giovedì, maggio 18, 2006

Impariamo a conoscerli/2

Ancora il vice-ministro agli Affari Esteri Patrizia Sentinelli (Rifondazione) sui temi dell'Europa. Una sorta di "colf di tutto il Continente, unitevi!".

Con tutti i cittadini della Nuova Europa
(da Liberazione Europea, aprile 2004)

"Badanti, colf, operai di serie, braccianti agricoli, disperati reclusi negli orrori del recinto dei Cpt, non sono solo condizioni sociali ma soprattutto persone. Proprio ai cittadini-persone guarda il nostro nuovo partito europeo come recita il primo manifesto costituente. L’orizzonte è una nuova comunità di donne e uomini liberi e uguali, riconosciuti nelle loro differenze individuali soggetti di diritti civili, sociali politici.

Questa idea di nuova comunità universale oppone il movimento alla costituzione materiale che i governi europei provano ad avanzare, quella ispirata alla concorrenza mercantile impregnata di pulsioni razziste e securitarie. Le storie di vita dei migranti parlano sempre di più di diritti negati, di violenze subite, di sogni a volte anche realizzati ma più spesso infranti, e anche di morte sfuggita e di quella tragicamente trovata. Parlano di confini varcati alla ricerca di nuove libertà e di ritorni forzati e insieme parlano in modo duro e chiaro di un problema generale: quello dell’esclusione, della gerarchizzazione subordinata, della repressione, del dominio potenzialmente esercitato verso i soggetti deboli per renderli sempre più deboli. E’ l’effetto della guerra interna agita in Europa verso ogni pratica di conflitto emergente che assimila al terrorismo qualsivoglia lotta sociale.

E’ l’effetto della guerra economica che si combatte sul fronte sociale: salari, pensioni, condizioni di lavoro. In questi mesi insieme al movimento abbiamo svelato il carattere razzista della legge Bossi-Fini. Come quando abbiamo denunciato la coerenza del suo impianto con altri dispositivi in materia di lavoro, destrutturanti di diritti e dignità. Cosa fa infatti la legge se non collocare in posizione subordinata e "controllata" figure lavorative deboli come i migranti quando introduce il contratto di soggiorno vincolando il rilascio del permesso al contratto di lavoro? E’ di questi giorni la notizia della sua incostituzionalità da parte della Corte sul punto nevralgico del rimpatrio coatto. E’ un fatto importante che dà ragione alle lotte e che apre brecce per smontare via via altri punti. La lotta deve continuare e continuerà, per i diritti, per una nuova cittadinanza che come proponiamo nel programma elettorale sia per tutti coloro che abitano la nuova Europa".