mercoledì, novembre 08, 2006
Borat, Istanbul?
Il successo di Borat sta solleticando invidie e interessi. E' partita la caccia alla primogenitura: Borat è davvero un'invenzione di Sacha Baron Cohen? Tanto per rimanere al fascino delle brulle lande dell'Est, un paio di anni fa un terzetto di matti genialoidi australiani aveva dato vita a una serie di guide turistiche surreali, proprio cominciando da un'inventata nazione est-europea. La guida della Molvania fu un successo, un racconto esilarante di un paese inesistente ma molto, molto verosimile. Così la Rizzoli – che ha pubblicato la traduzione italiana – presentava il paese: «La Molvanîa è il gioiello nascosto dell'Europa orientale, a nord del Mar Nero e a sud del Baltico, che solo oggi rivela i suoi tesori ai turisti di tutto il mondo. E' la patria della polka e della pertosse, esporta soprattutto barbabietole, sputacchiere ed eroina a basso costo, la bevanda nazionale è lo zeerstum (grappa all'aglio), le vestigia del passato vengono religiosamente conservate (nella cittadina di Gyrorik, per esempio, c'è uno dei più antichi reattori nucleari del mondo, ancora in funzione) e le dentature dei suoi abitanti non hanno mai conosciuto il trapano di un dentista». Il libro è una cascata di ironia, un po' come il nostro Borat giornalista kazako. Diventa dunque difficile inseguire il successo di Sacha Baron Cohen e presupporre una primogenitura nello sfruttamento del filone est-europeo. Ci sembra dunque destinato all'insuccesso il tentativo del (vero) giornalista turco Mahir Cagri che sta volando in queste ore a Londra per intentare causa al comico inglese. Cagri aveva inventato più di un anno fa un personaggio surreale e lo aveva sbattuto in rete. Una sua frase ci suona un po' levantina, quando dice attraverso l'agenzia di stampa che lo intervista dice che «non esclude la possibilità di raggiungere un accordo con i produttori del film». Cavalcare l'onda di Borat e spillare un po' di quel denaro che piove copiosamente dalle casse dei botteghini americani ed europei (non da quelli italiani dato che da noi qualche genio ha deciso che il film arriverà nelle sale solo a marzo) è una trovata anch'essa neppure tanto originale. Anche se quella foto al tavolo da ping pong...