Abbiamo appena iniziato a leggere il nuovo libro di Christian Rocca, Cambiare Regime, pubblicato dalla Einaudi (14 euro e 50, scontato su Internetbookshop). A occhio, una splendida ricostruzione di tutti i motivi che ci hanno impegnato, in questi ultimi anni, nella battaglia per l'esportazione della democrazia come linea vincente di politica estera. Non solo con le armi, come è accaduto in Afghanistan e in Iraq, ma anche con le idee e con gli altri strumenti del soft power, come ci auguriamo accadrà in Iran e in molte altre aree del Medio Oriente. Mi pare che il libro si rivolga anche e soprattutto alla èlite politica della sinistra, verso la quale Rocca mostra stupore per l'anti-americanismo imperante e speranza che qualcosa possa cambiare. Temo che, visti i primi passi del nuovo ministro degli Esteri (inutilmente e immeritatamente considerato il migliore dei suoi) questa speranza andrà delusa e lo stupore sia destinato ad accrescersi. Noi proseguiamo nella lettura. E diamo a Rocca e a tutti i tocquevillers romani appuntamento a giovedì 1 giugno (ore 11, Sala Capranichetta, piazza Montecitorio) per la presentazione romana del libro.
Sui blog di TocqueVille si rincorrono recensioni al libro di Rocca di orientamento assai diverso. La più completa - e assai critica - finora mi è parsa quella di Semplicemente Liberale. Vale la pena leggere anche il suo punto di vista.