mercoledì, settembre 06, 2006
Downing Street, l'exit strategy di Tony Blair
Ogni paese ha i suoi "pizzini". Da noi circolano quelli sulle nomine alla Rai, spazzatura nella quale sguazzano ipocriti, buoni a nulla, tattici, cacciatori di scoop per conto terzi, di certo nessuno che abbia a cuore i destini di un servizio pubblico almeno decente. Più gustosi i pizzini che circolano nei palazzi istituzionali londinesi e che anticipano le modalità con cui gli "spin doctor" stanno programmando l'uscita dalla scena politica di Tony Blair. Chiacchiere e biglietti erano finiti in un articolo riassuntivo sbattuto in prima pagina sul Daily Mirror e, sempre ieri, l'indiscrezione aveva raggiunto la pagina ufficiale del sito della BBC, che citava dichiarazioni informali dei più stretti collaboratori del premier: entro il 2007 lascerà. Oggi ci ritorna il Corriere raccontando ai lettori italiani l'intera storia. Blair vorrebbe mollare prima di imboccare l'inevitabile strada del declino. Ma vista l'ultima tornata elettorale trionfale per il nuovo, giovane leader conservatore David Cameron, non è già troppo tardi?