contrappasso, un giudizio positivo sulla manifestazione.
Su Eurovision un post del Megafono.
Qui il video di Verka Serduchka in gara per l'Ucraina:
Canna tris
Il buon esempio
"Rottura" berlinese
lunedì, maggio 14, 2007
L'ingorgo islandese
LO SPECIALE SULL'ISLANDA DI EMPORION (novembre 2004)
Nuovo ponte sul Danubio
domenica, maggio 13, 2007
Cose buone dal Canada (per Knut)
Knut sembra aver gradito il regalo dell'ambasciata del Canada, che così s'è fatta pubblicità a buon mercato ma con una trovata piuttosto intelligente.
La misura del mondo
A Brema di scena le due sinistre (e in Italia?)
Brema (una delle tre "città regione" con Amburgo e Berlino) ha votato. E come accade quasi ogni volta che ai sondaggi si sostituiscono gli elettori veri, la Grosse Koalition prende le sberle. L'economia tira, l'ottimismo prevale, i posti di lavoro aumentano. Però gli elettori non premiano i partiti al governo. O almeno, nelle elezioni locali non c'è alcun riflesso positivo. In Germania è molto forte la differenza tra voto locale e voto federale: con le ideologie più friabili, gli elettori prediligono il voto alla persona. Una buona candidatura può risultare decisiva a livello locale. Tuttavia è un fatto che dal giorno delle elezioni per il Bundestag, ogni volta che una regione è andata alle urne, i grandi partiti si sono leccati le ferite e i piccoli hanno trionfato. Anche se all'estero sembrano non accorgersene, l'alleanza tra Cdu e Spd è tutt'altro che solida: molti sono i punti di conflitto, si litiga un giorno sì e l'altro pure, i socialdemocratici soffrono il presenzialismo della Merkel e l'offensiva della nuova sinistra. E' inevitabile che i dati di Brema (dove, appunto, negli ultimi 12 anni ha governato una Grosse Koalition) accentuino nei prossimi giorni i motivi di conflitto.Dal punto di vista del governo locale, a Brema le novità non saranno sconvolgenti. Nonostante la sconfitta, l'Spd resta di gran lunga il primo partito, mantenendosi forte nella tradizionale roccaforte anseatica (la governa ininterrottamente dal 1946). Ma perde oltre il 5 per cento. Nessun effetto Merkel per la Cdu che perde oltre il 4 per cento. Successo, invece, per il nuovo partito della sinistra, la Linke, che guadagna il 7 per cento ed entra per la prima volta in un parlamento di un Land occidentale. Balzo in avanti per i verdi (3,7 per cento, sono ora al 16,5) e crescono anche i liberali di oltre un punto e mezzo superando la soglia del 5 per cento e quindi entrando in parlamento. Dal punto di vista della maggioranza, tocca dunque all'Spd fare la prima mossa: seguire in parte le indicazioni del voto e svoltare verso un governo rosso-verde o mantenere la Grosse Koalition in riva al Weser, nonostante la sconfitta?
Come avevamo sottolineato nel post di presentazione del voto di Brema, il dato più interessante riguarda il confronto a sinistra fra i socialdemocratici in crisi di leadership, di ruolo e di programma e la Linke, la nuova formazione politica che unisce i dissidenti della sinistra socialdemocratica di Oskar Lafontaine e i postcomunisti di Gregor Gysi. Questa formazione ha già dato buona prova elettorale di sé nelle ultime elezioni legislative. E dopo alcuni mesi di incomprensioni e dibattiti interni, i due partiti hanno deciso in due congressi contemporanei (e nella stessa sede) di sciogliersi per dar vita non più a un cartello elettorale ma a un partito vero e proprio. Obiettivo: fare concorrenza all'Spd, contestandone la deriva centrista e creare una sinistra nuova, moderna, socialista. L'ottimo risultato ottenuto a Brema, in un'elezione all'Ovest, apre scenari inediti, finora, nella politica tedesca. E nell'Spd (che peraltro vede erodere anche il consenso giovanile e borghese a favore dei verdi). Dietro le quinte di un partito inquieto, spunta la figura del sindaco di Berlino, Klaus Wowereit, che non a caso regge un governo Spd-Linke (ma ne riparleremo più approfonditamente).
