domenica, settembre 07, 2008

Il terremoto in casa Spd

Alla fine il Parteitag dell'Spd si è rivelato un terremoto. Non solo l'ormai scontata candidatura alla cancelleria del ministro degli Esteri Frank-Walter Steinmeier ma addirittura la defenestrazione del leader del partito Kurt Beck. Al suo posto, Franz Müntefering, appena rientrato sulla scena politica dopo l'assenza dovuta a motivi personali. La vecchia guardia torna dunque al comando del partito, con il compito di trascinarlo fuori dalla crisi in cui la leadership di Beck l'aveva precipitato. Un buon uomo, il presidente della Renania Palatinato, che aveva preso le redini della socialdemocrazia tedesca dopo l'abbandono del brandeburghese Matthias Platzeck, nell'aprile 2006, per motivi di salute. Ma incapace di assicurare una guida sicura e ferma: ha subìto inopinatamente la concorrenza della Linke, ha provato a rincorrerla sui temi sociali indebolendo la tradizione riformista dell'Spd, ha evitato di porre apertamente la questione di una collaborazione strategica a sinistra (tappa obbligata nell'ottica di un sistema partitico a cinque) per poi chiedere a Lafontaine i voti per un esecutivo regionale di minoranza (è il caso dell'Assia). Negli ultimi tempi la gloriosa Spd è apparsa una nave in mezzo alla tempesta, con i colonnelli che viaggiavano in ordine sparso perduti in dichiarazioni a ruota libera. L'esito di tanta incertezza è nei sondaggi, che da mesi condannano il partito alle cifre più basse della sua storia: intorno al 25 per cento. Non stupisce dunque il drammatico putsch interno di oggi, che liquida una leadership incerta e riporta con il duo Steinmeier-Müntefering la barra al centro. E' facile intravedere dietro il colpo la mano dell'ex cancelliere Schröder, la cui politica economica (simbolizzata dall'Agenda 2010) è stata ripetutamente messa in discussione dalla componente più a sinistra del partito, la cui influenza su Beck era cresciuta negli ultimi tempi. E' ancora presto per valutare le conseguenze della svolta anche solo sul piano interno del partito: se la nuova diarchia sarà in grado di unificare le forze ponendo fine alla deriva centripeta che stava distruggendo l'Spd. La campagna elettorale per la cancelleria (si voterà fra un anno, settembre 2009) dovrebbe aiutare l'impresa. Con Steinmeier candidato, l'Spd mette in campo il politico più apprezzato del partito, almeno stando ai sondaggi. E' anche stato un fedele alleato di quella Angela Merkel che da oggi si troverà a sfidare. La campagna è di fatto cominciata, la strada lunga, la rincorsa difficile. Ma l'esito non è più scontato come sembrava.