venerdì, settembre 15, 2006
Germania, il ritorno dei rabbini
Nominati in una cerimonia nella sinagoga di Dresda i primi tre rabbini (un tedesco, un ceco e un sudafricano) dai tempi dell'olocausto. Una pietra miliare, secondo l'International Herald Tribune, per il ritorno alla normalità di un paese come la Germania. All'ombra della cupola luccicante della splendida sinagoga restaurata di Oranienstrasse a Berlino, i dati sulla crescita della comunità ebraica nel paese sono incoraggianti. Dai 30mila dei tempi della caduta del Muro si è arrivati oggi alle 100mila unita, in gran parte ebrei russi immigrati da Est. Prima della seconda guerra mondiale, la comunità contava mezzo milione di uomini. Se si aggiungono questi dati alla ripresa dei corsi di yiddisch, al successo della musica e delle danze klezmer e al rinnovato attivismo culturale delle sinagoge, c'è da sperare che il recupero dell'enorme tradizione e ricchezza dell'ebraismo est-europeo avvenga in tempi ancor più rapidi. La cosa non cancellerà la memoria dellólocausto e delle persecuzioni, ma restituirà al nostro continente riunificato una delle radici di cui non può fare a meno.