domenica, giugno 25, 2006
Moralizzatori
Non me ne vogliano gli amici interisti di Tocqueville, io non ce l'ho con loro. L'Inter mi stava anche simpatica prima di cadere nella spirale morattiana del vittimismo e in quella terzomondista di Emergency e del Subcomandante. Ora Moratti, eccitato dal clima di Tangentopoli che rivive nelle forme di Francesco Saverio Borrelli e nel motto "retrocedere, retrocedere, retrocedere", s'è lasciato scappare in un'intervista la trovata degli scudetti degli onesti, rimasticazione calcistica del partito degli onesti di giorgiolamalfiana memoria. Tanto figo, quel partito, che poi Giorgiolamalfa ha dovuto trovare riparo nell'ecumenismo di Berlusconi per tutto quello che sapeva di prima repubblica. Bene, la squadra degli onesti (che presumo sia l'Inter) ha un programma ben chiaro: gli scudetti eventualmente tolti alla Juventus non vanno annullati e non attribuiti, ma riassegnati scalando i colpevoli fino a trovare gli onesti. Manco a Di Pietro sarebbe venuta in mente una cosa del genere. Risultato: due scudetti all'Inter, che solo qualche giorno fa dichiarava per bocca di dirigenti e giocatori di voler vincere i titoli solo sul campo. E Moratti come chiude l'intervista? "Penso che lo scudetto tocchi alla prima squadra che resta dopo aver tolto dalla classifica chi non si è comportato correttamente. Se tocca alla terza o alla quinta, non importa. Il fatto che negli ultimi due campionati l'Inter sia arrivata terza è solo una combinazione". Presidente, ma ci faccia il piacere!