venerdì, luglio 18, 2008

La sera andavamo alla Siegessäule

Niente più Porta di Brandeburgo per Barack Obama, dopo le polemiche di cui avevo parlato qui. La sera del 24 luglio il candidato democratico parlerà ai berlinesi all'ombra della Siegessäule. Non sarà proprio simbolica come la Porta di Brandeburgo, ma visto il nome della colonna, fossi in McCain, mi preoccuperei. I miei amici che capiscono di America dicono (a ragione) che non saranno gli europei a votare e che a volte negli Usa le eccessive simpatie raccolte da un candidato all'estero possono essere controproducenti. Bisognerà tuttavia capire (e chi sta in America ce lo può dire avendo il polso della situazione) se davvero una buona fetta dell'elettorato è preoccupato del sentimento di antipatia che pervade parte delle opinioni pubbliche mondiali, in Europa in particolare. Perché in questo caso la calda accoglienza degli europei per il candidato democratico potrebbe avere un impatto positivo. Berlino, Parigi e anche Londra (non a caso tre metropoli) hanno visto sfilare negli anni passati impressionanti cortei contro la guerra in Iraq e ancor oggi il sentimento prevalente è di profondo dissenso (al contrario dell'Italia, anche a destra). L'allergia all'obamamania è comprensibile - come a tutte le cose che diventano una moda un po' fighetta - ma per capire come andrà a finire a novembre bisogna andare oltre.