martedì, gennaio 31, 2006
Merkel, sarà dura
Come avevamo sostenuto qualche tempo fa su Ideazione, fidandoci di previsioni a lunga scadenza degli istituti di ricerca tedeschi, la disoccupazione in Germania ha nuovamente superato la soglia dei 5 milioni di senza-lavoro (12,1 per cento, 10,2 all'Ovest e 19,2 all'Est). Chi gioca i confronti europei solo per dimostrare che il governo Berlusconi in Italia ha fallito le politiche socio-economiche, fa torto alla realtà europea e alla propria intelligenza. Noi, che abbiamo cara la Germania, siamo invece preoccupati del fatto che la ex locomotiva d'Europa, quella che potrebbe e dovrebbe tirare anche tutti gli altri vagoni, e dunque anche un po' noi, arranchi nelle secche della propria crisi strutturale, dalla quale prova a venir fuori con grande fatica. Non ci interessano confronti fra poveri. Vorremmo una Germania forte e in ripresa. In alcuni comparti, come quello delle esportazioni, il paese sembra aver preso la strada giusta. Ma la disoccupazione resta alta e, come previsto, è tornata oltre la soglia più che psicologica dei 5 milioni di "Arbeitslosen" (correzione con esse grazie al maestro Carletto Darwin, ndb): era un fuoco di paglia l'ottimismo di un mese fa, quando il dato relativo al mese di dicembre 2005 - il primo dopo il varo della Grosse Koalition - aveva indotto a rosee dichiarazioni. Per Angela Merkel e la sua alleanza rosso-nera sarà dura, la luna di miele con l'elettorato inevitabilmente finirà e bisognerà mostrare il coraggio delle riforme che è la vera ragione sociale di questo grande compromesso. Per il bene della Germania e dell'Europa.