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Interessanti analisi e reportage si trovano sulla stampa francese, specie quella più a sinistra. Approfondito dossier del Courrier International che al voto svedese dedica anche la rassegna stampa di alcuni quotidiani europei (Lettonia, Svezia, Repubblica Ceca e Austria): l'articolo principale, "L'ultima battaglia dello Stato assistenziale" sa di ultima spiaggia. Non è così. Il sistema sociale svedese, e quello scandinavo in particolare, ha già subito profonde riforme rispetto al modello degli anni Sessanta e queste riforme hanno permesso a questo sistema di mantenere funzionalità ed efficacia, adattandosi alle necessità di equilibrio finanziario dei tempi nuovi. La Scandinavia offre ottimi argomenti a coloro che sono convinti che lo Stato debba avere comunque un ruolo importante nell'organizzazione sociale e il modello scandinavo riformato è stato a lungo un punto di riferimento per i riformisti di destra e di sinistra, in Germania e in Italia, anche se è poi mancata sempre la capacità operativa.
Di diverso parere sono i liberisti di Tech Central Station, che infatti dedicano al modello svedese un articolo piuttosto critico: la società è ricca e ordinata, sostiene il commentatore Johnny Munkhammar, ma i trend sono tutti negativi, bassa crescita economica, aumento della disoccupazione, deterioramento dei servizi erogati. Per sapere come stanno davvero le cose è sempre utile il Country briefing che l'Economist dedica alla Svezia, arricchito da questo editoriale che sembra già aver deciso il vincitore delle elezioni: "Right ahead". E da questa analisi del modello sociale del paese. La BBC invece si concentra sui cambiamenti demografici e sociali con questo reportage sul boom di immigrazione che ha investito il paese specialmente nell'ultimo decennio e poi ci offre i profili dei due candidati rivali: Goran Persson (socialdemocratici, premier uscente) e Fredrik Reinfeldt (centrodestra).
In lingua italiana è la rivista bruxellese Caffébabel a fornire un panorama positivo dell'intera area scandinava. E in attesa del prossimo numero di Emporion (online il 27 settembre) dedicato alla Scandinavia e alla Svezia post-elettorale, è possibile rileggere questo vecchio numero sull'Europa artica dal quale evidenzio il mio reportage e l'articolo di Gianguido Piani sul riflesso del modello di welfare nelle politiche industriali. Dai blog segnaliamo interventi di Daverik, Magnifiche Sorti e Viva l'Europa. Una rinfrescata di storia e geografia da Wikipedia.
I risultati in tempo reale: Svenska Dagbladet.