Angela Merkel compie il primo anno alla guida del governo di Grosse Koalition. Bilancio più amaro che dolce, soprattutto in politica interna. Riforme che procedono a rilento, contrasti all'interno della maggioranza, opposizione agguerrita. Risultato: popolarità in calo e leadership logorata. Nei mesi scorsi forte è stata la polemica sulle capacità della Cancelliera di guidare un'alleanza così composita. Un sondaggio pubblicato da Die Welt assegna ad Angela Merkel un "3 meno" come voto per il suo primo anno: nella scala tedesca (che va da zero a sei) è un risultato interlocutorio, una sufficienza un po' striminzita. I prossimi mesi saranno decisivi per le sorti di un governo che ormai non gode più della simpatia dei tedeschi ma che non sembra avere, al momento, valide alternative. Se sarà difficile sperare in una maggiore compattezza fra le tante anime dell'esecutivo, ci si augura almeno che la Merkel sappia trovare nella sua determinazione quella capacità di indirizzo fermo e unitario che sinora le è mancato. Meglio è andata in politica estera, come testimonia l'impressione positiva che invece accompagna la Merkel al di fuori della Germania. E su questo versante la Cancelliera giocherà la sua carta principale nei primi sei mesi del 2007 con il semestre di presidenza europeo. Molti e ambiziosi gli obiettivi: riuscirà la Merkel laddove ha fallito anche un leader consumato come Tony Blair?
Analisi e approfondimenti in lingua tedesca sul primo anno di Angela Merkel da giornali e riviste. Questa la selezione: Frankfurter Allgemeine Zeitung, Die Welt, Der Tagesspiegel, Cicero.
SU IDEAZIONE: GROSSE KOALITION E GROSSA DELUSIONE
Sul numero di Ideazione in edicola c'è un mio articolo (il primo di una serie) sulla Germania di oggi. Questa prima puntata è dedicata alla politica interna: dalla Grosse Koalition alla crisi del sistema partitico che non riesce a gestire le tensioni che giungono dai nuovi Länder orientali. L'articolo non è on line. Questo è l'inizio: "Nel dibattito pubblico italiano la Grosse Koalition che da un anno governa le sorti della Germania gode ancora di vasto credito. Politici e opinionisti la indicano come esempio virtuoso rispetto all’incerta guida del centrosinistra in Italia e auspicano, anche da noi, una soluzione di compromesso tra le principali forze politiche del paese per affrontare con maggiore coerenza le sfide riformiste del momento. È come se la magia azzurra della notte mondiale di Berlino si fosse estesa sino a zuccherare ogni aspetto della vita tedesca, politica compresa. Invece, ormai da mesi, l’esperienza della Grosse Koalition – l’alleanza costituita dai due maggiori partiti del sistema tedesco, la cristiano-democratica cdu e la socialdemocratica spd – vive una seria crisi di progetto, di azione, di risultati. Una crisi che sta corrodendo innanzitutto la leadeship del cancelliere Angela Merkel, appena pochi mesi fa nominata dalla rivista americana Forbes «donna più potente del pianeta». I tedeschi non ci potevano credere, ma è un fatto che la stella della lady di ferro tedesca continui a risplendere all’estero almeno tanto quanto appaia appannata in patria". Se siete interessati, Ideazione è in edicola o nelle librerie Feltrinelli (ma attenti ad acquistare il numero 6/2006, novembre-dicembre).
MAGNA CARTA PUNTA SULLA POLITICA ESTERA
Per quello che riguarda la politica estera, invece, c'è da segnalare l'analisi di Francesca Traldi sul sito di Magna Carta. Al fondo il giudizio sul primo anno di Angela Merkel è assai più positivo del mio. Due i motivi. Primo: prevale l'analisi sulla politica estera che, come visto, è l'ambito nel quale il governo ha raccolto più successi (ma qui c'è da considerare che grande stima viene riversata dai cittadini sul ministro degli Esteri socialdemocratico Frank-Walter Steinmeier che, non a caso, è considerato dai sindaggi il politico più amato). Secondo: c'è un eccesso di indulgenza soprattutto verso la politica riformista dovuto forse a una lettura un po' di parte. Restano in ombra le delusioni rispetto alle aspettative su una coalizione "straordinaria" e le preoccupazioni su una possibile crisi del sistema partitico, incalzato dai neo-comunisti e dalle frange neo-naziste. Interessanti le considerazioni della Traldi sulle riflessioni della Cdu in vista del congresso di Dresda di fine novembre.
IL BILANCIO DEI BLOGGER: GERMANYNEWS IN AGRO-DOLCE
Possiamo considerarlo uno dei blogger gemelli di Walking Class. E' Giovanni Boggero, un giovane di talento che sul suo GermanyNews si occupa quasi esclusivamente di Germania, con qualche rara incursione nella germanofona terra d'Austria. Non poteva sfuggirgli il primo compleanno di Angela Merkel, per la quale tifa pur con il dovuto distacco dell'osservatore rigoroso. Agrodolce è il giudizio che ne dà, con molti punti per la Merkel e molti meno per la Grosse Koalition. Qui il post completo.