mercoledì, settembre 13, 2006

Guten Morgen Berlin

La giornata promette bene. Cielo azzurro e sole splendente. Alle 10 il termometro segnava 17 gradi: in radio assicurano, farà caldo, continua l'estate settembrina. Pare che sia merito dell'anticiclone russo che tiene lontane le nuvole e soffia aria temperata dall'est: sarà l'effetto benefico degli accordi con Gazprom.

I MAROSI DI ANGIE
Alla cancelleria si sono svegliati presto e hanno già siglato l'accordo sull'impegno della marina tedesca nella missione libanese. Spediranno le navi e pattuglieranno il Mediterraneo. Nel frattempo si sono impennati i prezzi delle creme abbronzanti. Il naviglio arriverà ai primi di ottobre. Per il resto il governo di Grosse Koalition che tanto piace ai commentatori italiani naviga in acque perigliose, oscillando ora di qua sulla riforma sanitaria, ora di là su quella del federalismo. Molto si discute, poco si fa. E si sprecano, come dopo le elezioni, le ipotesi più balzane su nuove e originali maggioranze. Giamaica a destra, con liberali e verdi; semaforo a sinistra, con liberali e verdi. Il Guidone liberale è lusingato e, secondo i sondaggi, in crescita. Pare abbia il dente avvelenato con la Cdu, il vecchio partner e che stia flirtando con il nuovo e brillante capo della Spd, il presidente del Rheinland-Pfalz Kurt Beck. Intanto attacca il governo sulla missione in Libano. Nel mezzo dei marosi, per il momento, Angela Merkel: tempi duri, lei ha grinta, vediamo se basterà.

COL FIATO SOSPESO
Anche sulla gru di fronte al Palast der Republik c'è qualcuno che si è svegliato presto, non appena il sole ha spedito i primi raggi. Si tratta di un trentenne che da ieri sera s'è arrampicato lì in cima e non vuol saperne di scendere. Deve essere un tipo bizzarro: non comunica con la polizia di sotto e ogni tanto si sporge nel vuoto tenendo tutti col fiato sospeso. Più tardi ci facciamo un salto. Se sta ancora lì gli mando i vostri saluti. Apprezzerà e magari deciderà di venir giù. Intanto godetevi l'eterna querelle sul Palazzo della Repubblica e sull'ipotesi di ricostruire il vecchio castello.

ADDIO KEBAB
Fleisch-Skandal, ovvero lo scandalo della carne avariata. Ha tenuto banco per settimane. In Italia non ne ha parlato nessuno: bisognava andare sul blog di Germanynews. Eppure s'è ipotizzato anche un commercio di questa carne puzzolente verso l'Italia. Domenica scorsa, un lettore di Repubblica si lamentava in una lettera al giornale del silenzio sui media italiani: a chi giova? Indovinate un po'. Noi ci siamo spaventati abbastanza. Niente kebab, alla faccia dell'integrazione turco-tedesca: sarà un segno dei tempi. Ci daremo al pesce del Mare del Nord e frequenteremo la catena dei Nordsee.

PARTY-WOWI PUNTA AL BIS
Settimana finale di campagna elettorale. Un po' più a nord, nel Mecklemburgo, dove si allunga l'ombra di una Grosse Koalition in versione regionale. E qui a Berlino per il rinnovo del Borgomastro. Party-Wowi (il sindaco uscente Klaus Wowereit, così chiamato per il suo presenzialismo festaiolo) va alla grande anche se il suo avversario della Cdu Pflüger sta conquistando visibilità nella volata finale. Ma Berlino è rossa e gli obiettivi sono diversi: Wowi vorrebbe fare il pieno per fare a meno dei neo-comunisti, sempre un po' ingombranti; Pflüger punta di fatto a una Grosse Koalition che riporterebbe la Cdu nelle stanze del potere. Ieri unico faccia a faccia in tv, sulla rete rbb: un po' deludente. Ma Wowi ha la vittoria in tasca.