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Ci si è messo di mezzo un tipo cocciuto come solo un tedesco sa essere. E s'è preso la briga di contare la percentuale di parole censurate dal sito Google cinese: una su dieci. Niente male. I risultati li ha riportati
sul suo blog (in inglese la lista completa delle parole senza ricerca). In italiano ne parla oggi
Repubblica. Su
Cina e Dintorni la censura di Google Cina è monitorata da tempo. Sullo stesso argomento, invece,
Liberali per Israele ci racconta le difficoltà in cui operano due motori di ricerca cinese - Sina e Sohu - che non riescono a mantenere gli standard di censura imposti dal governo.