Mentre giustamente tutta l'attenzione politica tedesca è dirottata sul terremoto bavarese, altri grattacapi per Angela Merkel vengono dal Brandeburgo, dove si è votato per il rinnovo dei consigli comunali. Si tratta di un test limitato, condizionato come sempre da fattori locali, da personalità che non incideranno allo stesso modo al momento del voto federale. Eppure un campanello d'allarme che non andrebbe sottovalutato, anche perché viene da una difficile regione dell'est che sembra indifferente ai proclami di attenzione che la Cdu lancia verso i nuovi Länder.
Raggruppando tutti i voti (a oltre metà dello scrutinio effettuato) si delinea un testa a testa fra la Linke e l'Spd (attualmente sono divisi da uno 0,1 per cento: 25,4 per la sinistra, 25,3 per i socialdemocratici) e una netta sconfitta per la Cdu: al 19,4 per cento dal 27,8 di cinque anni fa. Fatte le proporzioni, una piccola Baviera per il partito della cancelliera. Che farà bene a rifare i propri conti, una volta sommate le sconfitte contemporanee della Csu a sud e della Cdu a est.
La ripresa della Linke e la tenuta dei socialdemocratici rinsalda il binomio rosso-rosso che ad est non conosce ostracismi e soprattutto consolida quel vento di sinistra che in Germania sembra essere il leit motiv politico di questi ultimi anni. Che la Merkel abbia saputo intercettarlo mostrando ai suoi cittadini il lato sociale dei cristiano-democratici è un dato di fatto. Che questo convinca gli elettori tradizionali di sinistra a votarla è altra cosa. Il governo giungerà inoltre al traguardo con un bilancio di riforme tutt'altro che esaltante e probabilmente non potrà giovarsi dei buoni risultati economici degli anni precedenti, dovendo affrontare le conseguenze della crisi internazionale.
C'è una cosa, in particolare, che sembra sfuggire a tutti i sondaggi che misurano la grande popolarità della cancelliera: ogni volta che negli ultimi anni si è andati a votare per rinnovare comuni o regioni, i partiti della Grosse Koalition sono sempre stati penalizzati e la personalità di Angela Merkel non è mai riuscita a salvare almeno il suo partito dalla sconfitta. Certo, una cosa sono gli interessi che si muovono attorno a elezioni locali, altro è il movimento di opinione che si mette in moto al momento di un voto nazionale. Diventa difficile però capire dove la Cdu troverà quei voti che i sondaggi le accreditano ma che le urne, ogni volta che vengono aperte, puntualmente le negano.
Qui approfondimenti dai berlinesi Tagesspiegel e Morgenpost e dalla brandeburghese Märkische Allgemeine.