mercoledì, luglio 09, 2008
Il Sessantotto degli altri / 2
Il blocco est europeo non è mai stato quel monolite compatto che la propaganda sovietica amava rappresentare. Già nei primi anni del dopoguerra, le rivolte di Berlino Est e della Polonia avevano mostrato la riluttanza di ampi settori della popolazione ai nuovi schemi economici e politici. Il primo violento scossone fu quello di Budapest, nel 1956, che determinò l’intervento dei carri armati sovietici per sedare una rivolta che stava capovolgendo il regime. A ovest ci si commosse e ci si emozionò. Poi si voltò la faccia dall’altra parte [... continua su Ideazione].