lunedì, novembre 20, 2006

Il ritorno di John Le Carré

Lungo le sponde del Tamigi sembra tornare l'epoca tenebrosa delle spy story che ci avevano accompagnato negli anni della guerra fredda. Un colonnello russo che indagava sulla morte della giornalista Anna Politkovskaia, sarebbe stato avvelenato dopo una cena in un ristorante giapponese di Londra con un contatto italiano, lo studente universitario Mario Scaramella, e si ritrova da due settimane in fin di vita in un ospedale della capitale britannica. L'uomo in questione è Aleksandr Litvinenko, 43 anni, ex colonnello dei servizi segreti russi. La denuncia, accompagnata da accuse a Vladimir Putin di essere il mandante del (finora) tentato omicidio, è un personaggio da prendere con molte molle, quel Boris Berezovski, oligarca russo caduto in disgrazia e dal 2001 esule a Londra. Uno che ha motivi personali per avercela con il presidente russo. L'italiano, invece, risulterebbe innocente. Non siamo in grado di seguire direttamente gli sviluppi della vicenda e ci dobbiamo appoggiare alle corrispondenze estere, non sempre accurate quando si tratta di casi di questo genere. Tuttavia, la nostra passione per le spy story ci fa drizzare le antenne e immaginare che dietro le indeterminatezze di questa storia si stia già muovendo la penna di John Le Carré. Cronaca da Times, Repubblica, International Herald Tribune, BBC (non perdetevi gli approfondimenti sul colonnino a destra), Frankfurter Allgemeine, Le Figaro.