A qualcuno (dalle parti del costituendo partito democratico) potrebbero fischiare le orecchie. Fatta la tara (situazione tedesca, voto locale, eccetera eccetera) non andrebbe sottovalutato il vuoto che si apre a sinistra nel momento in cui si abbandona (perché non la si sa rinnovare o non la si conosce) una tradizione come quella del socialismo. Musica, invece, per le orecchie dei vari Mussi e Angius e di tutti coloro che sono all'opera per realizzare, a sinistra, un'iniziativa che richiama quella di Lafontaine e Gysi.
(post aggiornato con le ultime reazioni politiche del 14/5/07)
Perché vogliamo la Turchia nella Ue
Andateglielo a dire voi che li volete tenere fuori perché vi fanno paura. Questa è la Turchia che ci piace. E se gli apriamo le porte sarà ancora più forte.
La Champions dei Delio boys
Una sconfitta dolce come una vittoria. La Lazio gagliarda di Delio Rossi raccoglie le ultime forze della stagione e gioca a viso aperto con l'Inter: alla fine perde ma centra la qualificazione in Champions League dopo anni di magra. Con una squadra di giovani e i punti di penalizzazione alla partenza (poi, in buona parte condonati) è un risultato straordinario. Certo, mancava la Juve (e in qualche modo anche la Fiorentina). L'anno prossimo i bianconeri ci saranno di nuovo. E bene ha fatto Materazzi a ricordare a tutti il 5 maggio 2002 (ei fu, el Gresko). Credo che gli interisti, passata la cuccagna di quest'anno, torneranno a vivere tanti 5 maggio.
Brema, musicanti al voto
sabato, maggio 12, 2007
Bundesliga, Stoccarda a un passo dal titolo
Era una gara a tre, la volata finale in Bundesliga per il titolo di campione di Germania: Schalke 04, Stoccarda e Werder Brema, in ordine di piazzamento. Due giornate dal termine, le squadre in fila indiana un punto dietro l'altra, un fotofinish entusiasmante, con lo Schalke in pole position per vincere il titolo. Di fronte, al penultimo ostacolo, i cugini del Borussia Dortmund. I "gialloneri" di Dortmund a sinistra, i "blureali" di Gelsenkirchen a destra, e in mezzo il fiume. Una rivalità storica, accentuata dal fatto che il Borussia è ultimamente il fantasma di quella squadra straordinaria che un pugno di anni fa conquistava la Germania e l'Europa e lo Schalke era lì, gonfio e orgoglioso, a un passo dallo storico traguardo. Bene: è finita 2-0 per il Dortmund, mentre lo Stoccarda passava a Bochum (2-3) e il Werder cedeva definitivamente le armi perdendo in casa 1-2 con il Francoforte. Ora, a novanta minuti dalla conclusione, lo Stoccarda è avanti di due punti e, clamorosi colpi di scena permettendo, sabato prossimo festeggerà il bellissimo campionato conquistando il titolo nel proprio stadio, davanti ai suoi tifosi. Dispiace per lo Schalke ma, fuori dai giochi come sempre la nostra Hertha Berlino, qui si tifava più per lo Stoccarda, perché è una città che sa un po' d'Italia.
venerdì, maggio 11, 2007
Usa: imminente attacco terroristico in Germania
L'attacco sarebbe già in fase di avanzata preparazione. Nel mirino, obiettivi statunitensi ma la cosa resta nel vago: siti militari, sedi diplomatiche o semplici turisti? Quel che trapela da indiscrezioni di stampa è che l'allarme è considerato gravissimo e le eventuali conseguenze potrebbero coinvolgere anche cittadini comuni. Tuttavia qualcosa viene fuori: come il nome di Patch Barracks, il quartier generale delle forze americane in Europa situato a pochi chilometri da Stoccarda. Un portavoce della base, interpellato da Abc, ha dichiarato che non è in atto alcun rafforzamento di sorveglianza rispetto a quelli vigenti in tutte le basi Usa tedesche.
