giovedì, maggio 04, 2006
Il ritorno della 500
Da qualche tempo la Fiat è tornata a fare il suo lavoro, cioè produrre macchine. E a provare a farne di decenti. Non dico cose straordinarie, ma almeno macchine graziose, con buoni motori e una carrozzeria che non se ne viene giù alle prime vibrazioni. Era inconcepibile come, in piena era di vintage, la casa torinese si fosse fatta sfuggire l'occasione di rivisitare e modernizzare alcuni modelli del passato che avevano fatto la storia della motorizzazione nel nostro paese e della Fiat. Adesso viene lanciata sul mercato una %00 che ricorda la vecchia, cara 500. Non quello sgorbio scatoloso di qualche anno fa, ma una vera e propria cinquecentina, molto simile a quella usata dai nostri genitori, e però più agile e moderna: si spera che non gracchierà al cambio marcia. Ma intanto salutiamo il tentativo della Fiat di tornare a fare il proprio mestiere. Perché a chieder soldi allo Stato, a buttare gli operai in cassa integrazione, a piangere miserie che derivano solo dalla scarsa capacità manageriale son bravi quasi tutti.