Come dire? Ormai ha perso credibilità. Non è che uno non continui a riconoscergli qualche qualità. E non è che uno non voglia più sentirlo. E non è che uno cambia canale o pagina quando compare. Anzi, le sue interviste continuiamo a leggerle. Cercando di capire. Ma, come dire, quando uno perde credibilità, meno si agita e meglio è. A questo blog D'Alema ormai pare non più credibile. Non gli crediamo. Ce la siamo letta l'intervista compiacente di oggi su Repubblica. Ma, sempre come dire, e lo diciamo per lui, che se qualcuno dei suoi ci legge glielo dica: trovi un modo per staccare la spina.
C'è un punto però che volevo indicare agli amici di An che vanno in sollucchero quando qualcuno dei Ds - in funzione anti-berlusconiana - solletica le qualità politiche di Fini. Andate a leggere cosa dice di Fini D'Alema: "Possibile che Fini, ancora una volta, nel momento della stretta dimostra una mancanza di autonomia così vistosa? Capisco che il processo sommario contro gli avversari politici gli risvegli forse qualche istinto sopito, come al Dottor Stranamore". Quando sarà (se sarà) Fini il leader del centrodestra, non si aspetti sconti. Sarà sempre quello sensibile "agli istinti sopiti", quando scarterà dal viottolo dell'utile avversario. Lo diceva Panebianco qualche giorno fa: c'è sempre un "cinghialone" da braccare per i post-comunisti. Craxi, Berlusconi... avanti il prossimo.