In generale, invece, sarebbero stati intensificati i controlli sulle linee aeree che collegano Germania e Stati Uniti e, come abbiamo potuto constatare di persona questo pomeriggio, sorveglianza aumentata (ma discreta) anche nella Hauptbahnhof e in alcuni grandi snodi della metropolitana di Berlino. Tuttavia, ancora secondo fonti tedesche, l'allarme non è più alto dei giorni scorsi: "Le variabili sono tutte sotto controllo" e l'unica cosa nuova sarebbe l'avviso inviato a scopo precauzionale dalle autorità Usa ai propri connazionali presenti in Germania. Ma anche questo avviso, secondo il portavoce del dipartimento di Stato americano Sean McCormack, non è nuovo e risale ad alcune settimane fa. Il che spiegherebbe l'aumento della tensione registrato nei giorni scorsi fra le autorità di sicurezza tedesche.
Più asparagi per tutti (anche in famiglia)
Tutti i pericoli del G8 di Heiligendamm
Crescono le preoccupazioni per il G8 che si terrà in Germania, ad Heiligendamm, dal 6 all’8 giugno. Dopo le perquisizioni e le proteste dell’altroieri nell'area dell’estrema sinistra, il ministro degli Interni Wolfgang Schäuble estende l’allarme anche ad altri ambienti. E ricorda l’attacco terroristico di Londra in occasione del G8 in Scozia, nel luglio 2005. “Quando si ospitano i grandi del mondo, bisogna essere preparati ad affrontare ogni pericolo alla sicurezza”. Schäuble non è uno che parla a vanvera. Evidentemente negli ultimi tempi i servizi di intelligence devono aver fatto pervenire sul suo tavolo dispacci sempre più allarmanti. Inevitabile, dopo le parole del ministro, voltare lo sguardo dagli attivisti no global al terrorismo internazionale di matrice islamica.Che la Germania fosse nel mirino degli estremisti è cosa accertata ormai da tempo. Nonostante scelte di politica estera difformi da quelle statunitensi (come nel caso della guerra in Iraq), la Germania resta un alleato saldo dell’America, e la sua presenza in Afghanistan al fianco della Nato è stata, seppur di poco, rafforzata di recente con l’invio di nuovi Tornado. Due cittadini tedeschi sono ancora ostaggio in Iraq. E la Conferenza islamica aperta dal ministero dell'Interno con le comunità musulmane presenti in Germania per favorire sicurezza e integrazione procede fra sospetti, polemiche e distinguo. Difatti, oltre alle insidie dall’estero, qui è forte la preoccupazione per il terrorismo endogeno, tipo quello londinese, con una vasta fascia di immigrazione islamica che sfugge al controllo della polizia. Cellule dormienti, pronte a mettersi in azione, ma anche singole teste calde tentate dall’emulazione, come accadde la scorsa estate con i falliti attentati sui treni nella stazione di Colonia. Di tanto in tanto, allarmi bomba gettano nel caos stazioni ferroviarie o metropolitane: ne siamo stati direttamente testimoni ad Amburgo lo scorso agosto. E proprio ad Amburgo, oggi, il tribunale ha deciso che Mounir al-Motassadeq, l’uomo che aiutò la cellula terroristica che mise in opera gli attentati dell’11 settembre negli Usa, deve rimanere in carcere.
(Nella foto: il molo sul lungomare di Heiligendamm, copyright NDR)

