Ideazione ripubblica online in tre puntate un mio lungo articolo di ricostruzione del Sessantotto nell'Europa dell'Est pubblicato a gennaio sulla rivista Carta minuta (che ringrazio per la concessione). E' l'occasione per conservarlo su Internet e per offrirlo alla lettura di un pubblico ancora più vasto. Ecco la prima puntata.
Il monumento al Sessantotto degli altri si trova nella parte alta della piazza, sotto la statua del pacifista duca di Boemia vissuto nel decimo secolo. Il suo nome è San Venceslao: lo sguardo fiero e sereno, fissato per l’eternità nel bronzo, in sella a un cavallo con una folta criniera. Lì dal piedistallo, osserva la fila di curiosi che si avvicina in silenzio per deporre un fiore sulla lapide collocata ai suoi piedi. La piazza è vasta e rettangolare, il piano è obliquo. D’inverno il vento gelido dei monti s’infila nel lungo corridoio verticale. Per giungere ai piedi della statua bisogna camminare in leggera salita con passo costante, guai a fermarsi per voltarsi indietro, altrimenti la gamba si fa pesante e sopraggiunge il fiatone. Tutto d’un fiato bisogna andare. Piazza Venceslao è uno dei luoghi simbolici dell’Europa centrale [... continua su Ideazione].