Rientrati da qualche giorno dalle fatiche ucraine. Un viaggio bello e interessante, del quale su questo blog - attraverso le corrispondenze a riviste e quotidiani - avete potuto leggere sinora solo i risvolti politici. La contingenza elettorale e la prevista situazione di incertezza che ne è derivata hanno fatto concentrare l'attenzione sulla politica. Ma molti altri e ben più interessanti aspetti sono rimasti sui taccuini: la politica è solo una (e neppure la più interessante) delle tante facce di quel paese. Un Ucraina travagliata ma entusiasmante, in forte crescita sociale ed economica, tagliata da divisioni e contraddizioni eppure viva, vivissima come solo i paesi giovani sanno essere. Avremo modo di scriverne e parlarne nelle prossime settimane. Su questo blog e su Ideazione: i quotidiani consumano le notizie del momento e, ne sono certo, dopo il voto nessuno più vorrà parlare di quel che succede laggiù, salvo poi tornare tutti espertissimi dell'Ucraina non appena qualche evento la proietterà di nuovo in prima pagina.
Il rientro a Berlino è stato piuttosto tranquillo. Qui è già arrivato l'autunno, le giornate si accorciano e tra qualche settimana pagheremo le lunghe e luminose serate estive: è la legge del taglione, a queste latitudini d'inverno il buio è più lungo. Il tempo si mantiene però buono, solo la temperatura, specie di notte, avvisa del cambio di stagione. Il freddo non spaventa: il sottoscritto attende già con ansia la prima neve. Ma ci vorrà tempo. Per ora, foglie ingiallite che si staccano dai rami e metropoli che ha ripreso in pieno i suoi ritmi lavorativi. Una serata all'Hosteria Aprile ha ristabilito il giusto ritmo alimentare, dopo giorni di cucina russo-ucraina (buona, per carità). Non smetterò mai di segnalarvelo, questo piccolo gioiello della ristorazione italiana a Berlino, nella Vorbergstrasse, nel quartiere di Schöneberg. Andateci se capitate (o vivete) a Berlino: la cucina di Carmine e l'allegria di Angelo sono il ricostituente giusto per ogni fatica.
Riprenderà su Ideazione (on line) anche la rubrica Alexanderplatz, come previsto prima della pausa estiva. La periodicità sarà però settimanale, non più quotidiana. A Roma la redazione è impegnata nello studio del nuovo progetto cartaceo e la ripresa delle pubblicazioni è prevista già fra qualche mese. La rubrica privilegerà un taglio socio-culturale e si concentrerà su Berlino ancor più di quanto non sia avvenuto nei mesi scorsi. Le notizie dall'Europa centro-orientale, così come il resto dell'informazione politica da questo angolo del Continente, apparirà su Ideazione-daily, la finestra quotidiana del sito.
Per quanto riguarda i lettori di Walking Class, il ritmo dei post si adeguerà molto a quello del lavoro esterno. Il viaggio in Ucraina mi ha rafforzato nella convinzione che il dovere del giornalista sia quello di essere il più possibile presente sul terreno degli eventi che si raccontano. La tendenza a raccogliere notizie su internet o via tv, approfittando della massa d'informazione che circola in rete e nell'etere va bilanciata dall'esperienza e dalla conoscenza personale. Altrimenti prevarrà sempre l'informazione standardizzata, tutta uguale e molto, molto ideologica. Le notizie vanno verificate, le impressioni vanno confermate e pazienza se dalle redazioni centrali i direttori richiedono articoli in qualche modo prefabbricati. Qui lavoreremo in altro modo. E sceglieremo altri percorsi.
Le valige sono già pronte. Tra una settimana si riparte. Nella vicina Polonia la campagna elettorale è in corso. Una piccola anteprima l'abbiamo vissuta a Cracovia, nella prima tappa del viaggio in Ucraina, il resto lo racconteremo da Varsavia. Elezioni importanti nelle quali la politica spregiudicata e populista del gemelli Kaczynski riceverà il responso degli elettori. La Polonia vive una fase molto delicata, dopo l'ingresso nell'Unione Europea ma anche lì la politica sembra offrire il lato peggiore del paese che per altri versi viaggia spedito verso il recupero del ritardo sociale ed economico accumulato nei quarant'anni di regime.
Questa volta viaggerò da solo. Un vero peccato che Poganka si debba perdere questa pur breve avventura (ma le cose che farà in questo mese sono ben più importanti). E' stato un compagno di viaggio straordinario. Difficile, ad esempio, non litigare neppure una volta stando a continuo contatto per venti giorni. Eppure è accaduto. Ormai il tandem è formato ed è pronto per ripartire alla prossima occasione. Basta lanciare un dado a caso: c'è così tanto da raccontare viaggiando ad Est.
Ultima annotazione: in questi giorni su Walking Class posterò anche gli articoli pubblicati nei mesi passati sui quotidiani con cui sto collaborando. Alcuni sono ancora attuali, altri ormai datati ma questo blog funge anche da archivio dei miei articoli e dunque è il caso che cominci l'attività di recupero. Tanto se l'argomento non vi interessa, basta saltare al post successivo.