Chiusura di campagna elettorale anche a Berlino, per il rinnovo del sindaco e del Senato. Su questa elezione abbiamo aggiornato spesso nei giorni scorsi. E' stata una campagna elettorale spenta e poco brillante. D'altronde il risultato appare scontato, il socialdemocratico Klaus Wowereit non ha rivali e si appresta al suo secondo mandato. Le uniche incertezze sono legate alla composizione della coalizione di maggioranza: se cioè l'SPD governerà solo con i verdi, solo con i neo-comunisti o con tutti e due. Di basso profilo la candidatura della CDU mentre i liberali potrebbero veder crescere i propri consensi. La certezza del risultato e la genericità dei programmi elettorali hanno giocato un ruolo decisivo per il disinteresse degli elettori. Gli appelli più sentiti, in queste ore, sono infatti per portare i cittadini alle urne. Ci si aspetta tuttavia una delle affluenze più basse di tutti i tempi.
Ieri sera abbiamo seguito il comizio di chiusura del sindaco Wowereit nella splendida piazza della Gendarmenmarkt, sotto un cielo stellato e cullati da un vento insolitamente tiepido per il settembre berlinese. Il clima è stata la cosa migliore. Party-Wowi ha un indubbio carisma, buona eloquenza, faccia simpatica e strafottente. Ma la carta vincente l'aveva già giocata la volta scorsa, quando rese pubblica con forza la propria omosessualità, troncando sul nascere qualsiasi tentativo di speculazione e dimostrando forte personalità. Questa volta ha semplicemente insistito sulla sua "berlinesità", puntando onestamente sul fatto di aver governato con equilibrio e saggezza in anni economicamente molto difficili. Non tutta Berlino ama il suo sindaco presenzialista ma, tra i candidati in gara (a proposito, i partiti in lista sono ben 23!), è quello che più di ogni altro riesce a interpretare l'anima di questa città aperta.
Per chi legge il tedesco, una bella analisi elettorale su Berlino città ancora divisa a oltre quindici anni dalla caduta del Muro.
Da domani alle 18, risultati in tempo reale: Berliner Zeitung, Berliner Morgenpost, Der Tagesspiegel.